Caiazzo. Cimitero chiuso, luci votive accese (per 8000 euro) ma solo per la ricorrenza, poi buio pesto?!

Il sindaco si ‘dimentica’ dell’appalto, poi rimedia ma… “fa peggio del male”? Impietoso Della Rocca (Caiazzo Bene Comune):

Ormai è chiaro a tutti: in tempo di COVID le dirette Facebook sono il mezzo migliore per farsi un po’ di pubblicità. Esordisce così il consigliere comunale di minoranza Mauro della Rocca, che poi incalza: La maggior parte dei politici locali sta seguendo l’esempio di De Luca che, con le sue dirette, ha blindato sempre di più la rielezione al palazzo Santa Lucia.

Il nostro sindaco non è da meno e, negli ultimi tempi ha adottato la strategia delle dirette, però con una leggera differenza:

Mentre Giaquinto ci chiede di rispettare le regole e ci spiega come lavarci le mani, si dimentica che da marzo è scaduta la gara per l’affidamento delle lampade votive del cimitero.

La cosa paradossale però si verifica alla vigilia della ricorrenza dei defunti, quando il sindaco promuove una iniziativa apparentemente lodevole: “Luce per i nostri cari”.

Sarebbe stato sicuramente più bello se tutti i cittadini avessero in qualche modo potuto “godere“ di tale iniziativa… peccato però che, appena dopo aver affidato alla modica cifra di 8000 euro il lavoro, il sindaco con una ordinanza chiude il cimitero al pubblico proprio nei giorni in cui le luci saranno accese.

Ironia della sorte: appena il cimitero riapre, le luci votive, che durante tutto l’anno sono state accese, si spengono, lasciando di fatto al buio più totale i nostri cari.

Sarà stato un caso?

Speriamo in un pizzico di attenzione in più rispetto alle questioni che riguardano la nostra comunità.

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