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ncora segnalazioni sintomatiche del profondo stato di abbandono in cui versa, pare volutamente,
quel che resta della storica ferrovia “Alifana”, a quanto pare, votata a morte per favorire -come del resto avverrebbe da lustri e non solo per l’Alifana- determinati gestori di servizi di trasporto su gomma, nel linguaggio tecnico-politichese dei preposti definiti autobus sostitutivi (di terzi), anche quando nulla osta all’impiego di treni, sicché l’unica motivazione plausibile del “sostitutivo” lascia davvero perplessi, ma forse non (ancora?!) magistrati e inquirenti vari…
Prima segnalazione:
Vorrei condividere con voi…quanto accaduto stamattina: alle 8:28 parte da Piedimonte il bus sostitutivo della ditta Angelino (quando “si stava peggio” l’Alifana aveva propri bus sostitutivi, ndr).
Io sono ad Alife e quando alle ore 9 il bus alla fermata non si è ancora visto chiamo il numero della ditta.
Dopo alcuni minuti, mi viene confermato che l’autista, di sua iniziativa, ha saltato la fermata alla stazione di Alife.
Dato che non è la prima volta che accade (a me la terza da quando è stato istituito il servizio sostitutivo domenicale) non sarebbe il caso di affidarsi a una ditta più seria?
Seconda segnalazione:
Viaggio Piedimonte – Caserta.
Il treno parte con dieci minuti di ritardo, nel treno ci sono circa 40 gradi ma l’aria condizionata non funziona.
A Dragoni ci viene detto di scendere, dopo aver attraversato i binari ci fanno aspettare dieci minuti sotto il sole cocente alle 13,30.
Ad un certo punto arriva un trenino che sembra un giocattolo: impossibile che riesca a contenere tutta la gente che aspetta.
Si aprono le porte e il controllore non ci fa salire perché, a suo dire, manca il fonogramma che attesta il passaggio di treno…
… E noi sempre sotto il sole cocente…
Dopo un po’ abbiamo l’ok per salire.
Come era prevedibile, cominciano spintoni da ogni parte per accaparrarsi un posto.
Mi chiedo e vi chiedo: è modo di viaggiare civilmente questo?
Se la ex ferrovia alifana deve continuare così allora è meglio che chiuda.
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