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Caiazzo. Autovelox mobile: doppia fregatura per chi, pagando subito, non può più contestare la multa

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Spettabile Redazione, vi scrivo per segnalare quanto accaduto a me. mio marito ed alcuni amici e, per conseguenza, evitare che altre persone paghino stangate non dovute per l’utilizzo di Autovelox non omologati e quindi illegittimi, come appreso solo l’altro giorno dalla TV, in seguito a una sentenza della Cassazione (ultimo grado di giudizio, che basterebbe citare per essere esonerati), e successiva precisazione, da parte di un comandante della polizia municipale, che finora in Italia nessun autovelox può essere omologato (e quindi sono TUTTI illegittimi) perché solo autorizzati e non esistono norme per l’omologazione ministeriale, seppure prevista dal Codice stradale e quindi DOVUTA.

Purtroppo, circa un mese fa. mentre passavamo per Caiazzo per recarci verso il Matese con un’altra coppia di amici, per una giornata di vacanza, passando per Caiazzo, siamo incappati in una di queste macchinette semi occultata, cioè non evidenziata a DEBITA DISTANZA con una chiara segnaletica di preavviso. ma, quando ci hanno contestato una presunta infrazione del limite di velocità, a precisa richiesta di mio marito, hanno detto che per gli autovelox mobili non occorre alcun preavviso anzi sono fatti così apposta per incastrare quanti, vedendo la segnaletica, rallentano per evitare la multa.

L’altro automobilista che era con noi, veramente, ha assicurato, come pure mio marito, che dal contachilometri si vedeva chiaramente che eravamo al disotto del limite (anche perchè eravamo in salita), ma secondo loro i tachimetri dei veicoli non sono attendibili come, invece, lo sono i rilevatori  degli autovelox, in particolare di quelli “mobili”, per i quali, con chissà quale competenza, loro stessi programmano il presunto limite di velocità per incastrare chi passa.

Un amico avvocato ci ha spiegato però che i vigili non hanno alcuna competenza tecnica, pur essendo necessaria per verificare il tutto, e per questo la postazione mobile andrebbe presidiata anche da un tecnico abilitato alla bisogna, consigliandoci di fare ricorso.

In seguito però ho letto un articolo di un presunto esperto che, dopo aver fatto un corso proprio ai vigili, difendeva il loro operato, definendolo impeccabile, ed allora io, per evitare questioni e soprattutto il già previsto raddoppio della sanzione, se non pagata entro pochi giorni, ho insistito finché mio marito non sè è deciso a pagare, anzi alla posta ci sono andata proprio io.

Ora però che, come tutti, dalla TV ho appreso che è tutto illegittimo e che molti comuni, soprattutto se indebitati, le mettono solo per far soldi, sia pure paventando un presunto interesse al calo degli incidenti mortali (ma, se così fosse davvero, perché non mettono adeguati preavvisi a distanza, invece di nascondersi o piazzarsi in curva?), ho chiesto a un vigile come procedere per la restituzione del maltolto, ma questo mi ha spiegato che, implicitamente, quando uno paga, riconosce tutta la procedura e quindi non è possibile chiedere un rimborso, anche se non si capisce a che titolo possono trattenere soldi non dovuti.

Inoltre ha detto che una sola sentenza della Cassazione non fa testo e che, non essendo possibile l’omologazione per nessun Autovelox in Italia, per usarli basta che siano autorizzati tanto è vero che molti giudici rigettano i ricorsi degli automobilisti e raddoppiano la sanzione da pagare oltre le spese legali, dovute anche per le contoparti, cioè i Comuni.

Poi però in TV, dopo i vari telegiornali, anche Rete 4 nella trasmissione “Dritto e Rovescio” ha affrontato il problema domostrando che, nonostante la mancata omologazione, come ribadito ed ampiamente chiarito da autorevoli esperti del settore, sempre e comunque dovuta, molti comuni indebitati, proprio come Caiazzo, spillano tantissimi soldi agli automobilisti di passaggio proprio perché questi, per evitare il raddoppio della sanzione, preferiscono pagare subito.

Inevitabile a tal punto la discussione con mio marito, il quale dice che è tutta colpa mia e da allora non mi parla più.

A tal punto mi sono decisa a scrivervi per scongiurare chiunque dal pagare, ma fare sempre ricorso anche precisando che, sebbene dalle dichiarazioni dei vari vigili pronunciatisi al riguardo non si evinca, in prima istanza non occorre né avvocato né giudice in quanto basta ricorrere al Prefetto, in modo assolutamente gratuito, anche raddoppiando, in tal caso, il tempo per poter ricorrere (sessanta giorni anziché trenta dalla notifica).

Poi al prefetto basterà citare la sentenza della Cassazione e che anche le TV se ne sono occupate e se mai capitasse un Prefetto che non recepisce il tutto, annullando il ricorso, allora si che si potrebbe contestare anche lui davanti a un Giudice di Pace, chiedendo in tal caso anche l’addebito di tutte le spese alla controparte.

In definitiva, dopo aver bene approfondito il tutto, vorrei sconguirare anche per altri i problemi che abbiamo subito noi ed io in particolare e per questo vi prego di pubblicare il tutto ma, per ovvi motivi, non le mie generalità. Grazie.

(Lettera Aperta – Archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web© Diritti riservati all’autore)

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