Caiazzo. ‘Oratorio’ rurale da 10.000 metri quadri: ‘deroga illegittima’ per costruire in zona agricola e vincolata?

Problemi in vista per l’Amministrazione Comunale di Caiazzo tutta: sia la maggioranza che per la minoranza, ovvero i consiglieri comunali che hanno dato l’ok alla costruzione di un Oratorio parrocchiale in località Zoppariello, nei pressi di via Caduti sul Lavoro, su un’area di 10 mila metri quadrati.

Con i voti favorevoli dell’intera assise è stato dato il via libera per la costruzione della struttura giudicata un’opera di “Pubblica Utilità”.

E qui si è innescata la polemica che ha spinto un cittadino caiatino, in veste anche di giornalista, a presentare una diffida, ovvero un preambolo di denuncia penale, al Comune di Caiazzo, affinché venga annullata la delibera in autotutela.

Lo stesso giornalista ha citato il diniego dell’Amministrazione Comunale pro tempore (anni 80’) alla realizzazione di una clinica sul territorio caiatino perché non fu giudicata di pubblica utilità (per il cambio di uso e destinazione del terreno è fondamentale).

Quindi, siccome anche l’oratorio è giudicata un’opera di “non pubblica utilità” secondo una dettagliata relazione e anche secondo una sentenza della Corte di Cassazione, per una questione anche di equità,  l’autorizzazione non andrebbe concessa.

In tutto ciò manca ancora il parere dell’Architetto Fracassi, Responsabile del Settore Urbanistica della Provincia di Caserta.

Parrebbe, secondo voci diffuse, che lo stesso professionista abbia espresso perplessità sulla costruzione dell’Oratorio.

La palla, quindi, passa al sindaco Tommaso Sgueglia, che dovrà decidere se dare seguito agli atti consequenziali per la realizzazione dell’opera, oppure accettare di ritirare in autotutela tutti gli atti propedeutici alla costruzione dello stesso oratorio.

Infine, ma non meno importante, tra i progettisti dell’Oratorio, figura anche un architetto diretto congiunto del sindaco Sgueglia, che non ha ritenuto di doversi allontanare dall’Aula Consiliare al momento di votare la delibera di Consiglio Comunale, che dava l’ok alla realizzazione dell’Oratorio.

L’onestà del primo cittadino e dello stesso professionista sono fuori discussione, specchiate e riconosciute da tutti, ma anche tale “particolare”, in un clima da caccia alle streghe, ha creato non poche perplessità.