Piedimonte Matese. Acqua corrente solo per uso domestico: ordinanza ‘anti crisi’ del sindaco Cappello

L’altolà alla dispersione del prezioso liquido è contenuto in un’ordinanza emanata nei giorni scorsi dal sindaco Vincenzo Cappello che ha intimato a tutti i piedimontesi di usare l’acqua esclusivamente per gli usi domestici.

L’adozione del provvedimento sindacale è scaturita dalla necessità di fronteggiare e, nel contempo, scongiurare eventuali emergenze idriche che si dovessero verificare da qui al prossimo mese di ottobre, nel periodo estivo durante cui c’è maggiormente bisogno di acqua da parte delle famiglie e minore è la pressione della sua portata all’interno della rete idrica che serve il vasto territorio del capoluogo matesino.

Con l’arrivo della stagione più calda dell’anno, difatti, già si stanno verificando fenomeni di carenza idrica in città con conseguenti disagi alle utenze sia per quanto concerne l’uso domestico che, in particolare, per quando attinente le esigenze igienico sanitarie.

Una carenza che riguarda la quasi totalità del territorio comunale tanto da interessare tutti i cittadini, seppur non in eguale misura, e che deriva dall’uso improprio dell’acqua erogata dell’acquedotto comunale, utilizzata per l’irrigazione di giardini ed orti o per le piscine private.

Il primo effetto di tale uso a dismisura del prezioso liquido è la sensibile riduzione della pressione nelle condutture, per cui il primo cittadino ha ritenuto opportuno intervenire immediatamente per evitare che si verifichino condizioni sanitarie critiche dovute alla mancanza dell’acqua, stabilendo anche le sanzioni pecuniarie da comminare nei confronti degli eventuali trasgressori che vengano individuati dalla Polizia Municipale e dalle altre forze dell’ordine.

Fino al 15 ottobre, difatti, chi verrà pescato ad innaffiare giardini, irrigare orti o riempire le piscine di casa propria con l’acqua proveniente dalla rete idrica comunale e non da pozzi privati, rischia una multa da un minimo di 500 euro ad un massimo di 1000 euro, dovendosi tutti attenere scrupolosamente all’ordine sindacale di utilizzare il prezioso liquido per usi esclusivamente domestici.

“Non disperdere ed usare impropriamente l’acqua è un obbligo di ogni cittadino – scrive il sindaco Cappello – non solo in osservanza delle norme di legge, ma ancor di più per un responsabile senso civico nel rispetto delle effettive esigenze di tutta la collettività“.