Piedimonte Matese. ‘Sanseverino’: da mera biblioteca quasi ignota a centro di aggregazione socio culturale polivalente
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La Biblioteca comunale di Piedimonte Matese, intitolata alla principessa e poetessa arcadica Aurora Sanseverino,
sta vivendo negli ultimi anni una seconda giovinezza.
Costruita negli anni Ottanta, in una felice localizzazione, immersa com’è nel verde della Villa Comunale e collocata in posizione baricentrica rispetto alle scuole di ogni ordine e grado e all’intera città, era stata aperta al pubblico negli anni Novanta, ma era rimasta sconosciuta ai più, quasi un “oggetto misterioso”, per lungo tempo.
Negli ultimi anni arriva la rinascita, a partire dall’edificio che la ospita, sottratto ai continui atti vandalici, videosorvegliato e decorato da bellissimi murales realizzati dal giovane artista piedimontese Giovanni Timpani.
Ma soprattutto, si sono letteralmente moltiplicate le attività e i servizi offerti dalla biblioteca: si va dallo sportello Informagiovani (anche in collaborazione col Centro Orientamento Professionale della Regione Campania) al servizio civile (con la realizzazione di un Archivio storico comunale); dal Progetto STOP (contro la violenza di genere, al servizio dei 31 comuni dell’Ambito C4) al Centro di Educazione Ambientale; dal corso di lingua italiana per immigrati al recente al corso di Tedesco (per rafforzare il gemellaggio con la città di Seligenstadtam Main); da mostre d’arte a convegni, presentazioni di libri e cineforum a tema.
Naturalmente senza dimenticare la funzione originaria, con la collezione di libri che si è quadruplicata negli ultimi anni (anche per le numerose donazioni di Case editrici, Enti, privati) e si è impreziosita anche grazie al restauro del volume manoscritto settecentesco riportante il Catasto Onciario di Piedimonte.
Sono state potenziate e ammodernate anche le attrezzature, con l’acquisto di moderne scaffalature, computer, rete wi fi, pagina facebook, sistemi di climatizzazione per la tenuta dei volumi.
Insomma un luogo dove si fa e si respira cultura, che sta attraendo tanti cittadini, studenti e associazioni che chiedono di organizzarvi loro attività o di essere ospitati per leggere e studiare, come il caso di Viviana e Ahmed, che studiano ingegneria, o Maddie, una ragazza inglese ospite dell’Istituto Agrario, che come altre decine di giovani hanno deciso di studiare in biblioteca e che abbiamo incontrato stamattina:
“Veniamo qui perché è tranquillo e ospitale, con orari e spazi comodi, possiamo utilizzare le strutture della biblioteca, confrontarci tra di noi e trovare gli stimoli giusti per studiare proficuamente”.
Lo conferma anche il professore Costantino Leuci (nella foto a destra), assessore che da anni segue la struttura: “E’ una gioia venire qui e trovare tanti giovani che lavorano, studiano e si incontrano o stanno semplicemente cercando dei libri; è il nostro piccolo campus nel quale abbiamo anche avuto l’onore di ospitare filosofi come Aldo Masullo, storici come Guido D’Agostino, scrittori come Maurizio De Giovanni e pedagogisti come Bruno Schettino.
Una struttura sulla quale abbiamo puntato molto per accompagnare la crescita civile e culturale della nostra Città”.
(Comunicato Stampa – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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