Caiazzo. Ex dipendente voleva dal Comune oltre un miliardo di lire: costretta dal giudice a pagarsi anche l’avvocato
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Nel mese di novembre 2011 all’Ufficio Protocollo del Comune di Caiazzo venne notificato un atto
con cui l’avvocato Stefano Pacini del foro di Latina, in nome e per conto della sua assistita Angelina Ferraiuolo (nella foto a destra), ex dipendente comunale, citava in giudizio l’ente, e per esso il sindaco pro tempore, rivendicando un presunto, mega risarcimento, per un corrispettivo equivalente a oltre un miliardo delle vecchie lire.
Nello specifico, la signora Ferraiuolo, ex funzionaria comunale, rivendicava 480.000 euro, oltre gli interessi maturati e le spese accessorie lamentando di aver svolto mansioni superiori a quelle previste dal suo livello occupazionale, senza però aver ottenuto miglioramenti sul piano della sua carriera professionale.
In sostanza fungeva da dirigente, pur non avendo conseguito la qualifica e, soprattutto, non riuscendo ad ottenerla per tutta l’esperienza maturata sul campo.
La causa si è svolta presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Sezione Lavoro, perché si trattava di un ricorso ai sensi dell’articolo 442 del codice di procedura civile, attinente le controversie in materia di previdenza e assistenza obbligatorie, che testualmente recita:
“Nei procedimenti relativi a controversie derivanti dall’applicazione delle norme riguardanti le assicurazioni sociali, gli infortuni sul lavoro, le malattie professionali, gli assegni familiari nonché ogni altra forma di previdenza e di assistenza obbligatorie, si osservano le disposizioni di cui al capo primo di questo titolo.
Anche per le controversie relative all’inosservanza degli obblighi di assistenza e di previdenza derivanti da contratti e accordi collettivi si osservano le disposizioni di cui al capo primo di questo titolo che disciplina appunto tutte le controversie di lavoro”.
Mentre la signora Ferraiuolo era assistita dall’avvocato Pacini, il Comune di Caiazzo aveva affidato la propria difesa all’l’avvocato Elisabetta Cambio (nella foto a sinistra) di Fontegreca che, anche quale ex sindaco, bene conosceva le rispettive competenze, responsabilità ed oneri.
Il procedimento, con sentenza numero 2120/2015 del Tribunale di S. Maria Capua Vetere, si è concluso positivamente per l’Ente, con rigetto del ricorso promosso dalla signora Angelina Ferraiuolo e la compensazione delle spese, ferma restando l’evenienza che la parte soccombente presenti appello contro la sentenza di primo grado.
Per conseguenza il Comune di Caiazzo ha impegnato la somma di 3.267,78 euro da pagare all’avvocato Elisabetta Cambio, a saldo degli onorari dovuti per l’attività svolta nel giudizio in questione.
(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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