Regione Liguria. Domiciliari bis: nuova ordinanza di custodia cautelare per il presidente Toti
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'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)
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Il Comune di Caserta ha ottenuto un finanziamento di circa 2,6 milioni di euro, che
consentirà di realizzare un asilo nido per 108 bambini all’interno di un edificio di proprietà
comunale situato in via Martiri di Bellona. Tre settimane fa era stato approvato in Giunta il
progetto, che prevedeva la partecipazione a un bando del Ministero dell’Istruzione e del
Merito per accedere ai fondi Pnrr per la costruzione di un asilo nido. Le risorse sono state
stanziate e l’Amministrazione ora potrà proseguire l’iter che porterà alla nascita di questa
importante opera. L’allocazione in via Martiri di Bellona ha un significato particolare, in
considerazione del fatto che questo immobile ha vissuto un lungo periodo di abbandono e
in passato è stato anche occupato abusivamente.
L’intervento, del valore di circa 2,6 milioni di euro, rientra nell’ambito del Pnrr, Missione 4
(Istruzione e Ricerca – Componente 1: Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione:
dagli asili nido alle Università), e in particolare Investimento 1.1: “Piano per asili nido e
scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”.
“Già tre settimane fa, quando abbiamo approvato il progetto in Giunta – ha spiegato il
Sindaco di Caserta, Carlo Marino – eravamo molto fiduciosi e convinti di riuscire a
ottenere il finanziamento. Con queste risorse la collettività si riappropria di uno spazio di
grande importanza, che si trasformerà in un asilo di notevoli dimensioni, che potrà
rispondere nella maniera migliore alle esigenze di tante famiglie. Recuperiamo un
immobile di proprietà comunale, sottraendolo all’abbandono e al degrado e realizziamo un
asilo nido che, al pari di tutte le altre scuole che stiamo costruendo o riqualificando, sarà
moderno e funzionale”.
L’articolo ASILO NIDO IN VIA MARTIRI DI BELLONA: IL COMUNE OTTIENE UN FINANZIAMENTO DI 2,6 MILIONI DI EURO. UN EDIFICIO DI PROPRIETÀ COMUNALE POTRÀ OSPITARE FINO A 108 BAMBINI proviene da BelvedereNews.
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La Candidata Sindaco Anna Petta: “Riqualificazione della Villa Romana di Sava: gli slogan populisti senza fondamento sono smentiti dai fatti e dalla realtà: già finanziati i lavori per 500mila euro.
La tenacia e il lavoro di squadra vincono sempre contro i tentativi di strumentalizzazione e di demagogia spicciola.
Una ‘reclame’ elettorale di chi ignora la storia di Baronissi, evidenziando uno scollamento con i cittadini e il territorio. Noi replichiamo con la verità e con un programma serio e concreto per Villa Romana, prezioso sito di turismo archeologico, cuore identitario per chi ama realmente la città e la vive”.
«Oggi la città di Baronissi è stata testimone di un grave affronto alla sua storia e alla sua cultura. Una discrepanza grave, che denota un divario dalla realtà. La Villa Romana di Sava è stata presentata come “abbandonata nel degrado”, ignorando completamente gli sforzi congiunti dell’Assessore alla Cultura e della Giunta Comunale per il suo recupero e riqualificazione, senza rendersi conto che la stessa villa è, allo stato attuale, oggetto di un progetto di riqualificazione già finanziato per 500mila euro.
Questo finanziamento, di cui la prima rata (del valore di 150mila euro) è già disponibile presso il Segretariato Generale dei Beni Culturali della Campania, è stato ottenuto grazie al lavoro incessante compiuto dall’Amministrazione Comunale.
Un successo incredibile, frutto di un incessante e duraturo lavoro, fatto di richieste, solleciti e continue interlocuzioni per il recupero di un gioiello architettonico.
Tali affermazioni, che offendono l’intera comunità di Baronissi (da sempre attenta al decoro urbano e alla salvaguardia del proprio patrimonio archeologico e culturale), dimostrano chiaramente una assoluta ‘non conoscenza’ della storia e della situazione attuale della Città» afferma Anna Petta, Candidata al Sindaco di Baronissi.
«Inoltre desideriamo sottolineare che il programma elettorale espresso dalla nostra coalizione include, tra i primi punti, l’impegno a collaborare strettamente con la Soprintendenza Archeologia e Belle Arti di Salerno per accelerare i lavori di riqualificazione della Villa Romana di Sava.
I lavori di recupero si rendevano necessari perché la Villa racchiude preziosi affreschi che rischiavano di andare persi per sempre senza un intervento e una pianificazione seria ed accurata. Questo sito, una volta riqualificato, diventerà un punto focale per il turismo archeologico, inserito nei grandi itinerari della Regione», spiega Petta.
«Il recupero dell’antica Villa Romana non è solo un atto di tutela e conservazione di un patrimonio architettonico, artistico e storico, ma rappresenta anche un importante valore sociale e culturale per la nostra comunità: uno spazio identitario in cui Baronissi, e in particolare la Frazione di Sava, si riconoscono. Una storia d’amore. La Villa di Sava è uno monumenti più rappresentativi della Valle dell’Irno. Costruita nel I secolo a.C., ha ospitato famiglie nobiliari salernitane.
Conosciuta come “catacombe”, la Villa conserva bellissimi affreschi del XV secolo. La sua riqualificazione arricchirà la vita dei nostri cittadini e offrirà opportunità di sviluppo turistico e culturale.
La differenza della nostra coalizione è evidente: noi apriamo la nostra campagna elettorale insieme ai cittadini, dimostrando un reale impegno per il benessere della comunità. Noi siamo tra la gente: preferiamo i legami reali con le persone» conclude la Candidata Sindaco al Comune di Baronissi Anna Petta.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
LEGGI – Tangenti, finanziamenti, lobby, è corruzione: la bugia dei soldi “leciti”
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Rinnovato nel Lazio l’agevolazione “Carta Tutto Treno” che permette, unitamente al possesso di un abbonamento annuale a tariffa regionale, Metrebus Lazio, l’utilizzo anche dei treni InterCity e Frecciabianca di Trenitalia per un numero illimitato di viaggi entro i confini della regione.
(Fonte: Kappaelle.net – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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Lavori in via Ferrovia e realizzazione dell’area fitness di via Aurora, il sindaco Raiano: «Rigenerate intere zone del paese con un finanziamento tra i più significativi della storia di Curti».
Il Comune di Curti ha beneficiato di un finanziamento regionale complessivo, come comune capofila, di circa tre milioni di euro, uno dei più importanti in termini economici della storia dell’Ente che si trova sull’Appia.
«Grazie all’ennesimo finanziamento regionale – ha affermato il sindaco Antonio Raiano (nella foto, ndr.)- abbiamo realizzato delle opere attese da decenni dai cittadini di Curti.
Finalmente via Ferrovia, la strada che collega il nostro paese con il quartiere Sant’Andrea dei Lagni di Santa Maria Capua Vetere, sarà tra poco totalmente utilizzabile al traffico veicolare.
Inoltre, abbiamo riasfaltato via Arenara, via IV Novembre, via Madonne delle Grazie, Via Sturzo, via Nenni, via Leopardi, via Terragrande e via Aurora.
Proprio lungo questa importante arteria di Curti, abbiamo realizzato un progetto assolutamente innovativo. A breve
inaugureremo un’area fitness all’aperto, con un anello di oltre 400 metri, lungo il quale tutti potranno svolgere attività fisica all’aperto e dove prossimamente saranno installati anche degli attrezzi ginnici.
Sono state posizionate telecamere e – conclude il primo cittadino Antonio Raiano- presto anche una colonnina per la ricarica di veicoli elettrici. Il futuro è ancora in corso».
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Invito a presentare proposte: Erasmus+
Bando 2024 – Azione chiave 2 – Sport
Sono online presso il sito del programma Erasmus+ della
Commissione Europea le prime scadenze per le opportunità di finanziamento di
progetti in ambito sportivo, riguardanti:
Mobility of staff in the field of sport, mirante a contribuire allo sviluppo delle
organizzazioni sportive sostenendo la mobilità a fini di apprendimento del loro
personale. L’obiettivo generale di questa azione è offrire al personale delle
organizzazioni sportive, principalmente nel settore degli sport di base,
l’opportunità di migliorare le proprie competenze e qualifiche e di acquisire
nuove abilità attraverso la mobilità a fini di apprendimento trascorrendo un
periodo all’estero, contribuendo in tal modo allo sviluppo e al rafforzamento
delle capacità delle organizzazioni sportive.
DEADLINE: 20 febbraio alle ore
12:00.
Capacity building in the field of sport, ossia progetti di cooperazione internazionale basati su
partenariati multilaterali tra organizzazioni attive nel campo dello sport nel
Programma e paesi terzi non associati al Programma che mirano a sostenere le
attività e le politiche sportive come veicolo per promuovere valori e come
strumento educativo per promuovere lo sviluppo personale e sociale degli
individui e costruire comunità più coese.
DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore
17:00.
Cooperation partnerships, il cui obiettivo principale è consentire alle
organizzazioni di aumentare la qualità e la pertinenza delle loro attività, di
sviluppare e rafforzare le loro reti di partner, di aumentare la loro capacità
di operare congiuntamente a livello transnazionale, promuovendo
l’internazionalizzazione delle loro attività e la condivisione e il confronto
di idee.
DEADLINE: 5 marzo 2024 alle ore 17:00.
Small-scale cooperation partnerships, mirate ad ampliare l’accesso al programma agli attori e
alle persone su piccola scala che sono difficili da raggiungere nei settori
dell’istruzione scolastica, dell’istruzione degli adulti, dell’istruzione e
formazione professionale, della gioventù e dello sport.
DEADLINE: 5 marzo 2024
alle ore 17:00.
Not-for-profit European sport events, mirati a sostenere l’organizzazione di eventi
sportivi di dimensione europea nei settori del volontariato nello sport,
dell’inclusione sociale attraverso lo sport, della lotta alla discriminazione
nello sport, compresa la parità di genere, nonché a incoraggiare la
partecipazione allo sport e all’attività fisica.
DEADLINE: 5 marzo 2024 alle
ore 17:00.
Quest’ultima azione mira a
sostenere l’organizzazione di eventi sportivi con una dimensione europea negli
ambiti seguenti:
– il volontariato nello sport;
– l’inclusione sociale mediante lo sport;
– la lotta alla discriminazione nello sport, compresa la
parità di genere;
– incoraggiare stili di vita sani per tutti: i progetti
nell’ambito di questa priorità saranno principalmente incentrati sugli
aspetti seguenti:
a) l’attuazione dei tre pilastri dell’iniziativa
HealthyLifestyle4All,
b) l’attuazione della raccomandazione del Consiglio
sulla promozione trasversale ai settori dell’attività fisica salutare e
degli orientamenti dell’UE in materia di attività fisica,
c) il sostegno
all’attuazione della Settimana europea dello sport,
d) la promozione dello
sport e dell’attività fisica come strumento per la salute,
e) la
promozione di tutte le attività che incoraggiano la pratica dello sport e
dell’attività fisica
f) la promozione dello sport e dei giochi
tradizionali.
Il progetto deve concentrarsi su uno di questi obiettivi. Qualora
il progetto si concentri anche sui restanti obiettivi, l’obiettivo principale
deve essere chiaramente individuabile e prevalente nella proposta.
Esso fornisce un sostegno finanziario all’organizzazione di un
evento sportivo di portata europea in uno Stato membro dell’UE o in un paese
terzo associato al programma oppure all’organizzazione di eventi locali europei
in diversi Stati membri dell’UE e paesi terzi associati al programma.
Quali
sono i criteri che devono essere soddisfatti per la candidatura di Eventi
Sportivi Europei senza scopo di lucro?
Criteri
di ammissibilità
Per poter beneficiare di una sovvenzione Erasmus+, le proposte di
progetti di eventi sportivi europei senza scopo di lucro devono soddisfare i
seguenti criteri.
Chi
può fare domanda?
Per essere ammissibili, i richiedenti (beneficiari ed entità
affiliate, se del caso) devono:
essere entità giuridiche (enti pubblici o privati)
essere stabiliti in uno Stato membro dell’UE o in un
paese terzo associato al programma
essere attivi nel campo dello sport
Ad esempio tra queste organizzazioni possono figurare (elenco non
esaustivo):
un organismo pubblico incaricato dello sport a livello
locale, regionale o nazionale;
un’organizzazione sportiva a livello locale, regionale,
nazionale, europeo o internazionale;
un comitato olimpico nazionale o una confederazione
sportiva nazionale;
un’organizzazione che rappresenta il movimento
“sport per tutti”;
un’organizzazione attiva nel campo della promozione
dell’attività fisica;
un’organizzazione che rappresenta il settore del tempo
libero attivo;
un’organizzazione attiva nel campo dell’istruzione,
della formazione o della gioventù.
Composizione
del consorzio
Un evento sportivo europeo senza scopo di lucro è transnazionale e
coinvolge:
per eventi europei locali (tipo I): tra tre e
cinque organizzazioni. Ogni organizzazione deve provenire da diversi Stati
membri dell’UE o paesi terzi associati al programma;
per eventi europei locali (tipo II): un minimo
di sei organizzazioni provenienti da sei diversi Stati membri dell’UE o paesi
terzi associati al programma;
per eventi di portata europea: un minimo
di 10 organizzazioni (un unico richiedente e nove organizzazioni partecipanti
presentate come partner associati) provenienti da 10 diversi Stati membri
dell’UE o paesi terzi associati al programma.
Attività
ammissibili
Le attività degli eventi locali europei (tipo I e II) devono
svolgersi in ciascuno Stato membro dell’UE o paese terzo associato al programma
coinvolto nell’evento sportivo europeo senza scopo di lucro.
Le attività degli eventi di portata europea devono
svolgersi nel paese di stabilimento dell’organizzazione richiedente.
Durata
del progetto
I progetti dovrebbero durare di norma 12 o 18 mesi), sulla base
dell’obiettivo del progetto e del tipo di attività previste nel tempo. Sono
possibili proroghe, se debitamente giustificate e mediante modifica della
convenzione di sovvenzione.
Dove
fare domanda?
Presso l’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura
(EACEA).
Codice identificativo dell’invito: ERASMUS-SPORT-2024-SNCESE.
Quando
fare domanda?
I richiedenti devono presentare la domanda di sovvenzione entro
il 5 marzo alle
17:00 (ora di Bruxelles).
Le organizzazioni richiedenti saranno valutate rispetto ai
pertinenti criteri di esclusione e selezione. Per ulteriori informazioni,
consultare la parte C della presente guida.
Messa
a punto di un progetto
La sovvenzione dell’UE sarà erogata alle organizzazioni incaricate
di preparare, organizzare e dare seguito agli eventi sportivi.
Saranno sostenute le seguenti attività standard (elenco non
esaustivo):
preparazione e organizzazione dell’evento;
organizzazione di attività educative per gli atleti,
gli allenatori, gli organizzatori e i volontari nella fase precedente
l’evento;
organizzazione di attività collaterali all’evento
sportivo (conferenze, seminari);
formazione di volontari;
attuazione di attività legate al bilancio
sull’esperienza conclusa (valutazioni, elaborazione di piani futuri);
attività di comunicazione connesse al tema dell’evento.
I seguenti eventi sportivi non saranno sostenuti nell’ambito di
questa azione:
competizioni sportive organizzate regolarmente dalle
federazioni/associazioni/leghe nazionali, europee o internazionali (campionati
nazionali, europei o del mondo), salvo che il sostegno finanziario sia
richiesto per l’organizzazione di attività collaterali rivolte alla popolazione
in generale.
Impatto
previsto
L’impatto previsto di questa azione sarà:
maggiore consapevolezza del ruolo dello sport nel
promuovere l’inclusione sociale, le pari opportunità e l’attività fisica a
vantaggio della salute (HEPA);
maggiore partecipazione allo sport, all’attività fisica
e alle attività di volontariato.
Criteri
di aggiudicazione
Pertinenza
del progetto (punteggio massimo 30 punti)
La misura in cui:
la proposta è pertinente agli obiettivi e alle priorità
dell’azione;
la proposta è pertinente per il rispetto e la
promozione dei valori condivisi dell’UE, quali il rispetto della dignità
umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza, lo Stato di diritto e il
rispetto dei diritti umani, nonché la lotta contro qualsiasi forma di
discriminazione;
la proposta è basata su un’analisi delle esigenze
autentica e adeguata;
la proposta è innovativa;
la proposta è complementare alle altre iniziative già
svolte dalle organizzazioni partecipanti;
la proposta fornisce valore aggiunto a livello dell’UE
grazie a risultati non ottenibili mediante attività svolte in un singolo
paese.
Qualità
dell’elaborazione e dell’attuazione del progetto (punteggio massimo 20
punti)
La misura in cui:
il piano di lavoro del progetto è chiaro, completo ed
efficace e comprende fasi di preparazione, attuazione, monitoraggio,
valutazione e condivisione dei risultati adeguate;
il progetto è efficace dal punto di vista dei costi e
assegna risorse adeguate a ciascuna attività;
la metodologia proposta è chiara, adeguata e fattibile;
il progetto propone misure di controllo della qualità
pertinenti per assicurare che l’attuazione del progetto sia di alta
qualità, sia completato in tempo e rispetti il bilancio;
il progetto prevede l’uso di strumenti e metodi di
apprendimento digitali a integrazione delle attività di mobilità fisica e
per migliorare la cooperazione con le organizzazioni partner.
Qualità
del partenariato e degli accordi di cooperazione (punteggio massimo 20
punti)
La misura in cui:
il progetto prevede una combinazione di organizzazioni
partecipanti in termini di profili e competenze adatta per realizzare con
successo tutti gli obiettivi del progetto;
la distribuzione dei compiti proposta dimostra
l’impegno e il contributo attivo di tutte le organizzazioni partecipanti;
la proposta prevede meccanismi efficaci per il
coordinamento e la comunicazione tra le organizzazioni partecipanti e con
gli altri portatori di interessi pertinenti;
se del caso, la misura in cui il coinvolgimento di
un’organizzazione partecipante proveniente da un paese partner apporta un
valore aggiunto al progetto.
Impatto (punteggio
massimo 30 punti)
La misura in cui:
la proposta di progetto comprende misure concrete e
logiche per integrare i risultati del progetto nell’operato ordinario
dall’organizzazione partecipante;
il progetto può potenzialmente avere un impatto
positivo sui singoli partecipanti, sulle organizzazioni partecipanti e
sulla comunità in generale;
i risultati attesi del progetto possono essere
potenzialmente usati al di fuori delle organizzazioni partecipanti durante
il progetto e dopo la sua conclusione a livello locale, regionale,
nazionale o europeo;
la proposta di progetto comprende piani e metodi
adeguati per valutare i risultati del progetto;
la proposta di progetto comprende misure concrete ed
efficaci per far conoscere i risultati del progetto all’interno delle
organizzazioni partecipanti, per condividere i risultati con altre
organizzazioni e con il pubblico e per riconoscere pubblicamente il
finanziamento dell’Unione Europea;
la proposta di progetto include misure concrete ed
efficaci per assicurare la sostenibilità del progetto, la sua capacità di
continuare ad avere un impatto e a produrre risultati dopo il termine
della sovvenzione UE.
Per essere prese in considerazione per il finanziamento, le
proposte devono ottenere almeno
60 punti.
Inoltre
devono ottenere almeno la metà del punteggio massimo in ciascuna delle
categorie dei criteri di aggiudicazione sopra menzionate.
Le proposte ex aequo saranno classificate in base ai punteggi
assegnati per il criterio di aggiudicazione “Pertinenza”. Se questi
punteggi sono uguali, la priorità si baserà sul punteggio per il criterio
“Qualità dell’elaborazione e dell’attuazione del progetto”. Se questi
punteggi sono uguali, la priorità si baserà sul punteggio per il criterio
“Impatto”.
Se in tal modo non è possibile determinare la priorità, si può
procedere a un’ulteriore definizione delle priorità prendendo in considerazione
il portafoglio complessivo dei progetti e la creazione di sinergie positive tra
i progetti, o altri fattori connessi agli obiettivi dell’invito. Tali fattori
saranno documentati nella relazione del gruppo di esperti.
Quali sono
le norme di finanziamento?
I contributi per gli eventi sportivi europei senza scopo di lucro
vengono erogati sotto forma di importi forfettari. L’ammontare dell’importo
forfettario fisso dipende dal numero di eventi e dal numero di organizzazioni
coinvolte nel progetto.
I richiedenti sceglieranno fra tre importi predefiniti in base al
numero di eventi e al numero di organizzazioni coinvolte nel progetto.
Categoria
degli eventi sportivi
Eventi
europei locali: almeno un evento per paese.
Tipo I:
da un minimo di tre organizzazioni provenienti da tre diversi paesi
ammissibili a un massimo di cinque organizzazioni provenienti da cinque
diversi paesi ammissibili.
Importo forfettario fisso: 200.000 EUR
Tipo II:
un minimo di sei organizzazioni provenienti da sei diversi paesi
ammissibili.
Importo forfettario fisso: 300.000 EUR
Eventi di portata Europea
un evento con almeno 10 organizzazioni partecipanti provenienti da
almeno 10 diversi paesi ammissibili (compresa l’organizzazione richiedente)
Importo forfettario fisso: 450.000
EUR
a)
Per gli eventi europei locali (tipo I): 200.000 EUR
Le proposte riguardano progetti multi-beneficiario i cui costi
sono coperti dall’organizzazione richiedente e dai partner. Le organizzazioni
partecipanti individuate (da tre a cinque) sono considerate co-beneficiari; gli
eventi e le attività collaterali organizzati si svolgeranno in ogni Stato
membro dell’UE o paese terzo associato al programma coinvolto.
Le proposte contengono una sezione specificamente dedicata
alla distribuzione
dei compiti e alla ripartizione della sovvenzione dell’UE tra i partner.
Sono indicati inoltre il calendario per la realizzazione di ogni attività del
progetto e il termine per la produzione dei risultati del progetto.
I richiedenti devono suddividere le attività del progetto in
“unità di progetto“.
Ogni unità di progetto è collegata a obiettivi specifici e i richiedenti devono
identificare una serie di indicatori quantitativi e qualitativi che permettano
di valutare il livello di conseguimento degli obiettivi indicati.
b)
Per gli eventi europei locali (tipo II): 300.000 EUR
Le proposte riguardano progetti multi-beneficiario i cui costi
sono coperti dall’organizzazione richiedente e dai partner. Le organizzazioni
partecipanti individuate (almeno sei) sono considerate co-beneficiari; gli
eventi e le attività collaterali organizzati si svolgeranno in ogni Stato
membro dell’UE o paese terzo associato al programma coinvolto.
Le proposte contengono una sezione specificamente dedicata
alla distribuzione
dei compiti e alla ripartizione della sovvenzione dell’UE tra i partner.
Sono indicati inoltre il calendario per la realizzazione di ogni attività del
progetto e il termine per la produzione dei risultati del progetto.
I richiedenti devono suddividere le attività del progetto in
“unità di progetto“.
Ogni unità di progetto è collegata a obiettivi specifici e i richiedenti devono
identificare una serie di indicatori quantitativi e qualitativi che permettano
di valutare il livello di conseguimento degli obiettivi indicati.
c)
Per gli eventi di portata europea: 450.000 EUR
Le proposte riguardano progetti monobeneficiari, ciò significa
che tutti i costi devono essere coperti dall’organizzazione richiedente. Per
gli aspetti relativi alla gestione contrattuale, le organizzazioni partecipanti
non sono considerate partner di progetto. In quanto partner associati, non
ricevono alcun finanziamento dal programma nell’ambito del progetto.
Sono indicati il calendario per la realizzazione di ogni attività
del progetto e il termine per la produzione dei risultati del progetto.
I richiedenti devono suddividere le attività del progetto in
“unità di progetto“.
Ogni unità di progetto è collegata a obiettivi specifici e i richiedenti devono
identificare una serie di indicatori quantitativi e qualitativi che permettano
di valutare il livello di conseguimento degli obiettivi indicati.
Pagamento
della sovvenzione
La condizione per il pieno pagamento della sovvenzione è il
completamento delle unità di progetto secondo i criteri di qualità descritti
nella domanda. Nel caso in cui un’attività non sia completata, sia completata
solo in modo parziale o sia giudicata insoddisfacente nella valutazione della
qualità, l’importo della sovvenzione potrà essere ridotto secondo quanto
indicato nella convenzione di sovvenzione.
Maggiori dettagli sono descritti nel modello di convenzione di
sovvenzione disponibile nel portale “Funding and Tender
Opportunities”.
È possibile candidarsi online tramite il portale
Finanziamenti e Gare della Commissione Europea:
https://erasmus-plus.ec.europa.eu/funding?facets.field_eac_topics=19
Ulteriori
informazioni al seguente
link: https://www.eacea.ec.europa.eu/news-events/events/info-session-erasmus-sport-2024-2024-01-30_en?prefL
Clicca EUR-Lex
– C/2023/01262 – EN – EUR-Lex (europa.eu) per accedere alla pagina del bando
Clicca 2024-Erasmus+Programme-Guide_IT.pdf
(europa.eu) per accedere al programma
(Fonte: Comune di Napoli – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
Importante risultato ottenuto dall’amministrazione comunale di Casapulla, diretta dal sindaco Renzo Lillo.
In questi giorni, infatti, è stato approvato il progetto esecutivo relativo al ‘Miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani’.
L’Ente ha ottenuto un finanziamento pari a 743.250,80 euro, nell’ambito del PNRR, Missione 2, relativa alla Rivoluzione del verde e della transizione ecologica, Componente 1 ‘Economia circolare e agricoltura sostenibile Investimento 1.1’.
Con questi fondi si punta a migliorare ancora di più il servizio di raccolta differenziata sul territorio comunale, attraverso l’installazione di strutture ‘intelligenti’, attrezzature per diversificare l’immondizia, nuova strumentazioni all’avanguardia e centri di raccolta.
Tra gli obiettivi dell’amministrazione comunale di Casapulla, infatti, c’è sicuramente l’ampliamento e il potenziamento dell’isola ecologica, inaugurata nei mesi scorsi nella zona in prossimità del cimitero cittadino.
L’apertura del sito che si trova lungo viale del Silenzio rappresenta un risultato importante raggiunto in questi anni dalla maggioranza di ‘Casapulla al Centro’, previsto anche nel programma elettorale presentato ai cittadini nel 2019.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Lavori di riqualificazione ottenuti grazie alla lungimiranza dell’amministrazione Raccio.
“Il finanziamento della piazza di Carattano è un investimento per la comunità”.
Non ha dubbi, al riguardo, Carlo Marotti, già consigliere comunale di Gioia Sannitica che ha sempre avuto nella frazione di Carattano il suo serbatoio elettorale. Marotti, che è stato l’artefice di questo miracolo amministrativo, oltre a dare l’annuncio dell’inizio dei lavori di riqualificazione, non può fare a meno di sottolineare l’impegno profuso in prima persona e dalla passata amministrazione di cui è stato espressione.
“È bene che tutti sappiano che si tratta di un progetto voluto, progettato e portato a finanziamento dalla passata Amministrazione – tiene a sottolineare Marotti – unitamente alle numerose strade che circondano la nostra frazione.
Grazie a quella lungimiranza politico-amministrativa che ha portato a questi interventi, Carattano ha cambiato volto”.
Marotti, pertanto, si dice orgoglioso di essersi impegnato per raggiungere questi traguardi per Carattano e ringrazia Michelangelo Raccio e tutta la squadra di ottimi amministratori “che insieme a me – aggiunge Marotti – hanno amministrato raggiungendo i risultati che sono sotto gli occhi di tutti per il nostro territorio”.
La piazza è il cuore pulsante di una comunità. È il luogo in cui le persone si incontrano, socializzano, si rilassano e partecipano ad eventi e manifestazioni.
“Tuttavia, – rincara la dose Marotti- spesso le piazze sono trascurate e non ricevono l’attenzione necessaria per mantenerle in buone condizioni e renderle accoglienti per i cittadini. Questo investimento insieme a tutti gli altri dimostra l’amore incondizionato che ho sempre dimostrato per Carattano e per tutti i Carattanesi”.
Il finanziamento per la piazza è stato ottenuto attraverso fondi pubblici che le competenze dell’amministrazione Raccio ha messo in campo, grazie anche al supporto dei tecnici incaricati.
“Gli interventi – continua l’ex consigliere comunale – renderanno la piazza più accessibile e attrattiva creando un ambiente più piacevole.
Il finanziamento di questa piazza è quindi un investimento che va oltre il semplice miglioramento estetico di uno spazio pubblico. È un modo per promuovere la coesione sociale, stimolare l’economia locale e migliorare la qualità della vita dei cittadini. È un segnale di attenzione e cura per la comunità.
Come diciamo sempre noi: le chiacchiere stanno a zero – conclude Marotti – contano solo i fatti e la nostra è sempre stata la politica della concretezza”.
(Gabriella Montanaro – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Cava in Azione e il gruppo Consiliare di Azione, con una pec indirizzata al Segretariato Regionale del Ministero della Cultura per la Campania ed alla Soprintendenza per i Beni Culturali di Salerno, hanno invitato queste ultime a porre in essere tutti gli atti necessari per dare inizio alla gara d’appalto di 1.500.000 euro per il restauro dell’Abazia Benedettina di Cava de’ Tirreni.
I fondi sono a disposizione del Segretario regionale per i beni culturali, ed il relativo il progetto è stato verificato, validato e approvato oltre due anni fa, ed è quindi pronto per la gara.
Da allora si attende la nomina del RUP.
L’inerzia della burocrazia rischia di far perdere un finanziamento di 1.500.000 euro, stanziati per il restauro della Badia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni.
La millenaria abbazia benedettina della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni è stata tra le principali protagoniste della storia dell’intero Mezzogiorno d’Italia.
Fondata nel 1011 da S. Alferio, appartenente alla famiglia dei principi longobardi di Salerno, divenne fin dall’inizio un centro culturale e religioso di altissimo livello, con quattordici Santi e Beati tra i successori del fondatore.
Una potente congregazione monastica che contava centinaia di chiese e monasteri alle sue dipendenze, sparsi in tutta l’Italia Meridionale.
Nell’antico monastero sono custoditi codici medievali, miniature, pergamene, migliaia di libri e beni artistici di inestimabile valore, tanto da essere stato dichiarato Monumento Nazionale nel 1867.
Ebbene negli ultimi anni un finanziamento, di ben 1,5 milioni di euro del Ministero della cultura (art. 1 della legge 23/12/2014, n. 190), rischia di essere cancellato per una mancata nomina del responsabile del procedimento, in sostituzione del precedente, pensionatosi oltre due anni fa.
Eppure il progetto di restauro, predisposto dalla Soprintendenza di Salerno, validato e pronto per la gara il 28 aprile 2021, giace negli uffici del Segretariato regionale MiC per la Campania nonostante numerosi solleciti ed anche un’interrogazione parlamentare.
Un ritardo ingiustificato che compromette il finanziamento erogato e la stessa conservazione di un pregevole monumento motivo di orgoglio della Nazione.
Il progetto riguarda:
1. Il restauro della Cappella cimiteriale;
2. Il completamento del restauro del Cimitero Longobardo;
3. Il restauro dei marmi della Cappella di Sant’Alferio;
4. Il restauro dei marmi della parete nord del transetto della Basilica;
5. Interventi di adeguamento dell’illuminazione della Basilica;
6. La manutenzione della passerella di accesso al Lapidarium;
7. Il restauro e la rifunzionalizzazione della sala dell’Alferianum;
8. Il restauro degli affreschi e la loro ricollocazione nella cappella di San Germano.
Alla luce di ciò riteniamo che l’immediato provvedimento da adottare con estrema urgenza possa essere quella di nominare il RUP che possa dare immediatamente corso alla gara di appalto individuando tale soggetto o tra le varie Soprintendenze della Regione, in mancanza di tale figura presso la Soprintendenza di Salerno, oppure individuando una figura direttamente all’interno della Segreteria Regionale del Ministero della Cultura per la Campania, come avvenuto in altri casi.
Quale parte politica attiva sul territorio si è sentito il dovere di interessare l’On di Azione, avv. Antonio D’Alessio che ha già confermato la propria disponibilità anche, eventualmente con una interrogazione parlamentare, a sollecitare l’attivazione della gara d’appalto cosa che eviterebbe la perdita del finanziamento e consentirebbe il restauro di aree del Monumento che, recuperate nel loro splendore, potrebbero accrescerne l’interesse ed incrementare il numero di visitatori nel tempo.
Il Coordinatore Cittadino e Consigliere Comunale di Cava in Azione Federico de Filippis; Il Capogruppo Consiliare Francesco Manzo
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
Con immenso piacere comunico alla cittadinanza che il Comune di Calvi Risorta è riuscito ad intercettare un altro grandissimo ed importantissimo finanziamento del PNRR che consentirà la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico delle frazioni di Petrulo, Visciano e Zuni.
Il totale della somma è di circa un milione ed ottocentomila euro con cui si realizzeranno opere di ingegneria ambientale per evitare che si verifichino alluvioni, allagamenti e smottamenti.
Un’altra promessa mantenuta!!
Ringrazio l’Assessore ai Lavori Pubblici Dott. Giuliano Cipro per il grande impegno profuso.
Dott. Giovanni Lombardi Sindaco
(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
É ormai noto che il Comune di Ruviano è rientrato nei 294 borghi italiani con popolazione inferiore a 5000 unità (che in tutto sono 5.534) risultati assegnatari di contributo nell’ambito del PNRR -Progetti di rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici – Investimento 2.1 – Attrattività dei borghi – Linea B.
Altrettanto è noto che le imprese operanti sul territorio potranno aderire al bando loro indirizzato, collegato a quello comunale, presentando, entro l’11 settembre 2023, progetti coerenti e sinergici con la progettazione presentata dal Comune destinatario del finanziamento e rispondere a bisogni effettivi dei residenti, avendo come obiettivo quello di costruire imprese che rafforzino la strategia rigenerativa scelta dal Comune e generino benessere nelle comunità residenti.
Ciò che vale la pena analizzare è il contenuto del progetto approvato per il Comune, sia per indirizzare gli imprenditori verso progetti coerenti e sinergici con quello comunale, sia per informare correttamente i cittadini sulle novità previste dall’Amministrazione, sgomberando il campo da spiccioli campanilismi locali che non giovano allo sviluppo, ma generano solo inutili e sterili polemiche.
Bisogna partire dal presupposto che quello che illustro di seguito è ciò che è stato richiesto ed approvato e, proprio per aver ottenuto l’approvazione – ricordo che i Comuni assegnatari sono stati in tutto 294 –, bisogna dare atto ai redattori che è un progetto che ha meritato.
Certo, ognuno di noi, nelle sue idee e col “senno del poi”, vorrebbe o avrebbe voluto avere la luna, ma i finanziamenti non funzionano così.
Essi devono rispondere a canoni indicati nel bando e soprattutto devono essere convincenti per chi deve approvarli.
Quindi, secondo il mio metro di giudizio, questo, proprio perché approvato, è il progetto migliore.
E su questo bisogna focalizzarsi perché, come già sta accadendo, a fronte di ciascuno dei micro progetti c’è poi una concertazione pubblico-privata, e per privata intendo le associazioni operanti sul territorio, in cui il Comune fa la sua parte, utilizzando i finanziamenti ottenuti, e le associazioni devono fare la loro.
Tra le iniziative già realizzate o in corso di realizzazione, in quest’ottica, ricordo la “Sagra della pizza fritta” organizzata in collaborazione con l’ARCI, la Summer School in collaborazione con l’ASD Rajano, che si terrà nel mese di luglio, e la “Festa della Cultura Contadina” – che ricordo con piacere essendo stato tra gli ideatori e primo direttore artistico nel 1997 – la quale si terrà in collaborazione con la Pro Loco Raiano nel mese di agosto.
Ma scorriamo velocemente tutti i micro progetti. Essi sono divisi in otto macro categorie.
La prima categoria è definita “Realizzazione/potenziamento di servizi e infrastrutture culturali”: in essa hanno trovato posto quattro micro progetti: 1 “IL SISTEMA DELLE TORRI: RESTAURO DELLA TORRE CIVICA DI RUVIANO”.; 2 “IL SISTEMA DELLE ACQUE: RIPRISTINO DELL’AREA SIC E MUSEO DEL FIUME E DELLE ANTICHE IMBARCAZIONI (LONTRO- LAB)”; 3. “IL SISTEMA DELLE GROTTE E CANTINE: LA PRIGIONE DEL CASTELLO E GLI AFFRESCHI SVELATI”; 4. “MUSEO CIVICO, ARCHIVIO STORICO, PINACOTECA E BIBLIOTECA “.
La seconda macro categoria è “Realizzazione di iniziative per la tutela e valorizzazione del patrimonio della cultura immateriale”.
In essa hanno trovato posto i micro progetti: 1 “FESTA DEI CORNUTI”; 2 “FESTA DELLA CULTURA CONTADINA E FESTIVAL DEL FOLKLORE”; 3 “FESTA DELLA MUSICA E SAGRA DELLA PIZZA FRITTA”; 4 “VERSI SOTTO LA TORRE”; 5 “UN MONDO DI LUCI”.
La terza macro categoria è: “Realizzazione di iniziative per l’incremento della partecipazione culturale e per l’educazione al patrimonio delle comunità locali” con i micro progetti 1 “SUMMER SCHOOL DI ARCHEOLOGIA SPERIMENTALE E STORYTELLING”; 2 “SUMMER SCHOOL: STRATEGIE CREATIVE PER LO SVILUPPO LOCALE”; 3 “WORKSHOP DI FOTOGRAFIA DOCUMENTARIA E NATURALISTICA.
La quarta macro categoria è: “Realizzazione di attività per il miglioramento e la razionalizzazione della gestione di beni, servizi e iniziative” con i micro progetti 1 “PIANO DI COMUNICAZIONE INTEGRATA PER LA VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E PROMOZIONE DEL BRAND RUVIANO”. 2 “PROGETTI DIGITALI PER LA FRUIZIONE DEI BENI PAESAGGISTICI E DELLE PRODUZIONI LOCALI: DALLE VIGNE ALLE CANTINE”.
La quinta macro categoria è: “Realizzazione di infrastrutture per la fruizione culturale-turistica”; gli inerenti micro progetti sono: 1 “ITINERARI CULTURALI: CONOSCENZA E FRUIZIONE DEI BORGHI STORICI DI RUVIANO E DI ALVIGNANELLO”; 2 “ITINERARI NATURALISTICI: BOSCHI E SENTIERI. LAND ART E PERCORSI ARTISTICI IN MEZZO ALLA NATURA”; 3 “ITINERARI RELIGIOSI : DALLA VIA FRANCIGENA AL MONASTERO DI SAN ROBERTO DI MOLESME”; 4 “ITINERARI NATURALISTICI E RELIGIOSI: FUGA DALLO STRESS TRA EREMI E ANTICHI VITIGNI”
La sesta macro categoria è “Realizzazione iniziative per l’incremento dell’attrattività residenziale e contrastare l’esodo demografico” con i micro progetti: 1 “ IL BORGO DEI BAMBINI: SUMMER CAMP TEMATICI”; 2 “LA CULTURA DEL BENESSERE NELLA TERZA ETA’”; 3 “ TUTTI A TEATRO: ALLESTIMENTO DI UNA SALA TEATRALE ALL’INTERNO DEL CENTRO POLIFUNZIONALE DI ALVIGNANELLO”; 4 “MUSICA E MUSICOTERAPIA PER TUTTE LE ETA’”.
La settima macro categoria è “Realizzazione di azioni di supporto alla comunicazione e diffusione delle informazioni sull’offerta del territorio (borgo)” con il micro progetto “DESIGN DI PRODOTTO E SERVIZIO PER LE FILIERE PRODUTTIVE DELL’AGRO-ALIMENTARE PER IL BRAND RUVIANO”.
L’ottava e ultima macro categoria è “Realizzazione di azioni di cooperazione interterritoriale” con i micro progetti: 1 “ACI E GUIDA SICURA”; 2 “L’AUTO D’EPOCA COME VALORE D’ARTE, TECNOLOGIA, DESIGN, INGEGNO E CREATIVITÀ”; 3 “ AVVENTURA IN E – BIKE TRA VIGNETI E BORGHI MEDIOEVALI”.
É possibile verificare che sono state toccate, in ambito progettuale, tutte le tematiche coerenti con l’attrattività dei borghi in favore dei residenti e per migliorare l’offerta turistica e che i progetti coprono l’intero territorio comunale.
Dico ciò proprio per spegnere sul nascere le polemiche campanilistiche derivanti da un sentimento che poco ha a che fare con il bene comune perché, proprio in quanto comune, deve essere di utilità di tutti e non solo di questa o quella località o questa o quella esigenza.
L’invito alle imprese locali è quello di non perdere quest’opportunità presentando progetti coerenti e sinergici con quelli sopra descritti, per ampliare ulteriormente l’offerta e portare un fattivo contributo allo sviluppo locale.
Per quanto attiene al progetto del Comune, l’invito alle associazioni locali è quello alla pro attività, cioè alla collaborazione, perché è in fase di realizzazione di un progetto che si da corpo alle idee ed il modo migliore per farlo è contribuire a realizzarle, le idee, mettendoci del proprio e non remando contro.
I tentativi di divisione, le barricate, non giovano a migliorare il bene comune, lo minano, tendono a distruggerlo a favore di interessi particolari che sono all’antitesi con il bando del PNRR e con lo sviluppo di un territorio.
Questo è il mio pensiero in materia.
(Michele Marra – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)
Da Garattini a Parisi, il grido di allarme: “Il Servizio sanitario è in crisi tra difficoltà di cura e diseguaglianze. Serve piano di finanziamento straordinario”
Da tempo scienziati e ricercatori si affannano a evidenziare l’essenzialità del Servizio sanitario nazionale. Un pilastro – a cui servirebbero 15 miliardi per allinearsi all’Unione europea – e che vede il settore privato sempre più foraggiato. “Non possiamo fare a meno del servizio sanitario pubblico”. Ma “oggi i dati dimostrano che è in crisi: arretramento di alcuni indicatori di salute, difficoltà crescente di accesso ai percorsi di diagnosi e cura, aumento delle diseguaglianze regionali e sociali“. Molto “si può e si deve fare sul piano organizzativo, ma la vera emergenza è adeguare il finanziamento del Servizio sanitario nazionale agli standard dei Paesi europei avanzati (8% del Pil). Ed è urgente e indispensabile, perché un Ssn che funziona non solo tutela la salute, ma contribuisce anche alla coesione sociale”. È l’appello a difesa della sanità pubblica di 14 tra i più importanti scienziati italiani, tra i quali il premio Nobel per l Fisica Giorgio Parisi, il farmacologo Silvio Garattini, il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli, l’immunologo Alberto Mantovani.
“Dal 1978, data della sua fondazione, al 2019 il Ssn in Italia ha contribuito a produrre il più marcato incremento dell’aspettativa di vita (da 73,8 a 83,6 anni) tra i Paesi ad alto reddito”, si legge nel documento che sottolinea come oggi il sistema sia invece in crisi. “Questo accade perché i costi dell’evoluzione tecnologica, i radicali mutamenti epidemiologici e demografici e le difficoltà della finanza pubblica hanno reso fortemente sottofinanziato il Ssn, al quale nel 2025 sarà destinato il 6,2% del Pil (meno di vent’anni fa). Il pubblico garantisce ancora a tutti una quota di attività (urgenza, ricoveri per acuzie), mentre per il resto (visite specialistiche, diagnostica, piccola chirurgia) il pubblico arretra, e i cittadini sono costretti a rinviare gli interventi o indotti a ricorrere al privato”. Continuare “su questa china, oltre che in contrasto con l’articolo 32 della Costituzione, ci spinge verso il modello Usa – avvertono i firmatari – terribilmente più oneroso (spesa complessiva più che tripla rispetto all’Italia) e meno efficace (aspettativa di vita inferiore di 6 anni).
“La spesa sanitaria in Italia non è grado di assicurare compiutamente il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e l’autonomia differenziata rischia di ampliare il divario tra Nord e Sud d’Italia in termini di diritto alla salute. È dunque necessario un piano straordinario di finanziamento del Ssn e specifiche risorse devono essere destinate a rimuovere gli squilibri territoriali. La allocazione di risorse deve essere accompagnata da efficienza nel loro utilizzo e appropriatezza nell’uso a livello diagnostico e terapeutico, in quanto fondamentali per la sostenibilità del sistema”.
Per i 14 scienziati, il Servizio sanitario nazionale “deve recuperare il suo ruolo di luogo di ricerca e innovazione al servizio della salute. Parte delle nuove risorse deve essere impiegata per intervenire in profondità sull’edilizia sanitaria, in un Paese dove due ospedali su tre hanno più di 50 anni e uno su tre è stato costruito prima del 1940. Ma il grande patrimonio del Ssn è il suo personale: una sofisticata apparecchiatura si installa in un paio d’anni, ma molti di più ne occorrono per disporre di professionisti sanitari competenti, che continuano a formarsi e aggiornarsi lungo tutta la vita lavorativa. Nell’attuale scenario di crisi del sistema, e di fronte a cittadini/pazienti sempre più insoddisfatti, è inevitabile che gli operatori siano sottoposti a una pressione insostenibile che si traduce in una fuga dal pubblico, soprattutto dai luoghi di maggior tensione, come l’area dell’urgenza“.
È evidente che “le retribuzioni debbano essere adeguate, ma è indispensabile affrontare temi come la valorizzazione degli operatori, la loro tutela e la garanzia di condizioni di lavoro sostenibili. Particolarmente grave è inoltre la carenza di infermieri (in numero ampiamente inferiore alla media europea). Da decenni si parla di continuità assistenziale (ospedale-territorio-domicilio e viceversa), ma i progressi in questa direzione sono timidi. Oggi il problema non è più procrastinabile: tra 25 anni quasi due italiani su cinque avranno più di 65 anni (molti di loro affetti da almeno una patologia cronica) e il sistema, già oggi in grave difficoltà, non sarà in grado di assisterli”. Basti pensare che in 10 anni dimezzato il numero di chi si iscrive al test per infermieri.
Infine, rimarcano i firmatari, “la spesa per la prevenzione in Italia è da sempre al di sotto di quanto programmato, il che spiega in parte gli insufficienti tassi di adesione ai programmi di screening oncologico che si registrano in quasi tutta Italia. Ma ancora più evidente è il divario riguardante la prevenzione primaria; basta un dato: abbiamo una delle percentuali più alte in Europa di bambini sovrappeso o addirittura obesi, e questo è legato sia a un cambiamento – preoccupante – delle abitudini alimentari sia alla scarsa propensione degli italiani all’attività fisica. Molto va investito, in modo strategico, nella cultura della prevenzione (individuale e collettiva) e nella consapevolezza delle opportunità, ma anche dei limiti della medicina moderna”. A firmare il documento anche: Ottavio Davini, Enrico Alleva, Luca De Fiore, Paola Di Giulio, Nerina Dirindin, Francesco Longo, Lucio Luzzatto, Carlo Patrono, Francesco Perrone, Paolo Vineis.