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S. Potito Sanntico. Problema cinghiali: ‘Europa Verde Matese’ interviene sul vertice al Parco Regionale

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Trento, un gruppo di cinghiali.
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Martedì 7 giugno una delegazione del coordinamento “Matese” di Europa Verde ha incontrato il Presidente dell’Ente Parco Regionale del Matese, Avv. Girfatti, proseguendo il confronto, iniziato sui social, sull’argomento sovrappopolazione di cinghiali e, più in generale, sullo stato dell’arte dello stesso Ente Parco Regionale e del nascente Parco Nazionale.

Il Presidente Girfatti definisce le nostre osservazioni puntuali sulla sua dichiarazione su Facebook come polemiche.

Di fatto la nostra è stata una critica dettagliata e motivata ad affermazioni ambigue del Presidente, che hanno potuto generare una condizione equivoca.

In realtà le nostre critiche sono solo il legittimo confronto di carattere politico tra un partito a valenza europea (Europa Verde – Green European Party) ed una Istituzione pubblica che ha come prevalente compito quella della salvaguardia e tutela del territorio di competenza (L. 394/91).

Nell’incontro abbiamo ribadito che Europa Verde sostiene da sempre che le competenze sulle azioni da intraprendere in merito alla gestione della “fauna conflittuale” (nella fattispecie i cinghiali in sovrannumero) non possono assolutamente essere attribuite alla gestione di un solo Ente (quello dei Parchi, regionali o nazionali che siano) ma alla necessaria azione coordinata tra più attori istituzionali, preposti e competenti.

Le competenze non possono ricadere, come prevede la volontà regionale e come considerato nel comunicato stampa del Presidente Girfatti, su un unico Assessorato, quello all’Agricoltura.

Nell’ottica One Health (Salute Globale) va prevista necessariamente l’azione sinergica di più competenze specifiche, dove sicuramente l’Ambiente e Governo del territorio, per definizione, deve avere la naturale prevalenza, congiuntamente all’Agricoltura e al fondamentale intervento della Sanità.

La prevenzione dei cosiddetti “salti di specie” (spill-over) di particolari patologie animali, che nell’ultimo biennio abbiamo imparato a conoscere drammaticamente (pandemia da CoVID 19 docet), può avvenire solo attraverso dei processi integrati tra questi Enti.

Ovviamente, qualora la problematica (così com’è) interessi le aree ricadenti nella perimetrazione del Parco del Matese, l’Ente Parco (regionale oggi, nazionale domani) sarà sicuramente un importante attore.

Europa Verde, inoltre, ha sempre affermato che la questione cinghiali, problematica seria sia per le attività antropiche che per l’ecosistema, non può essere risolta in tempi brevi, sia per la cronicità della situazione, manifesta da diversi decenni e ulteriormente aggravata da ripetuti “ripopolamenti” sconsiderati, sia per la notevole capacità riproduttiva ed adattativa ai territori da parte della specie Cinghiale (Sus scrofa) o, ancor peggio, dai suoi ibridi.

Prendiamo atto del bando per “coadiutori al controllo del cinghiale e monitoraggio della fauna selvatica” (di fatto l’avviso pubblico riporta data 12 aprile 2021 ma ancora non posto in essere), evidenziando l’opportunità del sele-controllo di “animali conflittuali” non necessariamente con “attività di sparo” in Area Protetta. Di fatto ci sono sistemi e criteri, scientifici efficaci, collaudati anche in altre aree protette nazionali, che prevedono la cattura degli stessi.

Tanto più che, in termini di casistica, le situazioni impattanti sulle attività antropiche (coltivazioni, sinistri stradali, etc.) sono meno incidenti in un’area protetta rispetto alle aree cosiddette “vocate” alle attività venatorie o delle “zone contigue” ai parchi, già citate dal Presidente Girfatti.

Europa Verde “Matese” ha ribadito, come affermato anche nel comunicato del Presidente Girfatti, la volontà di confronto, necessaria sempre per raggiungere efficacemente soluzioni possibili.

La capacità di avanzare proposte concrete, non solo in materia di “fauna conflittuale” ma anche finalizzate al principio della “Ecologia Integrale” dei luoghi e del Matese in particolare, è alla base del nostro agire politico.

Saremo sempre disponibili per risoluzioni basate sulla sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) collaborando e dando supporto agli Enti Parco, nel perseguire le sempre efficaci finalità prescritte dalla Legge 394/1991, e a tutte le Istituzioni del territorio per il miglioramento della qualità di vita di tutti, raggiungimento di un migliore status non solo ambientale ma sociale ed economico del Matese.

(Manfredo Fossa – Giovanna De Luca, co-portavoce del Direttivo di Europa Verde Matese – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

 

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