Matese. Agenzia Entrate: vuole i soldi dai Comuni aderenti la Comunità Montana che ospita l’ufficio

A pochi mesi di distanza dalla riapertura dell’importante ufficio a servizio della vasta utenza dislocata nei diversi comuni dell’alto casertano, l’Ente montano presieduto da Fabrizio Pepe ha proceduto alla ripartizione delle spese sostenute per l’adeguamento strutturale ed impiantistico dell’ala del primo piano della sede di via Sannitica concessa in comodato d’uso gratuito alla direzione provinciale di Caserta per poter così salvare il distaccamento matesino dell’Agenzia delle Entrate. Un riparto effettuato a carico dei 17 municipi sulla base del numero degli abitanti alla data del 31 dicembre scorso, per una spesa complessiva di quasi 47 mila euro anticipata dalla Comunità montana per rendere maggiormente funzionali alle esigenze dell’Agenzia i locali concessi dallo stesso ente, con l’esecuzione di alcuni interventi tra cui la realizzazione di una piccola tramezzatura lungo il corridoio, per delimitare l’ambiente destinato ad area tecnica, e di una tramezzatura che funge da ingresso e per delimitare la porzione d’interesse dell’Agenzia dal resto del piano; la chiusura di un vano porta di comunicazione fra due ambienti; la realizzazione di un nuovo servizio igienico per diversamente abili; l’istallazione di una porta antincendio per l’archivio; la tinteggiatura generale degli ambienti da utilizzare, la realizzazione di nuovo impianto elettrico, con linea preferenziale, per le apparecchiature informatiche; l’installazione di rete fonia/dati conforme agli standard adottati dall’Agenzia; la realizzazione dell’impianto antincendio ove previsto e dell’impianto antintrusione; infine, la verifica di funzionamento di tutti gli impianti a servizio dell’immobile. Ovviamente, con l’applicazione del principio proporzionale del numero degli abitanti, i comuni che dovranno sborsare di più sono il capoluogo matesino con oltre 13 mila e 600 euro, Alife con circa 8 mila e 900 euro e Gioia Sannitica con oltre 4 mila e 200 euro, mentre fanalino di coda sono Ciorlano con appena 492 euro e Gallo Matese con qualcosina in più, ovvero 723 euro. Soldi impegnati sui rispettivi bilanci comunali ma utilizzati per uno scoop utile alla collettività atteso che sono serviti a conservare al Matese una istituzione fondamentale per mantenere standardizzato di qualità di vita accettabili, evitando così l’ennesimo caso di depauperamento delle zone interne a tutto vantaggio del capoluogo di provincia.