S. Maria C.Vetere. Noto giolliere condannato a 9 mesi di carcere per truffa

ha condannato a nove mesi di carcere, senza il beneficio della pena sospesa, Roberto Sanges, gioielliere di Santa Maria Capua Vetere, ex proprietario e titolare, fino a poco tempo fa, di un noto ed accorsato negozio lungo il centrale Corso Garibaldi, denominato “ Gold Store”.

Tutto è nato da una querela della persona offes,a R.S., grossista e commerciante nel settore orafo con una ditta individuale di famiglia presso il Centro Orafo “Il Tari” di Marcianise che, tramite il suo legale di fiducia, l’avvocaro Raffaele Gaetano Crisileo (nella foto), un paio di anni fa, presentò querela contro il gioielliere sammaritano Roberto Sanges per non avergli pagato numerosi assegni che lui gli aveva rilasciato dal suo carnet; inizialmente per la complessiva somma di quasi 37.000 euro a fronte di merce ricevuta e non pagata e successivamente, per un ulteriore quantitativo di merce (d’oro e di argento) impagata, la somma lievitò di altre 80.000 euro; merce questa che, in buona fede, la persona offesa R.S. diede in conto vendita a Roberto Sanges, che lo aveva rassicurato e persuaso che la sua attività andava a gonfie vele, ma poi nulla gli diede in pagamento, così truffando il noto imprenditore del Tarì.

Ma la sorpresa più grande per la persona offesa ci fu quando Roberto Sanges, ad un certo punto, sparì nel nulla e, da un giorno all’altro, tutti i suoi punti vendita, a partire da quello sammaritano, poi quello casertano e così tutti gli altri vennero chiusi; la merce in magazzino pure scomparve ed il suo modulo di vendita nel Tarì di Marcianise prima venne dato in affitto ad un’altra società dove Roberto Sanges si recava periodicamente e poi, ad un certo punto, questa società, dal centro orafo di Marcianise, sparì misteriosamente e la sua società denominata successivamente “Teorema” venne fatta cessare con atto notarile.

Durante il processo di primo grado la persona offesa, l’imprenditore orafo del Tarì, si è costituita parte civile tramite il suo difensore, l’avv. Crisileo, le cui ragioni sono state tutte accolte dal Giudice del Tribunale casertano ed ha ottenuto anche il risarcimento di tutti i danni da quantificarsi in sede civile.