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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

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ORGE, RICATTI, RAPINE, DROGA, SESSO, MEDICINE E CIBI DELLA CARITAS SCADUTI, MONETA DI SCAMBIO DI TUTTO QUESTO, NON IN UN SUPERMERCATO MA NEI CONVENTI DI TEANO, PIEDIMONTE MATESE E ROCCAMONFINA. CON QUESTO ULTERIORE SCANDALO LA CHIESA HA PERSO MOLTI FEDELI






MOLTI SI DOMANDANO: “NON SAREBBE MEGLIO IL RITORNO DI TOQUEMADE?” 

ORGE, RICATTI, RAPINE, DROGA, SESSO, MEDICINE E CIBI DELLA CARITAS SCADUTI, MONETA DI SCAMBIO DI TUTTO QUESTO… NON IN UN SUPERMERCATO MA NEI CONVENTI DI TEANO, PIEDIMONTE MATESE  E ROCCAMONFINA. CON QUESTO ULTERIORE SCANDALO LA CHIESA HA PERSO MOLTI FEDELI… 

COME SI PERDE LA FIDUCIA NELLA POLITICA E NEI POLITICI PER LE RUBERIE DI TOTI E COMPAGNI, COSI’  SI PERDE LA FEDE NELLA CHIESA E NEI SUOI SERVI SCIOCCHI E FROCI. 

HA DETTO BENE PAPA FRANCESCO : “C’E’ TROPPA FROCIAGGINE”-

IO AGGIUNGEREI – CON LE DOVUTE SPARUTE ECCEZIONI – CHE IL TUTTO E’ UNA ILLUSIONE BEN ARCHITETTATA PER ABBINDOLARE GLI INCREDULI, PER GESTIRE IL POTERE E FARE “I CAZZI PROPRI”… COME NEL CASO CHE TRATTIAMO OGGI SUL NOSTRO GIORNALE-  

Rapporti sessuali in cambio di un lavoro precario, cibo della Caritas spesso scaduto e medicinali: gli incontri hot sarebbero avvenuti anche nei conventi in provincia di Caserta. E due frati avrebbero partecipato a rapporti di gruppo organizzati sulle chat di incontri. È quanto emerge dai riscontri raccolti nel corso delle indagini dai carabinieri della compagnia di Casoria e della caserma di Afragola, che mercoledì hanno arrestato 6 persone tra cui due frati.
Un vero e proprio scandalo a luci rosse nel santuario di Sant’Antonio ad Afragola, punto di riferimento di migliaia di fedeli. In manette sono finiti padre Domenico Silvestro, 52 anni, parroco del santuario di Sant’Antonio di Afragola e il frate francescano padre Nicola Gildi, 56 anni, arrestato nel convento di Piedimonte Matese.
I due religiosi sono accusati di violenza sessuale, mentre solo padre Gildi anche di essere il mandante di una rapina aggravata perpetrata ai danni delle vittime degli abusi che sui loro cellullari avevano registrato chat e messaggi a sfondo sessuale. Una soluzione estrema, quella della rapina, che ha portato i due frati da allacciare rapporti con imprenditori e rampolli della camorra, in un vero e proprio intreccio che con la fede e la solidarietà poco hanno a che fare.

 

I PERSONAGGI

Insieme ai due francescani sono finiti in carcere due noti imprenditori di Afragola, Giuseppe Castaldo, 54 anni, e Antonio Di Maso, 43 anni, accusati di aver pianificato la rapina dei cellulari delle due vittime e di aver contattato gli esecutori materiali del colpo, Danilo Bottino, 21 anni, di San Vitaliano e il suo complice Biagio Cirillo 19 anni di Marigliano, entrambi orbitanti nel clan Castaldo che controlla la zona di Marigliano.

Tra fede, sesso, ricatti e camorra, ci sarebbero tutti gli elementi di un moderno romanzo hot, che gli inquirenti si sono ritrovati a scrivere basandosi su denunce, testimonianze e riscontri che sembrano lasciare, purtroppo, ben poco spazio all’immaginazione.

L’EX FRATE TESTIMONE

Tra denunce e testimonianze raccolte dai carabinieri nel corso delle indagini coordinate dalla Procura di Napoli Nord, sono emersi alcuni dettagli agghiaccianti sui “vizi” dei due frati, che hanno la possibilità di difendersi dalle pesanti accuse, visto che l’inchiesta è ancora in fase preliminare. In particolare, lo scorso maggio, due settimane dopo la rapina del cellulare di uno degli uomini che hanno denunciato le violenze sessuali, i carabinieri hanno ascoltato l’ex frate Francesco, lui protagonista di un episodio del programma Le Iene, che lo aveva spinto a lasciare la tonaca. Fra’ Francesco ha raccontato di conoscere entrambe le vittime ed ha confermato le pesanti accuse contenute nelle loro denunce. La vittima «mi ha raccontato che per avere gli aiuti economici e i generi alimentari era costretto ad avere rapporti sessuali con padre Mimmo» ha spiegato l’ex frate, confermando che l’uomo lavorava «dai frati del santuario di Sant’Antonio di Afragola».

Tra i dettagli emersi nel corso della sua testimonianza, ci sono anche «altri episodi di questo tipo accaduti nei conventi sia di Roccamonfina, Teano che Afragola» dove «era presente anche frate Nicola Gildi» con cui la vittima era stato costretto ad avere rapporti sessuali. L’ex francescano ha confermato che «di questi episodi ne venivo a conoscenza nel corso della mia presenza nei conventi nei quali sono stato ovvero Roccamonfina, Teano, Afragola, luoghi questi» dove aveva spesso incontrato la vittima «che si trovava lì sempre per i soliti lavori che veniva chiamato a svolgere».

LE ORGE

Sia ad Afragola che a Teano «era sempre presente padre Nicola come parroco o figura importante, perché ha rapporti con il pubblico». Ma «era padre Mimmo ad obbligare» la vittima ad avere rapporti sessuali per ottenere in cambio generi alimentari della Caritas «spesso scaduti» e spesa. «Lui era costretto a compiere questi rapporti, perché se non acconsentiva non gli veniva fornita assistenza personale, spesa, medicine» ha riferito il testimone.

Un altro uomo della provincia di Napoli, invece, avrebbe ricevuto ricariche periodiche tra i 40 e i 60 euro sulle carte prepagate. Sui cellulari sequestrati, però, sono emerse anche tracce di vere e proprie orge e contatti in chat sui siti di incontri «Ciao Amigos» e «Tinder», dai quali partivano le richieste e i contatti, spesso con sconosciuti tra Napoli e Caserta, che sarebbero avvenuti anche all’interno dei vari conventi frequentati dai frati.

Afragola Dal convento al carcere di Poggioreale. Mattinata choc ad Afragola per l’arresto di padre Domenico Silvestro, 52 anni, parroco del santuario di Sant’Antonio di Afragola e di un suo confratello francescano padre Nicola Gildi, 56 anni, arrestato nel convento di Piedimonte Matese. I due religiosi sono accusati, il primo, di violenza sessuale e il secondo, oltre dello stesso reato, anche di essere il mandante di una rapina aggravata perpetrata ai danni delle vittime degli abusi che sui loro cellullari avevano registrato chat e messaggi a sfondo sessuale su due siti «Ciao Amigos» e «Tinder». Insieme ai due francescani sono finiti in carcere due noti imprenditori di Afragola, Giuseppe Castaldo, 54 anni, e Antonio Di Maso, 43 anni, accusati di aver pianificato la rapina dei cellulari delle due vittime e di aver contattato gli esecutori materiali del colpo, Danilo Bottino, 21 anni, di San Vitaliano e il suo complice Biagio Cirillo 19 anni di Marigliano, entrambi orbitanti nel clan “Castaldo” che controlla la zona di Marigliano.

L’OPERAZIONE

Ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Casoria, diretta dal capitano Valentina Bianchin e i militari della caserma di Afragola, diretta dal luogotenente Raimondo Semprevivo, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per tutti e sei gli indagati, disposta dal gip del Tribunale di Napoli Nord Caterina Anna Arpino, su richiesta della procura aversana diretta da Maria Antonietta Troncone. Considerate le condotte degli indagati e le prove raccolte, il gip accogliendo in pieno le prove raccolte è stato particolarmente severo, disponendo per tutt’è sei gli indagati la detenzione in carcere, ritenendo molto serio il pericolo di reiterazione dei reati. La clamorosa vicenda, ha avuto inizio circa tre anni fa quando le due vittime degli abusi sessuali, un italiano ed un extracomunitario, furono costretti a subire violenze da Don Mimmo e Don Nicola, per avere un posto di lavoro fisso nella manutenzione e nei piccoli interventi nelle chiese di competenza dei due religiosi e soprattutto beni di prima necessita tra indumenti e alimenti, alcuni anche scaduti. Abusi, che le due vittime registrarono con i loro telefonini.

Dopo qualche tempo le due vittime chiesero ai due religiosi arrestati di essere regolarizzati, e non ricevendo alcuna assicurazione si rivolsero agli avvocati che mossero causa alla Provincia francescana. Nel corso delle trattative, gli avvocati delle due vittime, con una lettera ritrovata nell’abitazione delle vittime (diventata oggetto di prova per l’accusa) informarono l’ordine francescano non solo del lavoro in nero svolto dai due uomini ma anche delle violenze subite dei loro assistiti, chiedendo anche per questo un giusto risarcimento, quantificato in 90mila euro ciascuno per le due vittime. In attesa della composizione della vertenza, la vicenda delle hot chat arrivò a Padre Nicola Gildi, che temendo che quel materiale potesse diventare di pubblico dominio, contattò i due imprenditori arrestati che organizzarono la rapina commessa materialmente dai due balordi. Una rapina anomala.

LA RAPINA

I due balordi, armati con mazza da baseball e coltello, dopo aver fatto irruzione nell’abitazione delle due vittime, in Via Maiello ad Afragola, riuscirono ad impossessarsi solo di un cellulare, perché una delle vittime reagì affrontando i malviventi, riuscendo a metterli in fuga, colpendo l’auto dei rapinatori, alla cui guida si trovava l’imprenditore Giuseppe Castaldo, con una statuetta si legno. Intuendo che quella rapina era finalizzata a far sparire i cellulari e le prove delle violenze subite, le due vittime accompagnate dai legali, denunciarono tutto ai carabinieri della caserma di Afragola, che in poco più di due mesi, hanno chiuso il cerchio mettendo fine a questa storiaccia. «È una vicenda amara, sulla quale, come sempre le indagini sono state rigorose e precise ha sottolineato il procuratore Troncone – Abbiamo lavorato, come è consuetudine con meticolosità, cercando con meticolosità solidi riscontri alle dichiarazioni rese dalle parti offese».

«È con molto dolore che ho avuto notizia questa mattina dell’arresto di due frati minori della provincia napoletana, di cui uno operante nel territorio diocesano. Il dispiacere e la tristezza non sono causati soltanto dall’apprendere delle infelici vicende in cui i due frati sono implicati, ma dallo smarrimento e dal turbamento che tale notizia provocherà nel cuore dei fedeli della parrocchia – scrive in una nota l’arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia. «Nel comunicare a tutti che ho immediatamente provveduto a sospendere il parroco dal suo ministero, voglio esprimere ai fedeli di Afragola e a quanti sono legati per affetto e devozione al santuario di S. Antonio la mia personale vicinanza».

E in una nota fra Carlo Maria D’Amodio, ministro provinciale dei Frati minori, scrive «Ho attivato immediatamente, nella qualità di Ministro provinciale, la procedura canonica nei confronti dei due frati indagati per l’accertamento della verità. Attendo, inoltre l’Ordinanza del Pubblico Ministero per conoscere gli elementi dei reati ascritti e dei fatti imputati per meglio dettagliare ed articolare le ulteriori iniziative canoniche e giudiziarie».

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Gori, ulteriore aggiornamento

Ulteriore aggiornamento guasto condotta DN 600: ripristino del servizio. Flusso idrico ripristinato sulla Penisola sorrentina e l’isola di Capri

Si conclude l’emergenza idrica che ha interessato una parte dei comuni della penisola sorrentina e l’isola di Capri.

Il graduale ripristino del servizio a partire dalle ore 18 per tutte le utenze di Capri e per i comuni di Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento e Massa Lubrense in penisola sorrentina. Previsto in serata il pieno recupero del debito idrico sulle infrastrutture che consentirà la regolare ripresa della fornitura del servizio.

Questo episodio è l’ulteriore riprova della vetustà della rete idrica del Paese che necessita di un rapido ammodernamento. Il raddoppio della conduttura sottomarina che garantisce l’acqua a Capri portandola da Castellammare di Stabia è stato sollecitato da Gori presentando un adeguato progetto al Programma Nazionale Infrastrutture Strategiche del Ministero dei Trasporti per ottenere i finanziamenti necessari. Un progetto da 18 milioni di euro che mira a garantire la sicurezza e la continuità del servizio idrico.

Eventi come quello che si è verificato sulla condotta per Capri dimostrano dunque la necessità di investire sul settore idrico del Paese e sui sistemi predittivi di manutenzione che evitano fenomeni analoghi.

Gli strumenti tecnologici non mancano, a cominciare dall’intelligenza artificiale che oggi è usata in larga scala anche in questo settore. Ma tutto questo richiede forti investimenti e chiari e costanti mezzi per finanziarli, ha dichiarato Vittorio Cuciniello, Amministratore Delegato di Gori.

Gori ha prontamente attivato tutte le misure necessarie per risolvere il problema e ripristinare il regolare approvvigionamento di acqua potabile.

Gori, inoltre, provvederà a rafforzare le misure di gestione dell’emergenza in caso di disservizi con particolare riferimento all’isola di Capri.

Come sempre, i tecnici della Società hanno lavorato incessantemente dal momento della segnalazione del guato della condotta DN 600 in località Pozzano.

Gori ringrazia la popolazione per la pazienza e la comprensione dimostrate durante questo intervento.

Come si è visto, Gori continua a fornire aggiornamenti regolari sullo stato dei lavori e sull’avanzamento del progetto di raddoppio dell’infrastruttura idrica.

 

L’articolo Gori, ulteriore aggiornamento proviene da Lo Speakers Corner.

(Fonte: LoSpeakersCorner – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Ulteriore proroga allerta meteo

La Protezione Civile della Campania ha ulteriormente prorogato il vigente avviso di allerta meteo Gialla di ulteriori 24 ore su alcune zone del territorio.
Le precipitazioni proseguiranno, anche a carattere di temporale, fino alle 23.59 di oggi, 1° marzo.
Queste le zone interessate: 1 (Piana campana, Napoli, Isole, Area Vesuviana), 2 (Alto Volturno e Matese), 3 (Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini), 5 (Tusciano e Alto Sele).
I temporali saranno ancora caratterizzati da incertezza previsionale e rapidità di evoluzione e potrebbero essere accompagnati da fulmini, grandine e raffiche di vento.
La criticità idrogeologica riguarda possibili allagamenti, esondazioni, ruscellamenti, presenza di acque nelle sedi stradali per problemi legati al corretto funzionamento dei sistemi meteorici, ma anche frane e caduta massi che potrebbero verificarsi anche in assenza di nuove precipitazioni per effetto della saturazione dei suoli.

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Israele e Hamas. Card. Pizzaballa su accordo ostaggi: “Speriamo in un ulteriore sviluppo positivo”. Patton (custode): “Ora dare sollievo alla popolazione”

La notizia è arrivata nella notte: il governo di Benjamin Netanyahu ha approvato l’intesa sugli ostaggi della guerra tra Israele e Hamas, mediata da Qatar, Egitto e Stati Uniti. Si tratta del primo risultato diplomatico dallo scoppio della guerra avvenuto il 7 ottobre scorso. Ci sono volute diverse ore di riunione, sotto la presidenza del premier israeliano, tra gabinetto di guerra, consiglio di sicurezza e governo, per arrivare al via libera all’accordo con Hamas che prevede il rilascio di 50 ostaggi tutti israeliani o con doppia nazionalità — 30 minori con 8 madri e altre 12 donne — in cambio di 4 giorni di tregua militare e della scarcerazione di 150 palestinesi (1 israeliano per 3 palestinesi), in gran parte donne e minori, che non scontano condanne per terrorismo. A riguardo il ministero della Giustizia israeliano ha pubblicato un elenco di 300 detenuti palestinesi che potrebbero essere rilasciati. La consegna dovrebbe avvenire a partire da domani, 12-13 ostaggi al giorno, fino alla liberazione di tutti gli ostaggi. Un’ulteriore liberazione di altri ostaggi – Hamas e Jihad islamica ne detengono almeno 240 – potrebbe portare all’estensione della tregua. Nel quadro dell’accordo anche l’arrivo a Gaza, via Egitto, di 300 camion di aiuti umanitari.

Le reazioni. Unanimi le reazioni della comunità internazionale. L’accordo raggiunto “dà qualche speranza” alle devastate famiglie degli ostaggi israeliani e “un po’ di respiro ai palestinesi di Gaza”, scrive su X Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, mentre Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, salutando con soddisfazione l’intesa, dichiara che “la Commissione europea farà tutto il possibile per utilizzare la pausa per l’invio di aiuti umanitari a Gaza”. Il presidente americano Joe Biden, in una dichiarazione citata dai media internazionali, accoglie con soddisfazione l’accordo, ringrazia “lo sceicco Tamim bin Hamad al-Thani del Qatar e il presidente Abdel-Fattah al-Sisi dell’Egitto per la loro collaborazione nel raggiungimento dell’intesa” e si dice “straordinariamente gratificato” al pensiero della imminente liberazione degli ostaggi. Anche la Cina, attraverso la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, “accoglie con favore l’accordo per il cessate il fuoco temporaneo” e auspica che questo “contribuisca ad alleviare la crisi umanitaria e ad allentare le tensioni”.

Le forze israeliane si radunano lungo il confine con Gaza

(Foto ANSA/SIR)

La voce della Chiesa locale. Soddisfazione per questo primo risultato diplomatico arriva anche dal Patriarcato Latino di Gerusalemme. In una breve dichiarazione resa al Sir, il patriarca latino, card. Pierbattista Pizzaballa afferma:

“Siamo contenti della notizia e ci auguriamo che questo porti ad un ulteriore sviluppo positivo che si arrivi ad una conclusione del conflitto”.

“Di buona notizia” parla al Sir anche il custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, per il quale “l’intesa tra Hamas e Israele va nella direzione di quanto Papa Francesco chiede da molte settimane. Speriamo che davvero questa tregua possa ora servire alla liberazione degli ostaggi da un lato e dall’altro dare respiro e sollievo alla popolazione civile di Gaza perché non rimanga schiacciata dal conflitto in corso”.

“Una tregua – aggiunge – è solo un breve momento di respiro ma la nostra speranza è quella che si possa arrivare a una soluzione politica di questa vicenda per conseguire una pace tra Israele e Palestina che riconosca ai cittadini israeliani e palestinesi di vivere sicuri e con dignità all’interno dei rispettivi Stati”.

Da Betlemme, in Cisgiordania, dove dall’inizio della guerra si registrano scontri, con morti e feriti, tra palestinesi e Esercito israeliano, suor Fayeza Ayad, delle Francescane minime del Sacro Cuore, auspica che “con questo accordo ora cessino le armi e si faccia spazio al dialogo e all’ascolto reciproco”. Che qualche cambiamento fosse nell’aria, rivela al Sir la religiosa, “si era capito perché l’altro ieri mattina, per la prima volta dallo scoppio della guerra, Israele ha concesso a molti insegnanti che lavorano a Gerusalemme di passare il check point alla tomba di Rachele. Un segno molto buono”.

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Protezione Civile – Ulteriore proroga allerta meteo

La Protezione Civile della Campania ha emanato un nuovo avviso di allerta meteo di livello Giallo per piogge e temporali dalle ore 00.00 di oggi fino alle 23.59 sempre di oggi venerdì 27 ottobre 2023 su tutto il territorio ad esclusione della zona 4 (Alta Irpinia e Sannio) e della zona 7 (Tanagro).
Allerta vento su tutta la Campania, incluse le zone 4 e 7.
Si prevedono ancora precipitazioni, da locali a sparse, a carattere di rovescio o temporale.
Venti localmente forti con raffiche sud-occidentali.
Mare agitato con possibili mareggiate lungo le coste esposte.
Attenzione dovrà essere posta al rischio idrogeologico anche in assenza di precipitazioni per effetto della saturazione dei suoli.
Si ricorda ai Comuni di attivare i COC (Centri Operativi Comunali) e di porre in essere tutte le misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.
In considerazione della presenza di venti localmente forti con raffiche si raccomanda la massima attenzione ad assicurare la corretta tenuta delle strutture (anche mobili e temporanee) e del verde pubblico.
Prestare attenzione agli avvisi diramati dalla Protezione Civile regionale.

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Ulteriore stretta sull’immigrazione clandestina: due gli stranieri espulsi, uno con trattenimento al CPR e uno con ordine di allontanamento del Questore – Questura di Verona

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Prosegue in maniera serrata l’approccio rigoroso contro l’irregolarità voluto dal Questore: risale a giovedì l’ultima irruzione interforze in alcuni stabili abbandonati della città.

L’operazione, scattata alle 7.00 del mattino, ha coinvolto trenta uomini della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia Locale, che hanno attenzionato due stabili abbandonati della città: uno in Via Fiumicello e l’altro in Via Verga.

Tre le persone straniere trovate mentre occupavano abusivamente gli edifici: un uomo di origine tunisina – con precedenti per tentato omicidio, lesioni, resistenza a Pubblico Ufficiale e spaccio di sostanze stupefacenti – un giovane marocchino – con precedenti per furto, rapina e guida in stato d’ebrezza – ed un tunisino.

Tutti sprovvisti di documento di riconoscimento e, pertanto, tradotti negli Uffici di Lungadige Galtarossa per essere compiutamente identificati. Uno di questi – l’ultimo – è risultato richiedente protezione internazionale e pertanto non espellibile; gli altri, invece, sono stati messi a disposizione dell’Ufficio Immigrazione in quanto irregolari sul territorio nazionale e sono stati espulsi nella stessa giornata: uno con trattenimento al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano, l’altro con ordine di allontanarsi entro il termine di sette giorni.

Un risultato, seppur in termini numerici ridotto, significativo se letto in linea di continuità con il continuo monitoraggio e la sempre progressiva implementazione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica messi in campo dalla Polizia di Stato veronese: solo nelle ultime tre settimane sono stati 26 gli stranieri destinatari di provvedimento di espulsione sei dei quali con trattenimento ai Centri di Permanenza per il Rimpatrio.


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Protezione Civile – Ulteriore proroga dell’allerta meteo Gialla

È in atto in Campania una perturbazione meteorologica che sta portando, in alcune aree del territorio, precipitazioni temporalesche improvvise e intense anche accompagnate da raffiche di vento. La Protezione Civile della Regione Campania ricorda che è in vigore fino alle 8 di domani mattina una allerta meteo, già diramata nei giorni scorsi, con livello di criticità Giallo per tutte le zone.
Il Centro Funzionale della Campania, in considerazione dell’evoluzione del quadro meteo, ha ritenuto di prorogare l’avviso di allerta meteo di ulteriori 12 ore, e quindi fino alle 20 di domani sera, solo sulla fascia costiera.
Pertanto, dalle 8 alle 20 del 30 agosto, sulle zone: 1 (Piana campana, Napoli, Isole, Area vesuviana); 3 (Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini); 5 (Tusciano e Alto Sele); 6 (Piana Sele e Alto Cilento); 8 (Basso Cilento) permarrà l’allerta meteo Gialla.
Potranno ancora verificarsi temporali improvvisi e intensi a rapidità di evoluzione anche associati a grandine, fulmini e raffiche di vento.
Sono possibili conseguenze al suolo come allagamenti, innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua, scorrimento delle acque nelle sedi stradali, ruscellamenti con trasporto di materiale, frane e caduta massi.
In considerazione della possibile grandine e della presenza di vento localmente forte con raffiche e del mare agitato si raccomanda la massima attenzione ad assicurare la corretta tenuta delle strutture (anche mobili e temporanee) e del verde pubblico.
Si ricorda ai Comuni di mantenere attivi i COC (Centri Operativi Comunali) e tutte le misure atte a prevenire, contrastare e mitigare i fenomeni previsti, in linea con i rispettivi piani comunali di protezione civile.
Si raccomanda altresì di prestare la massima attenzione anche in assenza di precipitazioni per effetto della saturazione dei suoli.
Riepilogo allerte meteo:
– Fino alle 8 di domani, 30 agosto: Gialla su tutta la Campania.
– dalle 8 alle 20 di domani, 30 agosto: Gialla su tutta la fascia costiera. Queste le zone interessate: zona 1 (Piana campana, Napoli, Isole, Area vesuviana; zona 3 (Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini); zona 5 (Tusciano e Alto Sele); zona 6 (Piana Sele e Alto Cilento); zona 8 (Basso Cilento)

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Squadra Volanti – Porta Fiorentina -ulteriore controllo a seguito della precedente segnalazione di spaccio – Questura di Pisa

Pisa - Polizia in via cattaneo

Nel pomeriggio una pattuglia della Squadra Volanti della Questura, la stessa che nella serata precedente aveva scovato e sequestrato in un tombino a porta Fiorentina circa 30 gr di eroina, ha effettuato un ulteriore controllo stavolta alla luce del sole, ispezionando a fondo la zona di via Fiorentina, ed in particolare la stradina che costeggia l’argine dell’Arno. La costanza ed il fiuto dei poliziotti hanno consentito di trovare, ben nascosto sotto un sasso, uno involucro in cellophane contenente sostanza stupefacente risultata essere, all ‘esito dell’esame di Polizia scientifica, eroina per un peso di 12 grammi. Al dettaglio avrebbe fruttato circa 1.000 euro. I poliziotti dopo aver sequestrato lo stupefacente ed inviato gli atti in Procura hanno avvisato i colleghi della Narcotici per investigare ed individuare i pusher responsabili del doppio occultamento di stupefacente, con ogni probabilità gravitanti nel quartiere della Stazione centrale.   


(Fonte: Polizia di Stato – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Napoli campione d’Italia. De Giovanni: “Lo scudetto è un ulteriore riflettore che illumina una città che già è in forte e consapevole crescita”

La squadra del Napoli, da giovedì 4 maggio, dopo il pareggio con l’Udinese 1 a 1, è matematicamente campione d’Italia. Uno scudetto atteso da 33 anni dai tifosi napoletani, dopo i due vinti nel 1987 e nel 1990. Tra i tifosi della squadra c’è anche uno scrittore tra i più amati negli ultimi anni in tuta Italia, che ci ha regalato personaggi che sono entrati nel cuore di tutti grazie ai suoi libri e anche alle fiction che ne sono state tratte, come il commissario Ricciardi, i “bastardi di Pizzofalcone” e Mina Settembre. Ed è proprio con Maurizio De Giovanni che commentiamo la vittoria dello scudetto da parte del Napoli.

(Foto: ANSA/SIR)

Quali sentimenti prova dopo la vittoria matematica dello scudetto da parte del Napoli?

Sono tifoso della squadra del Napoli, perché sono napoletano.

C’è un rapporto identitario fortissimo tra la città e la squadra del Napoli

perché è l’unica grande città che ha una squadra sola, nella quale i napoletani si riconoscono fortemente.

(Foto: ANSA/SIR)

A chi vuole dedicare questa vittoria

Il pensiero in questo momento deve andare, per me, soprattutto a tutti i napoletani che non ce l’hanno fatta a vedere questo risultato, a tutti i napoletani che non hanno provato questa gioia. Trentatré anni è un periodo lungo, una generazione se n’è andata nel frattempo, c’è stato qualcuno che ha visto gli scudetti precedenti e che ha aspettato un trionfo nuovo e non lo ha visto. Un’altra categoria di persone a cui si pensa poco è costituita dai napoletani che non vivono a Napoli, che sono tantissimi e mantengono un rapporto fortissimo con la propria identità e con la città, ma che portano avanti questa identità con difficoltà perché i napoletani non sono ben visti, lo vediamo purtroppo di domenica in domenica, quando si gioca. Non li dobbiamo dimenticare in questo momento di gioia, innanzitutto per loro questo è un trionfo, finalmente possono guardare gli altri con un sorriso stampato sul volto, fieri di se stessi e di quello che la squadra ha regalato.

(Foto: ANSA/SIR)

La lunga attesa ha reso ancora più bella la vittoria

No, credo che sarebbe stato meglio se fosse arrivato prima. In questi trentatré anni ne sarebbero potuti arrivare altri tre, per esempio, sarebbe stato molto bello, però va bene così, non dobbiamo lamentarci, dobbiamo essere molto contenti, dobbiamo essere fieri di quello che la squadra ha fatto, ma soprattutto per la dimostrazione che questa squadra ha dato: che è possibile fare impresa in questa città, è possibile farlo con le idee, è possibile farlo in maniera finanziariamente sostenibile. Perché questo va ricordato: è una squadra senza debiti, a fronte di squadre che hanno fatto centinaia e centinaia di milioni di capitalizzazioni in questi anni e che poi sono finite largamente indietro. Il Napoli è una squadra che ha il quinto monte ingaggi in Italia e vince il campionato con pieno merito, con cinque giornate di anticipo e con venti punti medi di distanza sulle inseguitrici.

(Foto: ANSA/SIR)

Lei ha parlato di una forte identità tra la città e la squadra. Secondo lei, quindi, ha un sapore diverso la vittoria dello scudetto per i napoletani?

Sì, è diversa da tutto. Perché ovunque il campionato venga vinto c’è mezza città che non condivide questa gioia, anzi che è contrapposta a questa gioia: quando vince l’Inter ci sono i milanisti delusi, quando vince la Juventus ci sono i tifosi del Torino, quando vince la Roma ci sono i tifosi della Lazio. Napoli è l’unico luogo dove la gioia è totalmente condivisa; al di là di piccole frange di tifoserie di altre squadre che ci sono dovunque, qui non c’è un’altra anima, c’è un’anima sola. E quest’anima sola è integralmente coinvolta in questa gioia. Quindi, posso dire che questa è l’unica grande realtà metropolitana italiana che conta un milione e mezzo di abitanti – ci sono poi città come Firenze o Bologna dove c’è una squadra sola – che ha una squadra sola.

Possiamo affermare, allora, che la gioia che si vive qui non si vive da nessuna altra parte.

Per questa vittoria dello scudetto è ancora corretto parlare anche di riscatto della città?

Le rispondo con forza di no! Napoli non è più la città della fine degli anni Ottanta, quando la città era ridotta in ginocchio dal terremoto, dalla ricostruzione sbagliata che fu fatta dopo, dalle faide di camorra, una citta terribile in cui non si poteva uscire la sera. Oggi è una grande capitale europea, con un incremento turistico a tre cifre nell’ultimo decennio in percentuale, è una città effervescente dal punto di vista culturale, la città più rappresentata nei film e nelle fiction, con dei poli museali straordinari, in grandissima crescita, sebbene con tante ombre, tante difficoltà, con tanto degrado, come tutte le grandi capitali del Sud del mondo, a cui va avvicinata. Dobbiamo pensare a Napoli come a Buenos Aires, ad Atene, a Istanbul. In questo senso, non credo che il calcio debba costituire un riscatto.

Questa vittoria dello scudetto è un ulteriore riflettore che illumina una città che già è in forte e consapevole crescita.

Quindi, ribadisco, non si può parlare di riscatto, secondo me.

(Foto: ANSA/SIR)

Non possiamo dire neppure che questa vittoria è stata un “miracolo”, vero?

No. Il Napoli è l’unica squadra italiana che negli ultimi quindici anni è stata stabilmente nelle coppe europee, negli ultimi dieci anni si è classificata quattro volte seconda e tre volte al terzo posto. E sappiamo bene oggi, da quello che sta succedendo nelle aule dei tribunali, che ci sono delle ombre su chi ha vinto il campionato negli ultimi dieci anni.

Non credo proprio che si possa parlare di “miracolo”, anzi con Troisi possiamo dire: “Scusate il ritardo”.

(Foto: ANSA/SIR)

Dopo la vittoria matematica le strade di Napoli e della provincia si sono colorate di azzurro, di fuochi di artificio, di caroselli e di tanta gioia, ma contemporaneamente si sono contati un morto e alcuni feriti…

Il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, ha chiarito che il morto e i feriti rientrano in un episodio completamente separato dai festeggiamenti per lo scudetto. Dunque, non mischiamo le cose: probabile che abbiano approfittato dei festeggiamenti per un regolamento di conti, visto che il prefetto di Napoli ha escluso con chiarezza che il morto e i feriti rientrino nell’ambito dei festeggiamenti, anzi ha chiarito che nei festeggiamenti ci sono stati dei feriti di lievissima entità, che sono stati prontamente soccorsi dai presidi medici che erano stati predisposti. Possiamo parlare, perciò, di una festa che è andata benissimo e dobbiamo ringraziare di questo le istituzioni che hanno predisposto il territorio per una festa che è stata solo una festa e basta.

(Foto: ANSA/SIR)

In un suo prossimo libro pensa di parare di questo terzo scudetto del Napoli?

Non tratto di “argomenti religiosi” nei miei libri, per me è un argomento di “fede” – qui lo scrittore ride, alla battuta -, sono più interessato a fare una rappresentazione teatrale su questo, in maniera tale da ricordare questo meraviglioso momento. Forza Napoli, sempre!

(Fonte: AgenSIR – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

UN ULTERIORE SUCCESSO DEL MAESTRO FRANCESCO OLIVIERO: LAUREA IN “IL PROCESSO DI INNOVAZIONE NEL CAMPO ELETTRONICO MUSICALE E MULTIMEDIALE – DALL’ESPERIENZA PRATICA ALLA RIFLESSIONE.





 

Il Presidente di Commissione Prof. Tiscini Riccardo con i membri di commissione : visto il suo curriculum e l’elaborato di Tesi :
Per autorità conferita dal rettorato Universitario le conferisco la Laurea in ” Scienze e Tecnologie delle Arti dello Spettacolo e del Cinema.

IL MAESTRO: “Un Ringraziamento per avermi onorato di scrivere la tesi dal titolo ” IL PROCESSO DI INNOVAZIONE NEL CAMPO ELETTRONICO MUSICALE E MULTIMEDIALE – Dall’ESPERIENZA PRATICA ALLA RIFLESSIONE”.

“Dedico questo traguardo e Dottorato alla mia famiglia ed amici che mi hanno supportato in questi anni. Un dedica speciale va al compianto Fausto Mesolella che , con oggi, sigilla e proclamo la chiusura di un epoca che ha segnato dure sfide e notevoli sacrifici, esperienze teoriche pratiche tramutate in studi Universitari. Un
Grazie all’Università degli Studi per avermi onorato a scrivere la Tesi raccontando le mie esperienze vissute e risultati ottenuti.
al Prof. Lorenzo Marmo Relatore Mille Grazie !!!”

MA CHI E’ FRANCESCO OLIVIERO?

 

Francesco Oliviero, classe ’67, giovanissimo inizia a studiare musica. I suoi genitori, titolari di una storica attività di strumenti musicali a Caserta, lo invogliano a coltivare una passione che, una volta raggiunta la maturità, diverrà la sua “droga”.
Allievo del maestro Aladino Di Martino, tra i più illustri direttori di Conservatori e cattedratico, frequentando lo studio “Armonia e Composizione”Francesco, al crescente desiderio di “scoprire” e “carpire” i segreti della musica, abbina questa forte fede cattolica che lo porterà, in occasione della loro dipartita, a dedicare due omaggi musicali a San Pio ed a Sua Santità Giovanni Paolo II.
Una fede che risente molto dell’influenza dello stesso maestro Di Martino, legatissimo proprio al frate di Pietrelcina, le cui “opere” sono, oggigiorno, patrimonio di tutti.
Diversi gli artisti – di fama nazionale ed internazionale – con i quali Francesco ha modo di confrontarsi, duettare e crescere, specializzandosi poi in quella che sarà la sua vera vocazione: arrangiatore e compositore.
Vocazione che prende gradualmente corpo presso gli studi di registrazione fonografica “La Mediterannea”, che per lui rappresentano una “palestra di vita”, e che lo porterà, successivamente, a fondare la “Meridiosound”, primo di una lunga serie di studi di registrazione professionale attraverso i quali Francesco perfezionerà ulteriormente la sua tecnica, che coniuga brillantemente la tecnologia multimediale con le sette note musicali. La “virtual orchestra”, ovvero l’orchestra (strumenti e suoni) riprodotta virtualmente, attraverso sofisticati computers dell’Anit Studio Uno Recording, e l’IMG Recording Studio è il pezzo forte della specializzazione artistico-musicale di Francesco, che lo proietta in una dimensione che travalica i confini Nazionali.
Diverse le collaborazioni artistiche e tour che Francesco colleziona durante il suo percorso di crescita e affermazione professionale; tra le più significative, quelle con Ivan Cattaneo , Bobby Solo Carmen VillaniFrancesco Calabrese e tanti altri.
Nel ’93 firma la sua prima colonna sonora tratto dal film “Sì, ma vogliamo un maschio”, che vede la regia di Giuliano Biagetti allievo di Rossellini . Nello stesso anno, Francesco collabora alle musiche per gli spot pubblicitari di “Il bavaglino usa e getta” “Nescafè” del gruppo Nestlè, commissionato dalla BRZ Line (Roma)

Dal ‘96 al ‘98, Francesco condivide la meravigliosa avventura con la Nccp, Nuova Compagnia di Canto Popolare, gruppo storico napoletano fondato dal Maestro De Simone; con tale gruppo collaborerà sia come musicista, per il tour “Tzigari”,ed infine come fisarmonicista, nel cd “Pesce d’o mare”, presentato a San Remo nel ’98, fra cui ospite d’eccezione Angelo Branduardi.
Tra il ’98 e l’anno del Giubileo Francesco si esibisce in diversi e prestigiosi teatri (tra questi: il Nazionale di Milano, il Sistina di Roma) e partecipa a diversi festival; uno fra tutti, il Festival di Ravenna, diretto dal Maestro Riccardo Muti.
Il 2001 segna una svolta importante nella formazione e nella maturazione artistica di Francesco, il quale, in occasione del “Leuciana Festival”, rinomata manifestazione Campana è chiamato dalla cantante Israelitica Noa attraverso il manager di Enzo Avitabile ” Andrea Aragosa “ad accompagnarla nella sua strepitosa esibizione, apprezzatissima dalla critica. Ed è proprio in questa circostanza che Francesco concede un assaggio della sua costante ricerca della multimedialità applicata alla musica.

Sempre nello stesso anno, si esibisce con il chitarrista Gil Dor (lo si ricorda come allievo preferito di Pat Metheney) e partecipa al Festival Internazionale di Summonte come ospite nel gruppo internazionale capitanato dal percussionista Domum Romao.
Nello stesso periodo, nella cornice del teatro Augusteo di Napoli accompagna con il pianoforte l’artista internazionale Amal Markus e la sua Band.
Nel 2002 è in tour con Enzo Avitabile, storico sassofonista e compositore, considerato dalla critica “uno dei geni della Soul Music”.
E’ datata 2004 l’uscita del cd dal titolo “Un viaggio nel mondo delle colonne sonore”; cd che, ufficialmente, viene presentato a luglio in occasione della kermesse “Quattro notti e più di luna piena”, in quel di Benevento, in collaborazione con l’associazione Iside Nova.
Nel 2005 firma, in qualità di direttore artistico, il format televisivo “Stelle per una notte”; format proposto dal network televisivo Lunaset in collaborazione con l’Airc (Associazione Italiana ricerca sul cancro).
Sempre nel 2005 partecipa alla trasmissione televisiva, in onda su RaiDue“Al posto tuo”, invitato da Paola Perego.
Nel 2006 presenta l’ultimo lavoro, dal titolo “Una vita di musica… la musica per la vita”; progetto che contiene l’omaggio al compianto Pontefice Giovanni Paolo II.
Nel 2007 Italiamia group, network televisivo presente in 11 province d’Italia, gli affida l’angolo musicale del riuscito formati televisivo dal titolo “Dicono di Lei”, la cui conduzione è affidata al giornalista professionista Emilio Di Cioccio, vincitore del premio giornalistico “Città di Santa Maria Capua Vetere”.
Tra il 2009 ed il 2010 partecipa, in qualità di giurato, ai format televisivi “Miss Italia Campania” che vede la partnership tra il network televisivo Lunaset e lo storico marchio di Miss Italia.
Francesco firma la sigla dei tg e degli stacchetti pubblicitari del gruppo Lunaset (TvLuna Napoli, TvLuna Caserta, Telenostra Avellino, TeleBenevento, Lunasat, Lunasat Sky852.
Maggio 2010: Francesco, con la moglie Lara, protagonista su RaiUno a “Festa Italiana”, noto contenitore pomeridiano condotto dalla conterranea Caterina Balivo.
Giugno 2010: Francesco; con la moglie Lara, protagonista sul grande schermo Cinematografico in qualità di attore, recita una parte comica ,nel ruolo del (TURISTA) nel film ” L’imbroglio nel lenzuolo ” con Maria Grazia Cucinotta e Primo Reggiani , Regia di Alfonzo Arau, Vittorio Storaro dir. della Fotografia ed un cast Internazionale.
Dicembre 2010: Francesco, firma con Alessia Marcoccia il Musical ” Sogno “ scritto e diretto da Alessia Marcoccia – musiche originali di Francesco Oliviero – Coreografie di Andrè De La Roche.
Dicembre 2012 Aprile 2013 : Francesco scrive con l’autore Stefano de Blasio ” In the Sky for a wihile” per la vincitrice del format televisivo THE VOICE OF ITALY – Elhaida Dani. Presente nel cd Elhaida Dani distribuito UNIVERSAL MUSIC . 

 

Francesco firma e Scrive nel 2020 per Orietta Berti una delle più apprezzate cantanti del panorama musicale italiano presente nel cofanetto dei 55 anni di carriera di Orietta il brano ” IO SONO IL CANE ” la prima volta che in brano musicale il cane parla all’uomo, contro l’abbandono dei nostri amici a 4 Zampe con testo dell’autore di sempre Stefano de Balsio . Inoltre Prestigiosa è la firma di un brano presente nel capolavoro atteso da ben 18 anni per pubblicarlo del Maestro Illustre del Cinema Italiano PUPI AVATI , per lui Francesco compone una ballata Medioevale dal titolo ” DANZA DELLE SORELLE ” nel lavoro cinematografico ” DANTE ” dal 29 Settembre 2022 targato Duea Film di Antonio e Pupi Avati – Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution. Francesco .

Anno 2022-23 firma la colonna sonora del cortometraggio di Gianpaolo Gentile dal titolo ” TUTTO PER UNA SPORCA STELLA “ Premiato come ” BEST ORIGINAL SCORE ” al ROME INTERNATIONAL MOVIE AWARDS ed altri riconoscimenti, portato dopo 20 anni di silenzio di produzione del Cinema Western Italiano nella località del Set “ Camposecco ” in Camerata Nuova prov. di (Rm). Il montaggio di tale corto ha avuto la collaborazione del Maestro Eugenio Alabiso, all’attivo nella sua vita oltre 150 film. Tra i lavori più conosciuti di Alabiso (talora accreditato come Eugene Ballaby) sono i film frutto della collaborazione con il regista Sergio Leone, ossia Per qualche dollaro in più e Il buono, il brutto, il cattivo.

Con uscita Maggio 2023 Firma una parte della colonna sonora di PUPI AVATI dal titolo : La quattordicesima domenica del tempo ordinario, Francesco firma un brano della colonna sonora su stile classico intitolato “Minuetto”

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)