Piedimonte Matese. Ospedale ancora senza bar, chiuso ‘per camorra’: insorge l’utenza

Si tratta di un importante servizio per una struttura ospedaliera che serve circa quaranta comuni e alla quale fanno riferimento, anche da altre zone, pazienti e loro familiari per alcuni reparti di eccellenza, come l’Unità di Terapia Intensiva Coronarica o l’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia. Quest’ultima, oltretutto,vedrà ancor più affluenza, perché è stata inserita nel programma di formazione universitaria per gli specializzandi della Federico II di Napoli. Dunque una carenza non da poco per un ospedale con 160 posti letto, oltre al pronto soccorso e agli ambulatori. Il servizio cessò a settembre scorso in seguito a un provvedimento igienico sanitario prima, e poi perché finito in un calderone con altri bardi altre strutture ospedaliere casertane, per motivi giudiziari. Il locale, un Cral (Circolo Ricreativo Aziendale), “rappresentava per tutti un servizio quasi essenziale -riferisce il sindaco di Pratella, Romualdo Cacciola, che ne è anche presidente in quanto dipendente della struttura sanitaria -. Quali siano state le motivazioni della interruzione ritengo che non possa passare tanto lasso di tempo senza che venga ripristinato un servizio tanto essenziale, anche per l’allocazione piuttosto periferica della struttura ospedaliera. Non è possibile -ha ancora aggiunto Cacciola – che non ci sia la possibilità, nel nostro presidio ospedaliero di mangiare un pasto veloce, consumare un cappuccino o un cornetto sia per chi per chi nell’ospedale ci lavora, sia per chi vi giunge preoccupato accanto ai propri cari e magari dopo ore di permanenza in loco”. Ancora un aspetto che Cacciola definisce “non trascurabile è che un’intera famiglia che si sostentava con il bar dell’ospedale da un giorno all’altro è finita in mezza alla strada, senza lavoro. Che sia fatta giustizia è sicuramente legittimo ma i tempi mi sembrano troppo lunghi. Di tanto – ha concluso Cacciola – tutti dovrebbero tenere conto”.