Favole in Piazza Pitesti
Venerdì 16 luglio e venerdì 23 luglio 21 – dalle ore 19,00 alle 20,00 – Cinzia Crisci, responsabile della Libreria “Che storia”, ha letto favole ai piccoli avventori di piazza Pitesti.
L’iniziativa s’inquadra nel Patto di collaborazione per la gestione condivisa dei beni comuni sottoscritto dalla parrocchia del Buon Pastore con il Comune di Caserta. Quando si legge una favola a un bambino si stabilisce con lui un rapporto di vicinanza e di piena disponibilità; tra adulto e bambino si viene a creare una sintonia emozionale ed affettiva. Leggendo favole, si può esorcizzare ciò che spaventa un bimbo e stimolare la sua immaginazione e la sua creatività, si può farlo sorridere. Certo, il bambino può sorridere anche con i videogiochi o con i cartoni, ma è diverso se questo accade con un adulto dedicato a lui. E Cinzia Crisci si è dedicata ai numerosi bambini presenti completamente con perizia e passione; ha fatto dell’incontro un laboratorio partecipato di riflessione e di conoscenza dei fatti della vita. Un’opera educativa importante perché la conoscenza è il fondamento della saggezza e della sapienza. Per altro, nella seconda serata, le favole hanno toccato i temi della gentilezza, dell’aiuto e dell’amicizia con gli alberi, temi particolarmante cari ai Nuovi stili di Vita che propongono rapporti di rispetto e tutela verso l’ambiente e le persone.
Il Gruppo Nuovi Stili di Vita, che ha organizzato l’evento, è particolarmente soddisfatto dell’ esito della serata perché Il futuro nasce dalla buona e costruttiva relazione intergenerazionale. Riprendere, con i bambini, i lavori di animazione della piazza, interrotti per la pandemia, ribadisce la volontà di agire per il miglioramento della qualità della vita; intento già dichiarato, lo scorso ottobre, con l’allestimento, in piazza, di 14 pannelli che,posizionati lungo uno dei viali, disegnando “il sentiero della sobrietà”. La sobrietà è lo stile indispensabile per nuovi rapporti con le cose, la natura, le persone e il mondo. Anche raccontare favole, recuperando una sana e buona abitudine di una volta, è segno di sobrietà.
(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
