Alvignano. Grano: dalla mietitura alla trebbiatura per la gioia di migliaia di visitatori

Circa tremila partecipanti alla IX edizione della «Festa della trebbiatura» di Alvignano, nelle tre serate,

Numeri che rappresentano appieno di una manifestazione andata oltre ogni più rosea aspettativa.

Una festa che come prima fase è iniziata con la mietitura a mano e la creazione di quelle che una volta nella zona matesina erano chiamate «regne» (covoni) di grano. E’ seguita la «ncarratura», termine che proviene da carro e infatti significa trasportare, per ammucchiarli, i covoni con il carro, un tempo trainato da buoi. Lo scorso 31 luglio e 1 e 2 agosto, poi, c’è stata la trebbiatura e l’intero ciclo rievocativo. Che è stato curato dell’associazione alvignanese «Piccolo Mondo Contadino». Che è costituita da Giovanni Simone, presidente; Mark Zullo, vice presidente; Cesare Ianniello segretario; Massimo Ciaramella, Domenico Zampogna, Nicola Pedone e Pasquale Landino. Che sono coadiuvati da Rosa Mastroianni, Carmela Orsini, Alberto Mennillo, Raffaele Tessitore, Stefano Altieri con la moglie Lina e Antonio Di Rienzo. «La manifestazione voleva essere la rievocazione storica di una tradizione antica – ha riferito il presidente Simone – e bramava tramandare ai giovani quanto ci hanno trasmesso i nostri genitori e i nostri nonni per fare in modo che possano riscoprire e rivalutare le altiche tradizioni della nostra terra». Per l’assessore comunale Franco La Vecchia «ancora una volta si è rinnovata la manifestazione che, curata egregiamente da Piccolo Mondo Contadino, ha posto la nostra cittadina all’attenzione della zona – ha dichiarato La Vecchia -per una settore che abbisogna di questi spazi per una repentina crescita che tutti auspichiamo». Tra gli ospiti d’onore, particolarmente applaudito Andrea Mercaldi, che, alla veneranda età di 84 anni, ancora intreccia a mano i cesti di vimini e lamenta che «purtroppo nessun giovane ha voluto imparare l’antico mestiere», che con lui scomparirà nella zona. La «Festa», che si è tenuta presso la struttura «Il roseto» di Alvignano, è iniziata, il 31 luglio alle ore 16.00, con la inaugurazione. Alle ore 18 c’è stata l’esibizione dell’antica battitura del grano a mano. Seguita dall’antica trebbiatura e, alle ore 21.00, uno spettacolo musicale. Il 1 agosto, alle ore 16.00,la serata è stata aperta dalla fiera di attrezzi agricoli antichi e moderni. Alle 18 ancora battitura e trebbiatura e alle 20.00 spettacolo musicale. Il 2, infine, dalle 8.00 c’è stata la sfilata di circa cento trattori d’epoca e moderni. Alle 12 ha avuto luogo il lauto pranzo, durante il quale sono stati consumati circa duecento litri di vino.Dalle ore 16 si sono tenute le prove di abilità con i trattori. E, a seguire, l’antica trebbiatura sia con una trebbiatrice alvignanese, sia con una messa a disposizione dall’«Associazione antiche tradizioni contadine» di Caiazzo. Alle 20.00 intrattenimento musicale. Inoltre, durante le tre serate, sono stati cucinati allo spiedo tre maiali interi. Quello della prima e seconda sera pesavano circa un quintale e mezzo cadauno. Il porco della terza serata invece era di 250 chilogrammi. Inoltre durante le tre serate è stata servita birra tedesca proveniente direttamente da Monaco. «Siamo molto contenti per la festa che riteniamo sia stata una manifestazione che ha accontentato un poco tutti – ha riferito il presidente Giovanni Simone -. La grande partecipazione di alvignanesi e di persone provenienti dai paesi limitrofi ci ricompensa per i tanti sacrifici che abbiamo dovuto sostenere per una manifestazione che abbisogna di tantissimo impegno. Ringrazio tutti i partecipanti anche a nome del direttivo dell’Associazione che ho l’onore di presiedere. E esprimo gratitudine – ha concluso Simone – a tutti coloro che hanno collaborato per l’ottima riuscita della Festa».