Interviene con fermezza il sindaco Giovanni Palumbo sulla questione “discarica-inquinamento ambientale”
sollevata dal responsabile del “Matese Country Ranch”, dottor Alfredo Carini, che però ha già preannunciato un nuovo e più dirompente scoop, atteso “ad horas”:
“Intervengo in merito alle illazioni diffamanti scritte riguardo l’ex discarica comunale sita in località Valle delle Conche e come mio costume parlo con atti ufficiali alla mano.
L’occasione mi è gradita per dimostrare una volta per tutte come stanno le cose.
La discarica in questione è stata chiusa già molto tempo prima che io venissi eletto e prima ancora dell’inizio del rapporto di lavoro con il Comune di Gallo Matese.
ll mio primo pensiero, all’indomani di una possibile implicazione dell’ex discarica negli eventi manifestatesi nella Cipresseta di Fontegreca, fu quello di provvedere non solo alla bonifica dell’area ma cercai il modo, neppure poco oneroso, di affidare a professionisti del settore delle analisi dettagliate per rasserenare gli animi di ogni cittadino, me compreso.
Le rivelazioni ‘sensazionalistiche’ pubblicate nelle ultime ore non fanno altro che infangare il nostro meraviglioso territorio.
Quanto si specificherà più avanti è il frutto di un accurato lavoro di indagini, i cui atti potranno tranquillamente essere consultati al Comune da chiunque”.
Il primo cittadino di Gallo Matese, Giovanni Palumbo, sottolinea quindi che già lo scorso anno ha affidato il compito di verificare lo stato di salute dell’area interessata ad Antonio Di Nardo, geologo esperto di caratterizzazione e bonifica siti contaminati con specializzazione ed esperienza di circa 20 anni nel settore specifico; il professionista ha redatto la relazione tecnica a valle della campagna di indagini geofisiche (tomografia geoelettrica), geognostiche e geochimiche realizzate dalla ditta Trivel Sondaggi srl. e dal laboratorio Eurochem Italia srl. (laboratorio chimico certificato Accredia con n. 0199) presso il sito “discarica comunale in località Valle delle Conche” in Gallo Matese.
Le indagini sono state realizzate nel rispetto del Piano delle Indagini preliminari approvato e finanziato dalla Regione Campania nel rispetto delle Linee Guida ARPAC di cui al D.D. Regione Campania n. 796/2014, giusto finanziamento POR/FESR 2007-2013 Regione Campania – Asse I – Obiettivo Operativo 1.2 “migliorare la salubrità dell’ambiente” concesso con Decreto Dirigenziale del R.O.O. – Regione Campania – n. 749 del 14/10/2015.
“É da sottolineare e precisare, come si osserva nella tabella allegata alla relazione, che i valori di concentrazione del Berillio e/o del Cadmio in S1C3, S4C3 ed S4C4, a fronte di un limite di legge (CSC) di 2,00 mg/kg e di un valore dell’incertezza di +/- 0,4 mg/kg (calcolato dal laboratorio secondo le linee guida Ispra 52/09), possono considerarsi rientranti nei valori di legge. Inoltre comunque in S2-C4 ed S3- C3 i superamenti delle CSC per berillio e cadmio (rilevati in campionamenti a monte dell’ex discarica) sono davvero molto modesti e comunque, a parere dello scrivente – afferma l’esperto Di Nardo – ascrivibili al fondo naturale dei terreni che costituiscono la copertura argillitico-limo-sabbiosa di queste aree”.
Sia nelle indagini geofisiche che nei carotaggi e campionamenti realizzati a valle del sito non risultano flussi di acqua e/o di percolati verso l’esterno dell’area.
Le prove di permeabilità eseguite nei quattro carotaggi evidenziano la scarsa permeabilità e conducibilità idraulica dei terreni di fondo e laterali della discarica (argille). “In conclusione, allo stato dei risultati delle indagini realizzate – si legge nella relazione del geologo Di Nardo – il sottoscritto ritiene che i terreni presenti nell’area della discarica oggetto di indagine e a valle di essa, ad oggi, possano ritenersi non contaminati”.
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