PIEDIMONTE MATESE. La sede dell’Inps nel mirino della “Spending Review”. A rischio chiusura e trasferimento a Caserta

Rischia la chiusura anche l’agenzia dell’Inps. Dopo le soppressioni della sezione staccata del Tribunale, e degli uffici territoriali di Equitalia e delle Entrate, quest’ultimo solo parzialmente recuperato con l’apertura di uno sportello presso la sede della Comunità Montana, ora il Matese potrebbe vedersi scippata anche l’ultima istituzione statale rimasta sul proprio territorio in termini di servizi e assistenza alla popolazione locale. Un’altra pesante mazzata per via degli effetti ormai drammatici per le zone periferiche contenuti nel decreto legge sulla cosiddetta “spending review”, che produrrebbe la cancellazione anche dello sportello Inps di via Nuova Monte Muto. Secondo il piano di razionalizzazione delle spese e di contenimento dei costi varato a livello centrale dall’attuale management dell’azienda, sono decine gli uffici periferici destinati a chiudere i battenti per realizzare entro fine anno quei risparmi tanto auspicati sui fitti e sui costi generali di funzionamento che tanto gravano attualmente sulle casse dell’istituto nazionale di previdenza sociale. Tra questi anche lo sportello di Piedimonte, nonostante non più tardi di qualche mese fa, lo scorso luglio, proprio le direzioni provinciali e regionali avessero prolungato per ulteriori 6 anni, quindi fino all’estate 2020, il contratto di fitto dello stabile della famiglia Imbroglia ottenendo anche un corposo sconto sull’importo totale da corrispondere alla proprietà nell’arco temporale di riferimento. Del resto, come capitato anche nelle sedi centrali di Agenzia delle Entrate, Equitalia ed altri organismi statali e parastatali caduti sotto la mannaia del risparmio ad ogni costo, anche i vertici nazionali dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale sono costretti a fare i conti con la spending review tanto da dover raggiungere entro fine anno una diminuzione di almeno 95 milioni di euro rispetto alla spesa sostenuta nel 2012. In questa ottica, da un lato è stata avviata una politica di tagli degli incentivi al personale dipendente, da cui è scaturita pure la protesta dello scorso anno che vide la serrata anche dello sportello matesino a seguito dello stato di agitazione e di protesta proclamato dal personale, e dall’altro la direzione centrale ha iniziato a ragionare sulla soppressione di alcune sedi periferiche che, però, se fino allo scorso anno ancora non si era concretizzata in alcun piano dettagliato, adesso ha trovato forma e sostanza nel programma di riduzione della spesa che prevede la soppressione dello sportello matesino che serve oltre 25 comuni dell’alto casertano e che assicura servizi efficienti e celeri ad un vasto bacino di utenza. Non appena si è avuta contezza del pericolo di chiusura, il responsabile Vincenzo Di Costanzo ha subito interessato della questione il sindaco Vincenzo Cappello ed il presidente della Comunità Montana Fabrizio Pepe che, ieri mattina, hanno incontrato una delegazione di tecnici e funzionari della direzione regionale arrivato appositamente in città da Napoli, per prospettargli una serie di soluzioni alternative all’attuale sede di via nuova Monte Muto. Tra queste, alcuni locali dell’ente montano adiacenti il nuovo sportello dell’Agenzia delle Entrate, una ipotesi questa che garantirebbe all’azienda di risparmiare sul costo del canone di locazione e di raggiungere così gli obiettivi di economicità prefissati dalla spending review interna.