Il Piatto del giorno proposto da ‘RosmarinoNews’: Zuppa di arzille e cavolo romanesco
Zuppa di arzille e cavolo romanesco.
INGREDIENTI per 2 persone
• 1 testa media di cavolo romanesco
• 1 carota, 1 cipolla, 1 costa di sedano, tagliate finemente
• 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
• 1 spicchio d’aglio leggermente schiacciato
• 150 g di razza cucinata (arzilla)
• 800 ml di brodo di razza
• 2 fette di pane bianco
• 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
• 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva
• sale e pepe q.b.
PREPARAZIONE
In una casseruola aggiungere parte dell’olio, i vegetali, l’aglio e soffriggere per un paio di minuti.
Successivamente rimuovere l’aglio, aggiungere il concentrato, il cavolo Romanesco e insaporire per altri 2 minuti.
Condire con sale e pepe e aggiungere un terzo del brodo di razza fino a coprire il cavolo. Portare a bollore e cucinare dolcemente per 8-9 minuti aggiungendo del brodo se necessario.
Nel frattempo, tostare il pane e strofinarlo con uno spicchio d’aglio e un goccio d’olio.
Infine, aggiungere il pesce alla zuppa, controllare di sale pepe e servire guarnendo con dell’olio e il pane precedentemente tostato e insaporito.
La ricetta è dello chef Giorgio Locatelli
Realizzata nell’ambito del Progetto “Acqua nelle nostre mani” firmato dalla Finish.
L’agricoltura è una delle principali attività produttive del nostro Paese, ma è anche un settore che necessita, di un continuo sostegno in termini di infrastrutture e di risorse naturali che ne garantiscono il funzionamento. Tra queste un ruolo primario è svolto dall’acqua, bene prezioso e purtroppo non illimitato, con un consumo annuo di quasi 15 miliardi di metri cubi per la sola irrigazione dei campi.
A confermare la necessità di sostenere l’agricoltura, le coltivazioni e le eccellenze alimentari italiane ci sono i numeri: la ricerca IPSOS per Finish 2023 ha dimostrato, infatti, che il 53% degli intervistati considera l’agricoltura a forte rischio a causa di siccità e fenomeni atmosferici che colpiscono la penisola e l’84% degli intervistati (+2% vs 2022) vede nella scarsità d’acqua il maggior rischio per la coltivazione delle eccellenze agroalimentari del nostro Paese.
In un quadro così complicato gli interventi mirati possono fare la differenza. A questo proposito Reckitt, proprio nell’ambito del progetto “Acqua nelle nostre mani” e con il rinnovato supporto di Future Food Institute, torna ad impegnarsi nella salvaguardia di un bene così prezioso come l’acqua attraverso attività concrete sul territorio.
(Fonte: RosmarinoNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)