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Caiazzo. Non solo Monte Carmignano: ricordare tutte le vittime della follia bellica: appello dello storico Russo

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13 ottobre 2023. Ottantesimo anniversario della strage di Monte Carmignano – Lettera aperta al Sindaco di Caiazzo

Caro Sindaco, ho ricevuto l’invito a partecipare alla Commemorazione dell’ottantesimo anniversario della strage di Monte Carmignano che mi hai gentilmente inviato e questo gesto, che mi ha fatto grande piacere, merita una risposta pubblica.

Mentre altre amministrazioni civiche si dimenticano o sono poco attente alle ricorrenze dell’ottantesimo anniversario di quel maledetto autunno 1943, rilevo come l’Amministrazione da te guidata, non la sola ovviamente, ha dimostrato ancora una volta la giusta sensibilità verso la memoria e lo ha fatto concretamente con un programma di eventi molto interessante.

E devo dirti che questo mette a tacere chi si professa progressista e poi non onora nel giorno della ricorrenza le innocenti vittime cadute senza alcun motivo bellico, come nel caso di quelle di Monte Carmignano, e ti fa onore, perché seppur definito conservatore dai dimostrazione che onorare i morti supera le barriere e il credo politico e ci accomuna tutti. Il compito delle Istituzioni è svolgere il ruolo assegnato sempre, senza se e senza ma e presiedere a commemorazioni di questa importanza è un obbligo istituzionale. Chi si nasconde dietro un dito adducendo motivazioni futili e anacronistiche dimostra una pochezza senza paragoni: ma non è questo il tuo caso.

Per evitare che questo mio discorso assuma un senso adulatorio, e non va inteso in questo senso, mi piace ricordarmi e ricordare a tutti il testo dell’epigrafe dettata da Benedetto Croce sulla quale il 13 ottobre deporrete la corona simbolo della presa di coscienza del sacrificio di queste povere persone senza alcuna colpa che pagarono per colpe commesse da altri in un ventennio di esaltazione culminato con una inutile guerra che mise in ginocchio il Paese.

«Presso Caiazzo / nel luogo detto San Giovanni e Paolo / alcune famiglie campagnuole / rifugiate in una stessa casa / furono il XIII ottobre MCMXLIII / fucilate e mitragliate / per ordine di un giovane ufficiale prussiano / uomini donne infanti / ventitre umili creature / non d’altro colpevoli / che di aver incoscienti / alla domanda dove si trovasse il nemico / additato a lui senz’altro la via / verso la quale si erano volti i tedeschi. / Improvvisa uscì dalle loro labbra / la parola di verità / designando non l’umano avversario nelle umane guerre / ma l’atroce presente nemico / dell’umanità. / Un americano / che vide con orrore e pietà le salme degli uccisi / pose questa memoria».

E mi piace ricordare una per una le 22 vittime di questo eccidio: Maria Albanese di anni 18, Elena Albanese di anni 16, Antonio Albanese di anni 14, Angelina Albanese di anni 12, Maria Angela Albanese di anni 20, Anna Di Sorbo di anni 34,  Orsola D’Agostino di anni 73, Francesco D’Agostino di anni 39,  Saverio D’Agostino di anni 12, Antonio D’Agostino di anni 10, Orsola D’Agostino di anni 8, Carmela D’Agostino di anni 6, Angela Insero di anni 34, Vito Massadoro di anni 28, Raffaele Massadoro di anni 26, Raffaella Palumbo di anni 47, Nicola Perrone di anni 37, Giuseppe Perrone di anni  12, Antonietta Perrone di anni  9, Margherita Perrone di anni 6, Elena Perrone di anni 3 e Orsola Santabarbara di anni 63 perché erano persone, molti erano bambiini ed è giusto ricordarli uno per uno (l’elenco dei nomi, compreso quelli che seguono, è stato preso dal volume La Giustizia Negata di Peppino Capobianco).

Quello stesso maledetto 13 ottobre in contrada Fruscio furono uccisi barbaramente dai tedeschi Domenico Mondrone di anni 16 e Antonio Mondrone di anni 19 mentre nei giorni precedenti altre vittime innocenti erano cadute nel territorio di Caiazzo: il 2 ottobre Angelo De Masi di anni 45 a San Giovanni e Paolo, il 7 ottobre Elvira Giorno di anni 46 in via Portavetere, l’8 ottobre Antonio Buonomo di anni 70, il 9 ottobre il militare Donato De Sciscio di San Marco dei Cavoti di anni 35, il 12 ottobre Antonio Caporale di anni 69 a Monte Carmignano, Giovanni Altieri di anni 42 alla Masseria Pozzillo di Sopra e il militare Francesco Alesi di Palermo di anni 25. E poi ci fu la cattura di Lucio Maioriello che fu portato a Cassino e fucilato lì.

Anche tutte queste altre vittime innocenti della furia nazista vanno ricordate una per una, in quanto persone, ed è bene nella commemorazione che farete il 13 ottobre spendere una preghiera anche per loro.

Lo stesso vale per le vittime dei bombardamenti alleati: sempre persone sono, sempre vittime innocenti sono. Non è tanto importante oggi discriminare la mano dell’uccisore; sempre di crimini contro la popolazione civile sono. E’ importante perpetuarne la memoria; è importante ricostruirne l’elenco completo, se già non è stato fatto, e ricomprendere i loro nomi tra quelli da onorare, ricordare e per cui pregare.

L’importanza di non dimenticare, di riflettere, di tramandare alle nuove generazioni il racconto, per quanto drammatico possa essere, di tanta crudeltà è l’unico strumento di cui disponiamo per mettere in evidenza, e non bisogna mai smettere di farlo, quanto dolore, quanta distruzione, quante ingiustizie portano le guerre e quanto è necessario applicare veramente l’articolo della Costituzione in cui si dice che l’Italia ripudia la guerra.

Per concludere, quindi, caro Sindaco, sapendo che probabilmente non potrò partecipare di persona alla Commemorazione, ti comunico che apprezzo tantissimo l’operato dell’Amministrazione da te guidata in questa occasione unitamente alle Associazioni che collaborano all’evento e con questa lettera aperta lo testimonio pubblicamente.

Auguro una grande partecipazione popolare perché alla fine le cose si fanno non per auto celebrarsi ma per la società ed è giusto e corretto che essa, sotterrando per un attimo le asce di guerra, ove ce ne fossero, sia compatta nel testimoniare la vicinanza alle vittime e alle loro famiglie, anche dopo ottanta anni, per dire no a tutte le guerre coi fatti e non solo a parole.

(Michele Russo – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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