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Caiazzo, Elezioni locali: alcuni (dei tanti) ottimi motivi per non votare (Giaquinto), notati da un lettore

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Gentile Redazione, vi mando alcuni appunti con preghiera di pubblicarli.

Si tratta della elencazione di alcune (delle tante) malefatte, avvenute anhe quando era sindaco o assessore (ai lavori pubblici) Giaquino che, ciò nonostante, ha pure il coraggio di ricandidarsi.

So bene che non è tutto ma spero che altri lettori ne aggiungano altre, stuzzicati da questa mia:

CI VUOLE UNA BELLA FACCIA … A RICANDIDARSI… DOPO QUESTE “IMPRESE”!

Caserma dei carabinieri persa, l’ingarbugliata vicenda del Decò (da risarcire entrambi? intanto si omette la trascrizione catastale del complesso e perfino la sua liberazione, nonostante le sentenze da tempo esecutive); il chiosco-bar di San Giovanni e Paolo, squarciatosi dopo poco tempo dalla costruzione; l’interminabile storia del campo sportivo polivalente, inaugurato più volte, lasciato incustodito nel 2009, poi riqualificato con oltre 600mila euro; il cancello caduto su un bambino, finito in ospedale 2 volte in 24 ore (quanto sarà costato il risarcimento?); il centro polivalente per disabili di via Guadanelle, non completato, abbandonato da anni, che ora sta cadendo a pezzi; il montascale per disabili da decenni non funzionante, il Parco della Memoria, annunciato da anni per i martiri di Montecarmignano, i 50mila euro donati dai tedeschi per il Parco della Memoria, i 39 mila euro, finanziati dal Ministero delle Infrastrutture, destinati alla progettazione e recupero della Masseria Albanese; e soprattutto i 20mila euro scomparsi (a quanto dichiarato proprio da Giaquinto e dal suo predecessore Sorbo, come da voi stessi riportato in più occasioni).

Il secondo e il terzo pateracchio del cimitero, dopo quello dei loculi in cui non entravano le bare, contenzioso milionario (di euro) con la ditta appaltatrice, da cui sarebbe scaturito il dissesto, poi varie lesioni delle mura portanti e squarci dei viali; antica pavimentazione del ponte (scomparso) sulla ferrovia, poco più giù, asportate (si disse per consentire dei lavori) ma poi scomparse (come il ponte, riempito con tonnellate di terriccio e, si dice, materiale ignoto), mentre sotto continua il transito dei treni: in totale sicurezza?

Antico basalto, quello scomparso, che fa il paio con quello “avanzato” al palazzo Mazziotti e nel rifacimento della pavimentazione nel centro storico, del quale, tutto, più nulla è dato sapere.

Zone periferiche allagate ogni volta che piove, per ragioni che sarebbe opportuno approfondire.

Chiesa del cimitero depredata e abbandonata, nonostante i vari appelli per interdirne l’accesso (magari anche solo una sbarra), come quella dei Cappuccini e perfino la centrale Cappella delle Monache; pateracchio enorme dell’ingente patrimonio ex Opere Pie, sul quale si dice che molti anelano a mettere le mani, mentre qualcuno, tanto per non cambiare forestiero, già lo avrebbe fatto.

Ambulanza relegata in una struttura ritenuta indegna per la caserma, mentre il centro storico muore; scuole comunali in locali privati, presi in affitto, come vari servizi ASL, mentre gli edifici scolastici rurali del Comune sono stati svenduti a… chissà chi: chissà chi sa?!?

Farmacia spostata dal centro storico per limitare i disagi dei titolari durante il rifacimento della pavimentazione, ma ovviamente rimasta fuori le mura per sempre, con soddisfazione dei titolari e ulteriore salasso per l’ormai esanime centro; qualcuno ricorda dove si facevano i colloqui, chi li faceva, per essere assunti quando doveca aprire il Decò? c’è forse qualche nesso fra i vari nomi?

Mercato settimanale ucciso non solo la domenica per la solita, ottusa visone politica dei preposti, ovviamente a beneficio dei grossi supemercati, mentre sempre più botteghe del centro chiudono.

Zona di Pantaniello completamente trasformata con enormi sbancamenti e costruzioni “a go go”, per destinazioni che sono sotto gli occhi di tutti; palazzo ex Acerra (ed ex Caserma) abbattuto e trasformato con evidenti abusi, si disse “tollerati” in cambio del libero transito per la sottostante zona, dove il comune aveva già progettato la costruzione di un ampio parcheggio pubblico: forse, ad opere compiute, tale passaggio bisogna cercarlo a “Chi l’ha visto”? ma chi ne avrà beneficiato?

Primo comizio della prima candidatura tenuto in una struttura (allora) abusiva della zona, con il sottosegretario alla giustizia di allora (Forza Italia); sempre in zona, appezzamenti acquistati da politici o da loro familiari e totalmente stravolti, anche nella destinazione; storico “ceppo” della provincia di Benevento ed altri reperti scomparsi, non solo dal chiostro della casa comunale…

Assunzioni di forestieri e trasferimenti in mobilità di fortunate persone amiche o amiche di amici (dicono) mentre tanti caiatini, non solo giovani, pur avendone titoli e competenze, continuano a menar pietre; solite imprese “fortunate” che da tanti, troppi anni, eseguono vari lavori pubblici…

Perfino per una banalità come far ripartire l’orologio pubblico del palazzo Egizi sono state vane le tante sollecitazioni, fatte da vari conoscenti, finchè qualche giorno fa, dopo aver risposto picche a una persona che chiedeva il voto, “miracolosamente” l’orologio ha ripreso anche a battere le ore.

Peccato che non sia più lo storico movimento in bronzo curato per decenni dal compianto Mario Sgueglia ma un banalissismo orologio al quarzo da pochi euro, che non si deve caricare ogni sera: ma dove sarà finito quel costoso (e raro) meccanismo? qualcuno potrebbe spiegarcelo? Altrove lo tengono esposto, in bella mostra nella casa comunale: vedi Ruviano, da dove siamo partiti e dove mi fermo perchè è palese il raffronto con l’interesse (pubblico) riservato a quel centro storico, al suo recupero, rispetto a quello, in gran parte cadente, caiatino.

Il ricandidato sindaco, geometra Stefano Giaquinto, ha avuto ancora il ‘coraggio’ di ricandidarsi, dopo queste ‘imprese’?!?

Perché durante i comizi non spiega come è potuto accadere tutto ciò ma preferisce promettere, magari altre cattedrali nel deserto? O magari smentire se possibile almeno in parte quanto detto?

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