Caiazzo. Lettera per Natale di un padre che lotta per rivedere e riabbracciare sua figlia

Tutti i figli hanno bisogno dell’abbraccio di un genitore, come tutti i padri che lottano per loro.

Cara figlia mia ti lascio un pensiero per questo mese di dicembre, un mese particolare dell’anno che celebra l’essenza della famiglia, anche se dovrebbe esserlo tutto l’anno ma queste mese marchia di più la nostra anima, i nostri ricordi, le nostre malinconie, anche se posso dirti con esattezza che la mia è marchiata dal 12 luglio 2010.

Si: quel bellissimo giorno della tua nascita, quando mi venne fatto quel brutto scherzo: a causa di un parto cesareo eseguito con controlli mirati, all’oscuro di tutti, non mi diedero la possibilità di sapere e non mi diedero il tempo di correre da te in ospedale per ritirare la documentazione che mi servisse per eseguire il riconoscimento di quella bellissima orsetta che era ed è mia figlia, e da allora ogni modo con cui avrei voluto esplicitarmi nei tuoi confronti era vano ed impossibile.

Sempre per proteggerti ho cercato dietro le quinte di visionare la tua vita, sempre con tanto dolore nel mio cuore per il modo, ma sapevo che se avessi forzato la mano ti avrei danneggiata.

E io questo non lo ho mai voluto e mai vorrei toglierti nulla nella vita, anzi se potessi vorrei solo aggiungere.

Sogno ogni giorno che ci sarà quanto prima un riavvicinamento e che si possa recuperare tutto il tempo che ci hanno tolto.

Ormai sono tre anni dall’ultima volta che ci siamo visti di persona, ma fidati: papà è ovunque tu sia, anche se non te ne accorgi.

Lo ho fatto per 13 anni e non mi spaventa farlo per sempre perché voglio che sappia tu, ma soprattutto chi sta cercando che vadano ancora così, le cose, che io non mi fermerò davanti a niente e nessuno, butterò giù le montagne cammineró scalzo, pur di continuare a cercarti.

Tu sei il mio sangue, il mio richiamo, la mia speranza, il mio ossigeno: il bene che ti voglio è tanto che non esiste alcuna unità per poterlo misurare.

Sono tante le cose che vorrei dirti ma l’unica cosa che mi riesce adesso fra le emozioni che mi vengono nello scrivere, è: cerca di essere una persona libera, non farti incatenare mai nella vita.

Sii forte e ricorda che mi manchi ogni giorno. Buon mese di Dicembre mia piccola e fai buon Natale cuore mio. da papà.

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