Il processo di I grado va avanti, il giudice potrebbe emettere la sentenza entro estate 2022
COMUNICATO STAMPA
«Il processo sta procedendo, il giudice, dott.ssa Fabiani, sta
mantenendo un buon passo, il che ci porta a pensare che per la fine del
2022 potremmo, forse, avere la sentenza di primo grado». Queste le
parole di Alberto Pallotti, presidente dell’Associazione Familiari e
Vittime della Strada, alla fine dell’udienza di oggi relativa alla
tragedia del bus ungherese che, il 20 gennaio 2019, si schiantò contro
un pilone del cavalcavia dell’autostrada A4 Milano-Venezia, provocando
l’incendio del mezzo di trasporto e la morte di 17 persone, tra cui 11
studenti. La vicenda che tre anni fa scosse l’Italia non ebbe il seguito
che i familiari delle vittime e le associazioni si aspettavano, il
pilastro contro il quale il bus si è schiantato non è stato ancora
spostato. «Non ci stanchiamo di ripetere – ha ribadito Pallotti – che il
pilastro che ha provocato la strage è ancora lì. Ho chiesto
personalmente di spostarlo a chiunque abbia difeso autostrade in questi
5 anni di procedimento, ma non ho mai avuto risposte e lo ribadisco
anche qui: è vergognoso che quel manufatto si trovi ancora nella stessa
posizione, fuori da ogni norma, pronto ad uccidere di nuovo».
Sull’udienza di oggi è intervenuto anche l’avvocato dell’associazione,
Davide Tirozzi, il quale ha spiegato che sono stati sentiti tre
testimoni «tra cui i due agenti intervenuti sul posto che hanno fatto le
prime analisi e poi il commissario che ha fatto una prima ricostruzione
della dinamica. L’udienza si è protratta per un paio d’ore e adesso il
giudice ha poi rinviato al prossimo 13 dicembre, quando saranno sentiti
i consulenti tecnici, sia per ricostruire la dinamica e sia per valutare
le lesioni».
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)