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Quando la Via della Seta passava per Caserta

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Bisogna risalire la strada che conduce al Real Belvedere di San Leucio per arrivare al grande complesso delle antiche Seterie Borboniche, un grande polo tessile fondato nel XVIII secolo per volontà del re delle Due Sicilie, Ferdinando IV di Borbone.

Fu nel 1750 che il sovrano, a cui non mancavano lungimiranza, mania di grandezza e vanità (basti osservare la grande statua del cortile principale in cui è raffigurato con le vesti di imperatore romano), guidato dal desiderio di promuovere lo sviluppo economico del suo regno, decise di fondare una manifattura tessile avanzata.

Scelse San Leucio, un piccolo borgo nei pressi di Caserta, come sede ideale per la realizzazione di questo ambizioso progetto. La posizione strategica, la vicinanza alla Reggia di Caserta e la presenza di una sorgente d’acqua furono determinanti per la scelta del luogo.
La manifattura di San Leucio divenne presto uno dei centri tessili più importanti d’Europa. I sovrani borbonici, in particolare Ferdinando IV e sua moglie Maria Carolina d’Austria, investirono notevoli risorse nella costruzione di un complesso industriale moderno e all’avanguardia per l’epoca. La manifattura comprendeva impianti tessili, mulini per la produzione di energia, abitazioni per gli operai e strutture ricreative.
Ciò che rende uniche le seterie di San Leucio è la combinazione di tradizione artigianale e innovazione tecnologica.

La manifattura fu dotata di macchinari all’avanguardia provenienti da Inghilterra e Francia, ma allo stesso tempo furono preservate e valorizzate le antiche tecniche tessili italiane. Questa sinergia tra antico e moderno contribuì al successo delle seterie borboniche, che produssero tessuti di alta qualità ammirati in tutta Europa.

Per la realizzazione automatica di disegni e motivi sulle stoffe si utilizzavano macchine in grado di leggere schede perforate, ogni scheda per un particolare disegno. Fu una tecnica che a tutti gli effetti anticipò l’uso delle schede perforate nei primi computer degli anni Settanta del secolo scorso.
Uno degli aspetti distintivi delle seterie di San Leucio era rappresentato dalla produzione della seta sul posto, una materia prima pregiata utilizzata per la realizzazione di tessuti di lusso.

I bachi da seta venivano allevati in speciali strutture chiamate “filande“, dove le donne lavoravano con maestria nell’estrazione del filo di seta dalle crisalidi. Il filato ottenuto veniva poi utilizzato per la tessitura di eleganti tessuti destinati a nobili e aristocratici.
La manifattura di San Leucio non era solo un luogo di produzione tessile, ma anche un centro di sperimentazione sociale ed economica. Ferdinando IV, ispirato dalle idee illuministiche, implementò politiche sociali avanzate per l’epoca, garantendo condizioni di lavoro decenti agli operai e promuovendo la formazione professionale.

Inoltre, il re borbonico cercò di creare una sorta di comunità modello, con alloggi per gli operai, istituzioni educative e servizi sanitari. Primo esempio in Europa, a San Leucio gli stipendi delle donne erano uguali a quelli degli uomini e negli spazi interni era stato allestito un asilo in cui i bambini potevano intrattenersi durante le ore di lavoro delle mamme.
Con il passare degli anni, le seterie di San Leucio mantennero la loro importanza, anche durante i cambiamenti politici che interessarono la regione. Tuttavia, con l’unità d’Italia nel 1861 e l’abolizione del sistema feudale, la manifattura perse gradualmente la sua centralità economica. Le seterie continuarono comunque a operare, passando attraverso diverse fasi di declino e rinascita nel corso del XX secolo.

Oggi, le seterie borboniche di San Leucio rappresentano un sito storico e culturale di grandissimo valore culturale. Le antiche strutture sono state restaurate e aperte al pubblico, consentendo ai visitatori di immergersi nella storia delle manifatture tessili borboniche. Il complesso ospita anche un museo che illustra la tecnologia tessile dell’epoca e presenta una collezione di tessuti pregiati.
La visita comprende anche gli appartamenti reali, adiacenti al complesso della seteria, in cui Ferdinando IV amava intrattenersi essendo egli stesso un grande estimatore ed esperto della lavorazione della seta.

Il Complesso Monumentale di San Leucio è visitabile tutti i giorni con eccezione del mercoledì pomeriggio, per gli orari conviene tuttavia consultare il sito: https://www.belvederedisanleucio.it

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