Piedimonte Matese. Prima ‘pioggia’ milionaria sulla Curia dopo il sisma che ha lesionato alcune chiese

Finanziato il restauro delle prime tre chiese del capoluogo matesino seriamente danneggiate dal sisma del 29 dicembre 2013.

Sulla scorta del protocollo d’intesa firmato lo scorso settembre, su iniziativa del deputato Carlo Sarro, presso la Chiesa di Santa Maria Occorrevole, tra la Regione Campania, la Provincia di Caserta, le Diocesi di Alife-Caiazzo e Cerreto Sannita-Telese Terme-Sant’Agata de Goti e l’Ordine provinciale dei frati francescani minori, per l’utilizzo di fondi per complessivi 12 milioni di euro, stanziati nell’estate 2014 dalla giunta regionale del presidente Stefano Caldoro, nei giorni scorsi sono stati pubblicati sul bollettino ufficiale della Regione Campania i decreti dirigenziali che autorizzano l’assegnazione delle prime risorse a valere sul POR Campania FESR 2007-2013, per un valore complessivo di 1,2 milioni di euro, e finanziano i primi tre interventi di riparazione e restauro degli edifici sacri, dei luoghi di culto e dei siti monumentali matesini che avevano riportato lesioni a seguito del terremoto di un anno e mezzo fa, tanto da rimanere finora chiuse al culto.

Nonostante lo scetticismo di qualche sindaco interessato politicamente più a mettere in dubbio l’impegno invece concreto della giunta regionale che I’effettiva erogazione delle risorse, i progetti ammessi a finanziamento sono la messa in sicurezza ed il risanamento conservativo della Chiesa Ave Gratia Plena per € 603.711,65, della Chiesa della Madonna del Carmine per € 252.066,86 e la Chiesa di San Tommaso d’Aquino a San Domenico per € 352.430,83.

La messa a disposizione dei fondi è stata resa possibile dalle misure di accelerazione della spesa, quindi ora resta da attendere solo la liquidazione delle risorse e l’avvio effettivo delle opere, per cui, di recente, la diocesi di Alife-Caiazzo aveva avviato una indagine di mercato, un vero sondaggio esplorativo fra ditte idonee e in possesso della categoria omogenea dei lavori OG2 “Restauro e manutenzione dei beni immobili sottoposti a tutela”.

L’avvio dei cantieri e la riapertura delle chiese servirà a rimettere in moto anche intere zone della città, a partire dal quartiere Vallata.

La chiesa dell’Agp si trova, difatti, nel cuore del centro storico piedimontese, nella centralissima piazza Annunziata chiusa al traffico veicolare dal gennaio 2014 con commercianti e residenti esasperati per i disagi seguito all’interdizione dell’intera area determinata dalla situazione di pericolo venutasi a creare dalle crepe apertesi tanto nelle volte centrali e laterali quanto nel portale d’ingresso del tempo cristiano.

Situazione non più sopportabile, che ha spinto titolari di negozi e famiglie a mettere in scena in più occasioni forme di protesta contro l’immobilismo delle autorità locali e contro i ritardi nella riapertura della chiesa, fonte di economia e di indotto per il tessuto commerciale locale.

Il blocco di ogni attività pastorale e la cancellazione delle varie funzioni religiose ha provocato il dirottamento dei fedeli presso le altre parrocchie cittadine, così da impoverire affluenza di cittadini e clientela degli esercizi ubicati nel quartiere Vallata.

I prossimi interventi da finanziare riguarderanno la Basilica di Santa Maria Maggiore, la Chiesa di San Giovanni, gli edifici religiosi come la Curia Vescovile e la Casa canonica, la Cattedrale di Santa Maria Assunta di Alife, le chiese di Castello del Matese, dalla principale di Santa Croce a quella di Sant’Antonio fino alla Confraternita di Santa Maria delle Grazie. Gli altri due interventi riguardano il complesso di San Pasquale, ed il palazzo Ducale sito nel cuore del centro storico di Piedimonte Matese, il cui piano nobile è di proprietà della Provincia, per oltre 2,5 milioni di euro.