POLITICA, COMPLOTTI E DISINFORMAZIONE di Pietro Salvatori | Newsletter del 27 giugno 2024 | | | C’è un vescovo che sta provando a sconfiggere da solo il Great Reset (e il Papa), uno scisma in un Vaticano che non è a servizio di Dio ma del demonio, e una pioggia piena di sabbia che sabbia non è, ma anzi, se cercate bene potreste trovare sui vostri parabrezza chili e chili di argento. Questo è l’undicesimo numero di Occam, la newsletter di Huffpost che ogni giovedì vi porta nella tana del Bianconiglio. Siete pronti? | | | IL VESCOVO CHE VUOLE SGOMINARE IL DEEP-STATE | C’è stato “un colpo di stato globale, progettato e realizzato col pretesto di una pandemia”. Del monsignor Carlo Maria Viganò tutto si può dire, tranne che non abbia le idee chiare. Il vescovo che fu Nunzio apostolico negli Stati Uniti dal 2011 al 2016 riempie da almeno tre lustri le pagine dei giornali. Considerato uno dei “corvi” di Vatileaks, fonte della fuoriuscita di documenti dalla Santa Sede che ha investito il papato a cavallo tra Joseph Ratzinger e Jorge Mario Bergoglio, nel 2018 inviò una missiva – poi parzialmente “corretta” – in cui accusava Francesco di aver coperto gli scandali sessuali del clero del Nord America e gli chiedeva di dimettersi. La scorsa settimana è tornato alla ribalta per la convocazione da parte del Dicastero per la dottrina della fede. L’accusa è tra le più gravi: scisma. La rapidissima evoluzione del Viganò-pensiero lo ha portato negli ultimi anni a considerare l’attuale pontefice illegittimo, un impostore, sostenendo la tesi che il Vaticano sia di fatto in Sede vacante. Nel 2023 a Viterbo ha fondato una specie di seminario, per educare i nuovi sacerdoti a non seguire “le deviazioni di Bergoglio”. Inoltre lo scorso gennaio si è diffusa la notizia che il vescovo sia stato “riconsacrato” al sacerdozio dal vescovo scismatico Richard Williamson. Williamson è un tipo che sostiene che nei campi di concentramento nazisti siano transitati al massimo tra i due e i trecentomila ebrei, nessuno dei quali finito nelle camere a gas, che sostiene l’autenticità del conclamato falso storico “I protocolli dei savi di Sion”, pietra miliare dell’antisemitismo del Novecento, che gli ebrei stanno lottando per dominare il mondo allo scopo di “preparare il trono dell’anticristo a Gerusalemme”, e che gli attentati dell’11 settembre sono il risultato di missili del governo Usa, una false flag per giustificare le invasioni di Afghanistan e Iraq. Insomma, avrete capito che il buon Richard meriterebbe una puntata di Occam tutta sua. “Ma non è questo il giorno”, come direbbe Aragorn alle porte di Mordor, anche se le tesi di Williamson ci avvicinano al cuore della vicenda che vi raccontiamo oggi. | Monsignor Carlo Maria Viganò | IL CAPO DI VIGANÒ NON STA IN VATICANO, MA A MAR-A-LAGO Al di là delle complicate questioni di dottrina della fede e di diritto ecclesiastico, Viganò negli ultimi anni è caduto con tutte le scarpe nella tana del Bianconiglio, come forse avrete capito dalla frase con cui abbiamo iniziato questo numero. E lo ha fatto seguendo uno schema ricorrente a molti cospirazionisti della nostra epoca, quello secondo il quale l’uomo della provvidenza, colui che sgominerà le orde del maligno, non siede sul soglio di Pietro, ma sul suo divano nel resort di Mar-a-lago: Donald Trump. Eh già, Viganò è un campione del cospirazionismo con tonaca e porpora, anche se non si sa ancora bene per quanto. Per capire il livello labirintico del suo pensiero, basta andarsi a rileggere le due missive che spedì a The Donald quando sedeva nello studio ovale. La prima è del giugno del 2020. Inizia con la divisione del mondo nella lotta tra “i figli della luce” e “i figli delle tenebre”, tra “la stirpe della Donna e quella del Serpente”, toni apocalittici ma che tutto sommato rispecchiano un lessico ecclesiastico abbastanza diffuso. Ma basta andare poco oltre per capire che la visione di Viganò va ben oltre il millenarismo di Santa Romana Chiesa. Leggiamo: “Pare che i figli delle tenebre – che identifichiamo facilmente con quel deep state al quale Ella saggiamente si oppone e che ferocemente le muove guerra anche in questi giorni – abbiano voluto scoprire le proprie carte, per così dire, mostrando ormai i propri piani”. Ecco qui il primo salto logico del pensiero del monsignore. La lotta tra il bene e il male è sì quella tra Dio e Satana, ma per interposti Trump e deep-state. E in che modo il non meglio precisato stato profondo avrebbe scoperto le carte? Ma con il Covid, naturalmente: “Le indagini già in corso sveleranno le vere responsabilità di chi ha gestito l’emergenza Covid non solo in ambito sanitario, ma anche politico, economico e mediatico”. Una “colossale operazione di ingegneria sociale” messa in piedi da “sono persone che hanno deciso le sorti dell’umanità, arrogandosi il diritto di agire contro la volontà dei cittadini e dei loro rappresentanti nei governi delle Nazioni”. Anche le proteste che in quelle settimane attraversavano gli States dopo l’uccisione di George Floyd da parte della polizia di Minneapolis, non erano moti spontanei di contestazione ai metodi – spesso brutali – delle forze dell’ordine Usa nei confronti dei cittadini afroamericani, ma facevano parte dello stesso oscuro disegno: “Scopriremo anche che i moti di questi giorni sono stati provocati da quanti, vedendo sfumare inesorabilmente il virus e diminuire l’allarme sociale della pandemia, hanno dovuto necessariamente provocare disordini perché ad essi seguisse quella repressione che, pur legittima, sarà condannata come un’ingiustificata aggressione della popolazione”. | Papa Francesco mentre celebra in una piazza San Pietro deserta la “colossale operazione di ingegneria sociale” | TRUMP CINGUETTA ESTASIATO È in un certo qual modo sorprendente che un vescovo abbia sposato con con così fiera convinzione le più torbide teorie del complotto in voga nell’alt-right a stelle e strisce, nate nei forum reazionari – su tutti 4chan e 8chan – che sono stati gli incubatori di Qanon, con tutto il corollario dei sotterranei dove i Democratici e George Soros perpetravano orribili delitti sui bambini, succhiando dal loro sangue l’adenocromo, nuovo elisir di lunga vita. La missiva continuava con riferimenti a piani massonici, “il mondialismo”, il “Nuovo Ordine Mondiale”, le menzogne dei media mainstream e via discorrendo. Ci si aspetterebbe che di fronte a un tale coacervo di corbellerie il presidente degli Stati Uniti d’America facesse cestinare la missiva dall’ultimo stagista della Casa Bianca. Ma se ci avete seguito nelle settimane precedenti, ormai saprete che Trump non solo sfrutta la base complottista a suo favore, ma la alimenta con teorie sfornate da lui e dal suo entourage e, cosa più preoccupante, di molte di esse sembra essere personalmente convinto. E dunque qualche giorno dopo su Twitter il tycoon rilanciava le parole di Viganò in totale estasi: “Sono onorato dell’incredibile lettera che mi ha scritto l’arcivescovo Viganò. Spero che la leggano tutti, religiosi o meno che siano!”. | Il tweet di Trump in risposta alla prima lettera di Viganò | LA SECONDA, INCREDIBILE, LETTERA DI VIGANÒ Forse ringalluzzito dall’attenzione del presidente, Viganò qualche mese dopo regalò un bis. È del 25 ottobre del 2020 la seconda lettera che il vescovo inviò a Trump. E se nella prima aveva forse avuto qualche remora, nella seconda ruppe qualunque tipo di freno inibitorio. In quattro pagine si ritrova un assurdo concentrato di tutte le principali tesi cospirazioniste dei nostri anni, elencate senza alcuna remora come fosse un delirante post di qualche angolo melmoso del web. Sarebbe interessante leggerla tutta, – appassionati e/o coraggiosi possono trovarla QUI – ma ci limiteremo a segnalare i passaggi più fantasmagorici. Viganò mette da subito le mani avanti: “Mi consenta di rivolgermi a Lei, in quest’ora in cui le sorti del mondo intero sono minacciate da una cospirazione globale contro Dio e contro l’umanità”. O perbacco. Che cospirazione è in atto? Ma quella del Covid, naturalmente: “L’emergenza sanitaria sempre più si rivela come strumentale all’instaurazione di una disumana tirannide senza volto”. Una tirannide che forse un volto non l’avrà, ma ha sicuramente un nome: “Un piano globale, denominato Great Reset, è in via di realizzazione” e “ne è artefice un’élite che vuole sottomettere l’umanità intera”. Sembra un copia-incolla di un qualunque post dei forum della destra cospirazionista trumpiana, tra Qanon, Savi di Sion, Illuminati e oligarchie economico-finanziarie. Quel che segue è un vero e proprio delirio, nel quale tuttavia sono chiaramente riconoscibili tutti gli stilemi delle teorie del complotto del nostro tempo: “Dietro i leader mondiali, complici ed esecutori di questo progetto infernale, si celano personaggi senza scrupoli che finanziano il World Economic Forum e l’Event 201, promuovendone l’agenda. Scopo del Great Reset è l’imposizione di una dittatura sanitaria finalizzata all’imposizione di misure liberticide, nascoste dietro allettanti promesse di assicurare un reddito universale e di cancellare il debito dei singoli. Prezzo di queste concessioni del Fondo Monetario Internazionale dovrebbe essere la rinuncia alla proprietà privata e l’adesione ad un programma di vaccinazione Covid-19 e Covid-21 promosso da Bill Gates con la collaborazione dei principali gruppi farmaceutici”. C’è dentro tutto: il Great Reset, la pandemia come esperimento di controllo sociale studiato a tavolino, l’imposizione di una dittatura socialista mondiale, la partecipazione delle istituzioni sovra-nazionali, Bill Gates, Big Pharma. Manca solo George Soros, ma in compenso, qualche riga dopo, viene rilanciata anche la bufala circolata molto nei mesi del Covid di campi di internamento segretamente preparati per internarvi tutti i non vaccinati: “Chi non accetterà di sottoporsi a queste misure verrà confinato in campi di detenzione o agli arresti domiciliari, e gli verranno confiscati tutti i beni”. Viganò continua imperterrito, dice che “il Great Reset dovrebbe essere attivato tra la fine di quest’anno e il primo trimestre del 2021”, almeno in alcuni paesi (anche se poi nessun Savio di Sion sembra abbia pigiato sul pulsante “Start” posizionato in una segretissima war room sotterranea). “La reazione del deep-state a chi denuncia il suo piano è scomposta e incoerente”, continua seguendo la contorta logica di Qanon e della più maleodorante sottocultura dell’estrema destra americana, e la complicità dei “media mainstream” punta a rendere indolore “il passaggio al Nuovo Ordine Mondiale”. La conclusione è esattamente quella a cui sono giunte le centinaia di migliaia di persone che hanno seguito il filo nero che da 4chan li ha portati fino a irrompere nel Campidoglio di Washington, appena tre mesi dopo la lettera di Viganò. Ed è questa: Trump è un eletto del Signore, l’unico baluardo tra l’instaurazione di un oppressivo regime mondiale che viola le libertà fondamentali, nega la proprietà privata, si dedica al satanismo e alla pedofilia. “È Lei, Caro Presidente, colui che si oppone al deep-state, all’assalto finale dei figli delle tenebre”. E ancora: “Attorno a Lei si riuniscono con fiducia e coraggio coloro che La considerano l’ultimo presidio contro la dittatura mondiale. L’alternativa è votare un personaggio manovrato dal deep state”. Il riferimento è ovviamente a Joe Biden, che Viganò pone nella stessa cricca di Bergoglio, Macron, Sanchez e – udite udite – Giuseppe Conte, il premier italiano dell’epoca. E peccato che lo stesso Conte avesse un ottimo rapporto con il tycoon, al punto tale da mettergli a disposizione i vertici dei nostri Servizi segreti nella sua ricerca di prove di un complotto immaginario, come vi abbiamo raccontato qualche puntata fa. | Manifestanti contro il Great Reset in Germania. Nella foto sono riconoscibili Soros e Gates. In primo piano Klaus Schwab, fondatore del World Economic Forum | PROFEZIE CHE NON LO ERANO A distanza di quasi quattro anni il Great Reset non si è visto, la vittoria di Joe Biden non ha portato alla dittatura mondiale, anzi, il mondo è ancora più incasinato, Gaza è in fiamme e Putin ha invaso l’Ucraina anche servendosi delle teorie del complotto occidentali (insieme a quelle made in Russia) per tentare di condizionare il dibattito globale. Ma, come ha scritto Rob Brotherton, uno dei più grandi studiosi del cospirazionismo, “le teorie del complotto non sono semplicemente immuni da qualsiasi confutazione, esse prosperano su di essa” al punto che le stesse “prove contro la teoria del complotto diventano prove del complotto”. E quindi Viganò non solo non si è ritirato in buon ordine, ma ha negli anni seguenti ha rilanciato. Ha rilanciato l’ormai celeberrima (e del tutto confutata) teoria dei “laboratori virologici del Pentagono in Ucraina“, che dai forum di Qanon è arrivata al ministero della Difesa russo, che ne ha fatto oggetto di propaganda, ha condannato l’appoggio occidentale a Zelensky, che “da otto anni perseguita gli ucraini di lingua russa”. Ha insomma difeso Vladimir Putin, che non sta facendo altro che difendersi da una crociata delle forze del male contro di lui, tradizionalista ortodosso, uno dei pochi baluardi rimasti al mondo a difesa della cristianità, invocando “un’Alleanza Antiglobalista che unisca i popoli nell’opposizione alla tirannide del Nuovo Ordine Mondiale”. Forse troppo anche per il Bergoglio che invoca il “coraggio” ucraino di alzare bandiera bianca. E che di fronte a Viganò ha deciso di sventolarla lui. | Avete pulito la macchina dalle scie chimiche? | Lo scorso 20 giugno Marco Cattaneo ha scritto quanto segue su: “Ora, sto leggendo molti che pensano che le polveri sahariane di questi giorni siano provocate dalla geoingegneria con quattro aerei ma non sono convinti che possiamo modificare il clima emettendo 34 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Il senso della gente per le grandezze”.Cattaneo, editor a Le Scienze e per il National Geographic, evidenzia un fenomeno che ha tracimato i soliti canali innervati dalle teorie del complotto, riversandosi anche sui social più tradizionali. E cioè l’analisi secondo la quale la pioggia sabbiosa che ha colpito mezza Italia la settimana scorsa (anche voi avevate appena lavato la macchina) in realtà sabbiosa non era. Le nuvole hanno in realtà raccolto tutti gli agenti chimici che vengono irrorati dal deep-state nei cieli per cambiare il clima, avvelenare la gente, vaccinarla a sua insaputa, inserirgli chip sotto pelle, farla ammalare, guarirla o quel che più pare alla vostra fervida fantasia. E, per qualche calcolo astruso – c’è chi ne ha fatti, ma non vi aspettate mica che stiamo qui a confutare numeri a caso – sempre il deep-state li ha scaricati tutti insieme a terra sul nostro paese. Una delle spiegazioni che ha più avuto presa è la seguente: “Questo accade perché i nostri cieli sono fortemente inquinati da allumino, bario, piombo, arsenico, cromo, cadmio, selenio, argento, nanoparticelle, grafene e altro ancora. QUESTA È LA VERITÀ”. Dopo averlo letto ho provato a cercare il mezzo chilo d’argento che sarebbe dovuto essere piovuto sulla mia macchina, ma niente da fare. Lo scorso 20 giugno Marco Cattaneo ha scritto quanto segue su: “Ora, sto leggendo molti che pensano che le polveri sahariane di questi giorni siano provocate dalla geoingegneria con quattro aerei ma non sono convinti che possiamo modificare il clima emettendo 34 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Il senso della gente per le grandezze”.Cattaneo, editor a Le Scienze e per il National Geographic, evidenzia un fenomeno che ha tracimato i soliti canali innervati dalle teorie del complotto, riversandosi anche sui social più tradizionali. E cioè l’analisi secondo la quale la pioggia sabbiosa che ha colpito mezza Italia la settimana scorsa (anche voi avevate appena lavato la macchina) in realtà sabbiosa non era. Le nuvole hanno in realtà raccolto tutti gli agenti chimici che vengono irrorati dal deep-state nei cieli per cambiare il clima, avvelenare la gente, vaccinarla a sua insaputa, inserirgli chip sotto pelle, farla ammalare, guarirla o quel che più pare alla vostra fervida fantasia. E, per qualche calcolo astruso – c’è chi ne ha fatti, ma non vi aspettate mica che stiamo qui a confutare numeri a caso – sempre il deep-state li ha scaricati tutti insieme a terra sul nostro paese. Una delle spiegazioni che ha più avuto presa è la seguente: “Questo accade perché i nostri cieli sono fortemente inquinati da allumino, bario, piombo, arsenico, cromo, cadmio, selenio, argento, nanoparticelle, grafene e altro ancora. QUESTA È LA VERITÀ”. Dopo averlo letto ho provato a cercare il mezzo chilo d’argento che sarebbe dovuto essere piovuto sulla mia macchina, ma niente da fare. Lo scorso 20 giugno Marco Cattaneo ha scritto quanto segue su: “Ora, sto leggendo molti che pensano che le polveri sahariane di questi giorni siano provocate dalla geoingegneria con quattro aerei ma non sono convinti che possiamo modificare il clima emettendo 34 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Il senso della gente per le grandezze”.Cattaneo, editor a Le Scienze e per il National Geographic, evidenzia un fenomeno che ha tracimato i soliti canali innervati dalle teorie del complotto, riversandosi anche sui social più tradizionali. E cioè l’analisi secondo la quale la pioggia sabbiosa che ha colpito mezza Italia la settimana scorsa (anche voi avevate appena lavato la macchina) in realtà sabbiosa non era. Le nuvole hanno in realtà raccolto tutti gli agenti chimici che vengono irrorati dal deep-state nei cieli per cambiare il clima, avvelenare la gente, vaccinarla a sua insaputa, inserirgli chip sotto pelle, farla ammalare, guarirla o quel che più pare alla vostra fervida fantasia. E, per qualche calcolo astruso – c’è chi ne ha fatti, ma non vi aspettate mica che stiamo qui a confutare numeri a caso – sempre il deep-state li ha scaricati tutti insieme a terra sul nostro paese. Una delle spiegazioni che ha più avuto presa è la seguente: “Questo accade perché i nostri cieli sono fortemente inquinati da allumino, bario, piombo, arsenico, cromo, cadmio, selenio, argento, nanoparticelle, grafene e altro ancora. QUESTA È LA VERITÀ”. Dopo averlo letto ho provato a cercare il mezzo chilo d’argento che sarebbe dovuto essere piovuto sulla mia macchina, ma niente da fare. Lo scorso 20 giugno Marco Cattaneo ha scritto quanto segue su: “Ora, sto leggendo molti che pensano che le polveri sahariane di questi giorni siano provocate dalla geoingegneria con quattro aerei ma non sono convinti che possiamo modificare il clima emettendo 34 miliardi di tonnellate di CO2 all’anno. Il senso della gente per le grandezze”. Cattaneo, editor a Le Scienze e per il National Geographic, evidenzia un fenomeno che ha tracimato i soliti canali innervati dalle teorie del complotto, riversandosi anche sui social più tradizionali. E cioè l’analisi secondo la quale la pioggia sabbiosa che ha colpito mezza Italia la settimana scorsa (anche voi avevate appena lavato la macchina) in realtà sabbiosa non era. Le nuvole hanno in realtà raccolto tutti gli agenti chimici che vengono irrorati dal deep-state nei cieli per cambiare il clima, avvelenare la gente, vaccinarla a sua insaputa, inserirgli chip sotto pelle, farla ammalare, guarirla o quel che più pare alla vostra fervida fantasia. E, per qualche calcolo astruso – c’è chi ne ha fatti, ma non vi aspettate mica che stiamo qui a confutare numeri a caso – sempre il deep-state li ha scaricati tutti insieme a terra sul nostro paese. Una delle spiegazioni che ha più avuto presa è la seguente: “Questo accade perché i nostri cieli sono fortemente inquinati da allumino, bario, piombo, arsenico, cromo, cadmio, selenio, argento, nanoparticelle, grafene e altro ancora. QUESTA È LA VERITÀ”. Dopo averlo letto ho provato a cercare il mezzo chilo d’argento che sarebbe dovuto essere piovuto sulla mia macchina, ma niente da fare. | Uno dei post sulle piogge sabbiose | - Della storia pazzesca di Viganò si è occupato anche il nostro direttore Mattia Feltri in un articolo dal titolo “Trump contro Satana”, “ovvero rileggere la lettera di monsignor Viganò in cui denuncia il Grande Reset, il complotto del vaccino, la dittatura globale, l’umanità robotizzata e chiedersi se l’accusa corretta è quella di scisma”. La conclusione, dopo aver analizzato le parole dell’alto prelato, è sorprendente. Ma niente spoiler, lo trovate QUI.
| ERRATA CORRIGE Per errore, nella scorsa newletter ho attribuito al manifesto dell’alt-right che trovate qui sotto un significato inerente alla guerra in Ucraina. È evidente, al contrario, che si tratta della denuncia del complotto della Grande sostituzione, secondo il quale Soros&friends vogliono riempire l’europa di immigrati, preferibilmente musulmani, per distruggerne i valori e il tessuto sociale. Me ne scuso con gli affezionatissimi lettori, e ringrazio molto la gentilezza di quelli che si sono presi la briga di segnalarmelo. | | | Il manifesto dell’alt-right sull’immigrazione in Europa | | | A giovedì prossimo! Per questa settimana Occam finisce qui. Se siete tra gli eroici arrivati fino a questo punto, sappiate che è possibile recuperare le puntate precedenti – che la domenica escono sotto forma di articolo – su questa pagina. Se avete domande, dubbi, suggerimenti, o se semplicemente volete mandare un sempre graditissimo feedback (grazie a chi ci ha scritto la scorsa settimana!), l’indirizzo è sempre lo stesso: pietro.salvatori@huffpost.it | | | HuffPost è sempre più ricco! Scopri le nostre nuove newsletter settimanali | | | |