Aveva appena 17 anni Giuseppe Turco, sarebbe diventato maggiorenne a ottobre. È stato ucciso in una piazza a Casal di Principe (Caserta), colpito da almeno otto coltellate sferrate da un idraulico di origini marocchine di 20 anni. È stato ammazzato per una lite iniziata sui social e sfociata in una rissa in pubblico, davanti a un bar di piazza Villa, nella serata di giovedì scorso. Motivo della lite: una ragazza, contesa da entrambi. Giuseppe è spirato all’ospedale Pineta Grande. Il suo assassino, fermato dai carabinieri dopo una breve fuga, aveva dei precedenti: in passato era stato denunciato perché trovato in possesso di una pistola davanti a un negozio. Ora è accusato di omicidio volontario. Davanti al pm di Napoli Nord si è difeso dicendo di aver colpito per difendersi. Il coltello non è stato ritrovato. “Ora il vicepremier Salvini deve intervenire – ha detto al Mattino Raffaele Turco, il padre della vittima – non è possibile morire a 17 anni per colpa di un ragazzo con precedenti penali”.