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direttore

ACI: in crescita il mercato dell’usato e le radiazioni ma anche il parco circolante continua a crescere

ACI: in crescita usato e radiazioni ma il parco circolante continua ad aumentare..

Avvio positivo per il mercato dell’usato, che ha chiuso il primo mese del 2024 archiviando, al netto delle minivolture, incrementi del 12,5% per i passaggi di proprietà delle quattro ruote e del 7,9% per quelli dei motocicli rispetto al mese di gennaio dell’anno precedente. Risultati che tuttavia si ridimensionano, rispettivamente, a +7,4% e +3% in termini di media giornaliera, a causa della presenza a gennaio 2024 di una giornata lavorativa in più.

Per ogni 100 autovetture nuove nel mese di gennaio ne sono state vendute 202 di seconda mano, il doppio rispetto al numero delle autovetture nuove iscritte. Particolarmente significativo anche il bilancio mensile delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) che a gennaio hanno registrato un aumento del 19,8% rispetto all’analogo mese del 2023 (14,4% la media giornaliera).

Per quanto riguarda la scelta delle alimentazioni, sul mercato dell’usato prevalgono ancora le tradizionali autovetture diesel e a benzina, ma la quota delle ibride a benzina a gennaio sale al 5,9%, evidenziando una crescita del 28,2%. Sempre al palo le auto elettriche di seconda mano, che raggiungono nel primo mese dell’anno una quota di mercato dello 0,6%.

 

(Fonte: CasertaSette Blog – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

OGNE SCARRAFONE E’ BELLO A MAMMA SOIA… ( IL TITOLO E’ DEL NOSTRO DIRETTORE )






Cronaca

Turetta, il padre del killer di Giulia Cecchettin durante un colloquio in carcere: “Hai avuto un momento di debolezza, non ti devi dare colpe”

Turetta, il padre del killer di Giulia Cecchettin durante un colloquio in carcere: “Hai avuto un momento di debolezza, non ti devi dare colpe”

 

“Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti”. E ancora: “Hai fatto qualcosa, però non sei un mafioso, non sei uno che ammazza le persone, hai avuto un momento di debolezza. Non sei un terrorista. Devi farti forza. Non sei l’unico. Ci sono stati parecchi altri. Però ti devi laureare”. Sono alcune delle frasi che Nicola Turetta indirizza al figlio Filippoin carcere perché reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin e in attesa del processo che inizierà il 23 settembre, nel colloquio che assieme alla madre ha avuto il 3 dicembre scorso nel carcere di Verona.

La conversazione, intercettata dagli investigatori e all’interno del fascicolo processuale, è stata pubblicata dal settimanale Giallo e riportata oggi dal Corriere della Sera e da L’Arena di Verona. Si è trattato del primo incontro dei genitori con Turetta, dopo la sua cattura in Germania al termine della fuga dopo l’uccisione e l’abbandono del corpo di Giulia in un bosco in Friuli.

Nel colloquio il ragazzo avrebbe chiesto al padre se fosse stato licenziato per colpa sua. dalle frasi di Nicola Turetta emerge un tentativo di rincuorare il figlio, più che riandare al delitto: “Ci sono altri 200 femminicidi. Poi avrai i permessi per uscire, per andare al lavoro, la libertà condizionale. Non sei stato te, non ti devi dare colpe perché tu non potevi controllarti“. Poi gli chiede come si fossero comportati i magistrati con lui, e Filippo risponde “meglio di quello che mi aspettavo”. Esprime infine il timore di essere lasciato dall’avvocato, Giovanni Caruso: “Magari non ce la faccio a riferirgli tutto, io non ho detto tutto”.

“Di mostri non ce ne sono, c’è però una normalizzazione sistematica della violenza, e in quanto sistematica non dipende dalla nostra società, dipende da tutti”, scrive in una storia su Instagram, Elena Cecchettin, sorella di Giulia. “Non sono sorpresa da certe notizie, assolutamente. E quindi ribadisco il concetto – aggiunge – La liberazione dalla violenza patriarcale parte dal rifiutare la violenza contro le donne e contro le minoranze, rifiutare ogni giustificazione, perché non c’è mai una giustificazione per l’oppressione”. “Bisogna smettere di tacere davanti alla normalizzazione del femminicidio, continuiamo a fare rumore, a rompere questo silenzio omertoso. Per Giulia, e per tutti gli altri ‘duecento’ femminicidi, perché nessuna vittima deve rimanere solo una statistica”, conclude Elena.

La pubblicazione della conversazione ha provocato una serie di interventi. Per il segretario dell’Unione Camere Penali, Rinaldo Romanelli, “crocifiggere queste persone che stanno vivendo una tragedia è immorale“. Per l’organizzazione che rappresenta gli avvocati penalisti quanto avvenuto è “un fatto grave”: “Non aggiunge nulla alle indagini né alla cronaca, si tratta solo di voyerismo fuori luogo”. Anche la politica si divide. Il capogruppo di Forza Italia in commissione Giustizia al Senato, Pierantonio Zanettin, ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia per sapere se intenda assumere iniziative ispettive per “verificare possibili violazioni di legge“: “Per quali esigenze investigative sono stati intercettati i colloqui tra i genitori e Filippo Turetta, che è reo confesso? Chi ha diffuso le intercettazioni e le foto?”, chiede Zanettin.

Posizione diversa quella di Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra alla Camera: “Fa scandalo la diffusione delle intercettazioni del colloquio tra Filippo Turetta e suo padre e non le incredibili parole di quest’ultimo. Aver reso noto quel colloquio è un atto civile perché aiuta a smontare il racconto normalizzante della violenza e la disumanizzazione di Giulia e di tutte le altre donne vittime di violenza maschile”. Le parole del padre “fanno orrore“, commenta la senatrice di Fratelli d’Italia, Susanna Donatella Campione, membro della Commissione bicamerale sul femminicidio. “Spesso – aggiunge – si cela un’educazione tossica dietro certi soggetti che poi compiono delitti come quello commesso da Turetta che non hanno niente a che vedere con il patriarcato ma con un’educazione che crea individui fragili incapaci di tollerare un diniego”.

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Femminile vietato proposta di legge della Lega. Ci sono tanti modi per apparire stupidi. Quelli della Lega ne hanno più di uno…(nota: il titolo è del nostro direttore)






 

 

Good Morning Italia, 22 luglio 2024


Fine corsa

Il presidente statunitense Joe Biden ha ritirato la sua candidatura per le presidenziali di novembre e ha espresso il suo sostegno alla vice presidente Kamala Harris come candidata. Nella lettera in cui annuncia il ritiro, ha detto che rimarrà in carica fino al termine del proprio mandato a gennaio 2025 e che parlerà alla nazione questa settimana (Bbc). La decisione è stata presa dopo crescenti pressioni all’interno del partito Democratico, intensificatesi a partire dal deludente dibattito televisivo del 27 giugno contro l’avversario repubblicano Donald Trump. L’ultimo a chiedere il ritiro è stato il senatore della Virginia Occidentale, Joe Manchin (Nyt), che ora sta valutando di partecipare alla corsa presidenziale (Axios).

  • È il primo presidente in carica dopo Lyndon Johnson nel 1968 a ritirarsi da una possibile rielezione e quello che ha abbandonato più tardi di tutti (Cnn).
  • Dal dibattito al ritiro: i 25 giorni in cui è andata in fumo la campagna di Biden (Bloomberg).

Opzione Harris Ora la convention del partito Democratico, che si terrà dal 19 al 22 agosto, dovrà scegliere chi candidare (Nyt). Harris è la favorita e molti dem l’hanno appoggiata (Cnn), inclusi Hillary e Bill Clinton (Nyt), ma vari importanti membri del partito, tra cui l’ex presidente Barack Obama e l’ex Speaker della Camera Nancy Pelosi, non si sono espressi (Reuters). Harris, che ha ottenuto il sostegno anche di alcuni dei maggiori donatori democratici (Ft+), ha promesso di unire il partito e il Paese (Guardian) e ha già iniziato a chiamare i delegati per assicurarsi il loro supporto (Reuters).

  • Chi potrebbe sfidare Harris? (Bbc).
  • No, l’opzione Michelle Obama non esiste (Il Post).
  • Con Harris, i Democratici scommetterebbero contro una storia di sessismo e razzismo (Reuters).

Pioggia di critiche Oggi è prevista l’audizione della capa dei servizi segreti Kimberly Cheatle davanti alla Camera sull’attentato a Trump. Dovrà affrontare in particolare le critiche dei repubblicani, che hanno chiesto le sue dimissioni (Bbc). Intanto la Homeland Security ha annunciato che un panel di esperti condurrà un’analisi indipendente sui fallimenti della sicurezza durante la manifestazione (Nyt).

  • I Servizi segreti avrebbero negato richieste di ulteriori protezioni per Trump negli ultimi due anni (Nyt).

La missione di Netanyahu

Domani a Washington, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu incontrerà Biden e mercoledì interverrà al Congresso. Le relazioni tra i due leader sono tese da mesi per la gestione del conflitto a Gaza da parte di Netanyahu (Bloomberg). Si tratta della sua prima visita alla Casa Bianca dal 2022 (Reuters). Secondo Politico, Netanyahu sta ritardando i negoziati sugli ostaggi e una tregua a Gaza anche perché scommette sull’elezione di Trump, che in passato ha definito “il miglior amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”.Altri fronti Le forze israeliane hanno detto di aver intercettato un missile balistico lanciato dagli Houthi dello Yemen e diretto contro la città meridionale di Eilat come rappresaglia per gli attacchi israeliani al porto yemenita di Hodeida in risposta a un attacco con droni su Tel Aviv il giorno precedente (Guardian). Domani si terrà una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sullo Yemen.

Tentativi di diplomazia Giovedì una delegazione guidata dal capo del Mossad sarà in Qatar (Haaretz+) per nuovi negoziati sugli ostaggi (Reuters).

  • L’esercito israeliano offrirà il vaccino contro la poliomielite ai suoi soldati dopo che l’Oms ha individuato tracce del virus a Gaza (Reuters).

Weekend elettorale

Sotto osservazione Domenica in Venezuela si terranno le elezioni presidenziali. Gli elettori sceglieranno tra l’ex ambasciatore Edmundo González e il presidente Nicolás Maduro, il leader autocratico in carica dal 2013 e che corre per un terzo mandato. Nonostante le promesse di elezioni libere ed eque, Maduro ha intensificato la repressione contro l’opposizione (Washington Post).

  • Maduro vuole raccogliere consensi usando la disputa territoriale sulla regione di confine della Guyana Essequibo (Guardian).

Verso il voto Sabato in Algeria verranno annunciate le candidature per le presidenziali del 7 settembre. Il presidente Abdelmadjid Tebboune ha già detto che si ricandiderà per un secondo mandato (Ap).

Asia inquieta

Passo indietro La Corte Suprema del Bangladesh ha ridimensionato il controverso sistema di quote per l’assegnazione degli incarichi pubblici riservando il 5%, e non più il 30%, dei posti disponibili ai familiari dei reduci della guerra di indipendenza dal Pakistan del 1971. Il sistema aveva scatenato forti proteste nelle ultime settimane, durante le quali sono morte oltre 100 persone (Bbc).Atollo conteso Le Filippine e la Cina hanno raggiunto un’intesa provvisoria che potrebbe portare alla fine delle contese territoriali sull’atollo Second Thomas Shoal, nel Mar Cinese Meridionale (Ap). L’atollo è rivendicato dalla Cina, ma nel 1999 le Filippine hanno lasciato spiaggiata una nave della marina militare per rafforzare le loro rivendicazioni territoriali (Reuters).

Esercitazioni militari Oggi a Taiwan iniziano le esercitazioni militari annuali Han Kuang, fino al 26 luglio; prevedono scenari realistici per testare le capacità belliche mentre cresce la minaccia della Cina (Ft+).

Back to Italy

Agenda italiana Oggi a Roma, la premier Giorgia Meloni ospiterà il nuovo presidente del Consiglio europeo António Costa. L’obiettivo è aprire un dialogo con la premier, che ha votato contro la rielezione della presidente della Commissione Ursula von der Leyen e a fine giugno aveva votato contro la nomina di Costa (Ansa). Giovedì Meloni incontrerà il presidente israeliano Isaac Herzog.Femminile vietato Una bozza di proposta di legge della Lega, vista da Adnkronos, vuole vietare il femminile negli atti pubblici per titoli istituzionali e professionali, come “sindaca”, “avvocata” o “rettrice”, prevedendo anche una sanzione fino a 5mila euro per chi non si adegua.

Aggressione Sono stati identificati due militanti di Casapound che sabato sera hanno aggredito Andrea Joly, giornalista de La Stampa, all’esterno di circolo frequentato da militanti di estrema destra a Torino (Rai News). Meloni ha espresso la propria solidarietà al giornalista e ha condannato l’aggressione (Sky TG24), mentre la segretaria del Pd, Elly Schlein, ha parlato di grande preoccupazione “per il clima di impunità” davanti a episodi di questo tipo (Repubblica).

  • Le opposizioni, i sindacati, l’Anpi e la Federazione nazionale della stampa hanno chiesto al governo di sciogliere le organizzazioni neofasciste (Repubblica+).

Orizzonti

Settimana di dati Mercoledì il Giappone pubblicherà i dati preliminari relativi all’indice Pmi S&P Global-Jibun Bank dei servizi e manifatturiero di luglio. Lo stesso giorno, anche Eurozona, Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti renderanno noti i dati preliminari dell’indice Pmi S&P Global-Hcob composito dei servizi e manifatturiero. Venerdì saranno pubblicati i dati sull’inflazione statunitense a giugno.I conti delle banche Mercoledì saranno pubblicati i risultati del secondo trimestre di UniCredit, Deutsche Bank e Bnp Paribas.

  • Giovedì e venerdì a Rio de Janeiro si terrà l‘incontro dei ministri delle Finanze e dei governatori delle banche centrali del G20.

Diamo i numeri Oggi Ryanair pubblicherà i risultati del secondo trimestre. Martedì sarà la volta di Alphabet, Microsoft e Tesla; giovedì, invece, di Stellantis e Air France-Klm.

Sport

Si parte Venerdì a Parigi, sulla Senna, si terrà la cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici estivi, che continueranno fino all’11 agosto (Le Monde).

  • La Francia ha respinto migliaia di domande di atleti, volontari e personale, tra cui cittadini russi e bielorussi sospettati di essere “agenti stranieri” (Politico).

Tappa finale Il ciclista sloveno Tadej Pogačar ha vinto il Tour de France. Quest’anno ha vinto anche il Giro d’Italia (Sky Sport).

Seconda vittoria Il tennista Matteo Berrettini ha vinto l’Atp 250 di Gstaad, in Svizzera, battendo per 6-3, 6-1 il francese Quentin Halys. Aveva vinto il titolo anche nel 2018 (Rai News).

Primo posto Il pilota australiano della McLaren, Oscar Piastri, ha vinto il GP di Formula 1 d’Ungheria. È la sua prima vittoria in Formula 1. Il compagno di squadra Lando Norris è arrivato secondo, seguito da Lewis Hamilton della Mercedes (Corriere).

Oggi

Bruxelles, riunione dei ministri degli Esteri dell’Ue;Budapest, riunione informale dei ministri della Giustizia e degli Affari interni dell’Ue;
Palazzo Chigi, riunione del Consiglio dei ministri e della cabina di regia del Pnrr;

Filippine, il presidente Ferdinand Marcos jr pronuncia il discorso sullo stato della nazione.

Prime

Corriere: Addio di Biden: votate HarrisRepubblica: Addio alla Casa Bianca

La Stampa: Bye bye Biden

Il Sole 24 Ore: Concordato, slalom tra le esclusioni

Il Messaggero: Biden si ritira. “Sostegno a Kamala”

Il Fatto Quotidiano: Biden si arrende: tutti i nomi della Guerra di Successione

Domani: Biden abbandona la corsa elettorale. Harris in pole per sfidare Trump

Il Foglio: Zuppi di lotta e di governo

Il Giornale: Biden si arrende

Libero: Biden è andato

La Verità: Fuori dai Biden

Ft: Biden drops out of White House race four months before voters go to polls

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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Lettera aperta al Direttore generale RAI e ai Direttori di rete

Oggetto: Contestazione per mancata imparzialità e distorsione delle notizie.
Desideriamo esprimere la nostra profonda preoccupazione e indignazione per la linea editoriale adottata recentemente dalla RAI, la televisione pubblica che, in base al contratto di servizio, dovrebbe garantire un’informazione imparziale, equilibrata e pluralista.
Constatiamo con disappunto che molti programmi informativi e di approfondimento mostrano una tendenza preoccupante verso la parzialità, favorendo in modo palese le posizioni del Governo attuale, che ha evidenti inclinazioni neofasciste. Tale comportamento rappresenta una grave violazione dei principi fondamentali di una democrazia, in cui i cittadini hanno il diritto di essere informati in modo obiettivo e trasparente.
La distorsione delle notizie, la selezione faziosa degli ospiti e la manipolazione delle informazioni sono pratiche che minano la fiducia dei cittadini nel servizio pubblico e mettono a rischio la credibilità stessa della RAI. È inaccettabile che una rete finanziata dai contribuenti diventi strumento di propaganda politica, invece di rappresentare un baluardo di informazione corretta e indipendente.
Chiediamo pertanto che venga immediatamente ripristinata una linea editoriale conforme ai principi di imparzialità e veridicità, e che vengano adottati provvedimenti concreti per garantire una rappresentazione equilibrata delle diverse opinioni politiche e sociali.
Confidiamo in una pronta risposta e in un intervento risolutivo, affinché la RAI torni a essere un servizio pubblico degno di questo nome e rispettoso dei principi democratici.
Diversamente metteremo in atto iniziative legali atte a sospendere momentaneamente il pagamento del canone.
Chiediamo a tutti coloro che sono d’accordo di diffondere il più possibile quanto scritto. Articolo copiato dalla pagina Facebook Concita De Gregorio fan club.

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(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Della storia pazzesca di Viganò si è occupato anche il nostro direttore Mattia Feltri in un articolo dal titolo “Trump contro Satana”, “ovvero rileggere la lettera di monsignor Viganò in cui denuncia il Grande Reset, il complotto del vaccino, la dittatura globale, l’umanità robotizzata e chiedersi se l’accusa corretta è quella di scisma”. La conclusione, dopo aver analizzato le parole dell’alto prelato, è sorprendente. Ma niente spoiler, lo trovate QUI.






(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

QUASI TUTTI GLI EDITORI DEI GIORNALI SONO PEZZENTI ARRICCHITI CON LE TRUFFE / PER LORO LA LIBERTA’ DI STAMPA NON ESISTE/ LICENZIATO IL DIRETTORE NON ALLIENATO COL GOVERNO






CALTAGIRONE

No domande scritte a Meloni: via Barbano

IL MESSAGGERO – Direttore licenziato dopo un mese per editoriale e intervista. Chigi: “non c’entriamo”DI GIACOMO SALVINI

4 GIUGNO 2024

La trattativa per intervistare la presidente del Consiglio Giorgia Meloni alla vigilia delle elezioni europee andava avanti da giorni. Ma qualcosa si era bloccato: la premier, come fa solitamente con tutti i media, aveva chiesto di poterla fare scritta e non a voce. Uscendo dal gergo giornalistico, questo comporta che la testata avrebbe dovuto mandare le domande in forma scritta allo staff della presidente del Consiglio e lei avrebbe risposto in maniera altrettanto scritta, per evitare fraintendimenti. Una cattiva abitudine – comune ormai a politici di destra, centro e sinistra – per evitare la “seconda domanda”, cioè il contraddittorio.

Ma a quella richiesta il direttore del Messaggero, Alessandro Barbano, che si era insediato solo 28 giorni fa, non si è piegato. Nelle ultime settimane aveva chiesto ai suoi giornalisti di evitare interviste scritte. Ma la posizione del direttore non è piaciuta a Palazzo Chigi: nelle ultime ore ci sarebbe stato uno scontro direttamente con l’entourage di Meloni che pretendeva la forma scritta. Lo scontro è stato provocato anche dall’editoriale che Barbano ha scritto ieri non proprio morbido con la premier spiegando che l’Europa non si cambia con il “populismo” e che Conservatori e Socialisti devono “collaborare”. Il contrario di quello che dice Meloni, molto irritata.

E ieri pomeriggio, alle 18, dopo un colloquio con l’editore Francesco Gaetano Caltagirone, è arrivata la notizia che ha creato il caos nella redazione di via del Tritone: Barbano è stato licenziato a meno di un mese dal suo insediamento e da oggi al suo posto si insedierà Guido Boffo, attuale vicedirettore, con il ritorno di Massimo Martinelli come direttore editoriale e Barbara Jerkov come vicedirettrice. Il clima tra l’editore-costruttore e il direttore non era buono da giorni: a Caltagirone non piaceva il giornale fatto poco di politica e cronaca e meno appiattito sul governo ma più su singoli temi e interpretazioni, a partire dallo spazio dedicato alla giustizia, tema molto caro a Barbano. Ma la rottura con l’editore sarebbe arrivata proprio dopo lo scontro con la Presidenza del Consiglio per la (mancata) intervista a Meloni, anticipata ieri da Dagospia. Palazzo Chigi però smentisce di avere qualsiasi ruolo nel licenziamento di Barbano: “Non ne sappiamo niente e non eravamo in trattativa per interviste”.

Eppure anche l’addio di Barbano porterebbe a questa ipotesi. Il direttore, dopo aver incontrato Caltagirone nel suo ufficio in piazza Barberini, ha comunicato la sua rimozione durante la riunione di redazione delle 18. Un discorso molto accorato, in cui Barbano ha fatto capire di essere stato allontanato per ragioni politiche: “Se accettiamo che il Paese vada in questo modo vuole dire che abbiamo smesso di lottare”. Di fronte alle ipotesi di sciopero della redazione (i giornalisti quando andiamo in stampa erano in assemblea), però, Barbano ha aggiunto: “Non serve a niente, tutto si dimostra col lavoro di ogni giorno”. I motivi ufficiali, ha spiegato il direttore secondo il sito Professione Reporter, sono di aver assunto dei collaboratori senza “formalizzare gli incarichi con la proprietà” e “di far parte di alcuni Cda”. Ma sarebbero delle scuse, a sentire Barbano: “In realtà – ha detto lui – i collaboratori erano stati scelti prima del mio arrivo e la partecipazione non è in alcuni Cda, ma in Comitati di indirizzo pro bono, come al San Carlo di Napoli”.

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Elezioni europee: Santoro denuncia all’AGCOM l’operato di Vespa e del direttore TG1 invocando un’idagine

Dopo il blocco del confronto Meloni-Schlein, Michele Santoro all’Agcom: “Chiedo di avviare l’istruttoria per valutare la condotta di Bruno Vespa e del Direttore del TG1”: la lettera dopo l’attacco mediatico di Vespa a “Cinque Minuti”.

Dopo il blocco del confronto tra Giorgia Meloni Elly Schlein che non soddisfaceva le regole della par condicio, Michele Santoro ha nuovamente scritto ad Agcom chiedendo di avviare un’istruttoria per valutare la condotta di Bruno Vespa e del Direttore del TG1 in merito all’attacco subito durante la trasmissione “Cinque Minuti”, programma appendice del TG1 Rai.

La lettera è stata inviata dagli avvocati Lorenzo Borrè Andrea Fiori all’attenzione dell’Autorità e sottoscritta dal giornalista in proprio e in qualità di legale rappresentante della lista Pace Terra Dignità, che Santoro promuove con Raniero La Valle.

Una doppia denuncia in cui si sottolinea quanto segue: “L’attacco nei confronti del dott. Michele Santoro è da considerarsi fine a se stesso, in quanto l’evocazione dei programmi condotti dal nostro assistito non ha alcuna attinenza con le decisioni assunte da codesta Autorità, e ha l’aggravante di essere stato mosso nei confronti di un candidato alle Elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo con una comunicazione volta a insinuare la tesi che Santoro, la cui persona è da considerarsi inscindibile dall’attuale status di candidato, si sia comportato scorrettamente e abbia violato a propria volta la legge in tema di par condicio, contenuto comunicativo che ha penalizzato obiettivamente l’immagine di un soggetto politico che concorre alle Elezioni”.

Per accedere al documento completo di denuncia, cliccare sulla foto oppure sul seguente link: ➡️ https://www.facebook.com/share/p/eoSYy6URp3xNAPJD/?mibextid=WC7FNe/

(Roberta Savona – Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: ESPOSTA AL PUBBLICO LA GIULIETTA DI ENRICO MATTEI IN PIAZZA COLONNA A ROMA


Roma, 23 aprile 2024 – A Roma in Piazza Colonna per la prima volta l’Alfa Romeo anni ’50 appartenuta ad uno dei grandi protagonisti italiani del novecento

Un’emozione inedita e particolarmente intensa attende appassionati di storia, design, eleganza e auto d’epoca domani, mercoledì 24 aprile, in Piazza Colonna, a Roma.

Di fronte a Palazzo Chigi e all’ombra della Colonna di Marco Aurelio, sarà, infatti, possibile ammirare l’Alfa Romeo Giulietta anni ’50, appartenuta a uno dei grandi protagonisti dell’economia e dell’industria italiana del Novecento: Enrico Mattei, promotore dell’affrancamento energetico dell’Italia e della lotta allo sfruttamento oligopolistico delle fonti di energia, fondatore dell’Eni – Ente Nazionale Idrocarburi e di una tra le più autorevoli testate italiane del dopoguerra: il quotidiano “Il Giorno”.

L’iniziativa – promossa dall’Ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, in collaborazione con ACI-Automobile Club d’Italia, ACI Storico e Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano – avviene in occasione dell’approssimarsi della ricorrenza della nascita di Mattei – avvenuta a Acqualagna il 29 aprile 1906 – e intende valorizzare il legame ideale che unisce, simbolicamente, due eccellenze italiane: un grande marchio automobilistico e un grande uomo di ingegno, visione e impresa.

L’ente Stati Generali del Patrimonio Italiano, l’Automobile Club d’Italia, ACI Storico e l’Intergruppo Parlamentare del Patrimonio Italiano intendono ringraziare la Presidenza del Consiglio per questa importante opportunità di promozione di grandi valori italiani, riconosciuti e apprezzati in tutto il mondo.


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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: in crescita ad aprile usato e radiazioni ma non si ferma l’aumento del parco circolante

Aci – in crescita ad aprile usato e radiazioni ma non si ferma l’aumento del parco circolante

Roma, 06 maggio 2024

Crescita a due cifre ad aprile per il mercato dei veicoli di seconda mano. I passaggi di proprietà delle autovetture al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato un incremento del 19,7% rispetto ad aprile 2023, che si ridimensiona tuttavia al 7,8% in termini di media giornaliera, in ragione della presenza di due giornate lavorative in più. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 191 usate ad aprile e 184 nel primo quadrimestre dell’anno

Per quanto riguarda le motorizzazioni, in vetta alla classifica del mercato dell’usato si trovano sempre le alimentazioni tradizionali (gasolio e benzina). In costante crescita, tuttavia, le compravendite di auto ibride a benzina, che con un aumento del 53% hanno raggiunto una quota di mercato del 6,6%. In stallo, al contrario, il mercato delle auto elettriche di seconda mano, fermo ad aprile su una quota dello 0,7%. Nel settore delle minivolture si conferma ancora una volta il primato del diesel (48,9% di quota ad aprile, in calo rispetto al 53,4% archiviato nello stesso mese del 2023), mentre l’incidenza delle ibride a benzina si posiziona all’8,6%, superando nuovamente le alimentazioni a gpl, attestate al 7,3%. 

Incremento mensile anche per i passaggi di proprietà dei motocicli che, al netto delle minivolture, hanno chiuso il bilancio di aprile in progresso del 20% rispetto all’analogo mese del 2023 (+8% la media giornaliera). 

Nel primo quadrimestre 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023 i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato aumenti del 10,6% per le autovetture, del 6,1% per i motocicli e del 9,3% per tutti i veicoli. 

I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it . 

Vero e proprio balzo ad aprile per le radiazioni di autovetture, con un incremento del 32,6% rispetto ad aprile 2023 (19,3% in termini di media giornaliera), mese quest’ultimo che aveva fatto registrare un minimo assoluto per il settore. Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,67 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 67) e a 0,71 nei primi quattro mesi dell’anno. Nonostante il risultato ampiamente positivo, va dunque sottolineato, il parco circolante italiano continua a crescere progressivamente. 

In terreno positivo infine anche le radiazioni di motocicli, che hanno chiuso il bilancio mensile con un incremento del 19,5% (7,6% la media giornaliera). …

Leggi qui tutta la notizia

(Fonte: CasertaSette Blog – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

E in commissione Antimafia la politica fa il “cane da guardia” del giornalismo. INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CASO “DOSSIERAGGI” – Sentito Fittipaldi direttore di “Domani”. Rastrelli “Ma Lei in che modo è diventato direttore?” DI ANTONIO MASSARI 23 APRILE 2024






CASO STRIANO

E in commissione Antimafia la politica fa il “cane da guardia” del giornalismo. INCHIESTA PARLAMENTARE SUL CASO “DOSSIERAGGI” – Sentito Fittipaldi direttore di “Domani”. Rastrelli “Ma Lei in che modo è diventato direttore?”

DI ANTONIO MASSARI
23 APRILE 2024

Se in altri paesi il giornalismo è considerato il “cane da guardia del potere”, ieri a Palazzo San Macuto, è stato il “potere” a muoversi come il “cane da guardia” del giornalismo. “La presente inchiesta” esordisce la presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Chiara Colosimo, dinanzi al direttore di Domani, Emiliano Fittipaldi, “non è sorta per nostra iniziativa, ma scaturisce dalle sollecitazioni che i procuratori Giovanni Melillo e Raffaele Cantone hanno rivolto alla Commissione”. Verissimo. Altrettanto vero che non hanno scelto loro di convocare il direttore del quotidiano che conta ben tre cronisti indagati per aver concorso con il finanziere Pasquale Striano nell’accesso abusivo alle banche dati della Dna. La questione è nota.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha nei fatti chiesto alla Procura di Roma di individuare la fonte delle notizie, che riguardavano i suoi compensi, pubblicate dal quotidiano diretto da Fittipaldi. Poi la procura di Perugia (competente per territorio) ha individuato il finanziere Pasquale Striano (è indagato per accesso abusivo al sistema informatico in concorso con l’ex procuratore aggiunto della Pna Antonio Laudati). Striano era il responsabile dell’ufficio segnalazioni operazioni sospette (Sos) della Procura nazionale antimafia. È l’estrema sintesi dello scandalo “dossieraggi” (nel quale la Procura non ha mai stato contestato alcun dossier, né corruzioni, mandanti o associazione per delinquere).

Ieri la Commissione antimafia ha interrogato Fittipaldi e quel che colpisce non sono le risposte, ma le domande. Colosimo gli chiede se all’interno della sua redazione abbia avviato una riflessione etica, un cambio di rotta, se l’editore Carlo De Benedetti sia intervenuto.

Fittipaldi risponde quel che dovrebbe essere ovvio: ai suoi cronisti chiede solo di trovare notizie vere, verificate, d’interesse pubblico e di sentire le persone coinvolte nei loro articoli affinché possano raccontare la propria versione. Quindi nessuna riflessione etica, né interventi dell’editore.

Il vice presidente Mauro D’attis (FI) ha un sospetto: “Striano per quantità di filestrasferiti sembra quasi uno della redazione”. “Uno Stato che chiede notizie sulle fonti” obietta Fittipaldi “rende difficile l’esercizio del giornalismo, ma comunque: Striano non faceva parte della redazione, aveva rapporti con dei cronisti, lo dico solo perché è agli atti”. Poi aggiunge: “Ci siamo occupati di Crosetto come nuovo potente, probabile ministro, le mie fonti in Leonardo mi hanno dato le cifre dei suoi compensi e ho cercato di verificarle. Per Crosetto denunciare è un diritto, certo, ma non lo trovo opportuno: si tratta di individuare le fonti di un giornalista. E qui, rispetto alla libertà di stampa, c’è anche la responsabilità della magistratura. E se ogni volta un ministro cerca di individuare le fonti, dobbiamo forse smettere di cercare notizie?”.

Sergio Rastrelli (Fd’I) chiede: “Com’è diventato direttore? Il suo predecessore Stefano Feltri è scaduto in maniera normale? C’è stata un’accelerazione? Conosce le logiche dell’avvicendamento? Nella scelta del suo editore può aver influito l’esistenza della vicenda giudiziaria”. Fittipaldi replica che la sua nomina è antecedente alla divulgazione dell’inchiesta su Striano. Poi aggiunge: “Banalmente, accade che un vice direttore diventi direttore”.

Per Gianluca Cantalamessa (Lega) il comportamento di Striano è “aberrante”: un “attacco alla democrazia” nel quale “gli unici ad avere un ritorno sono i giornalisti”. È una “anomalia”, continua, che a Striano, finanziere della Dna, i cronisti non chiedessero notizie sulla mafia, ma “sui politici”. Una “anomalia”. Poi punzecchia (facendo riferimento agli articoli sulla Lega): “Qualcuno, in malafede, potrebbe dire: solo su alcune parti politiche”. Fittipaldi replica di aver pubblicato notizie sul Pd e di averle cercate pure su Elly Schlein: “Su di lei non le abbiamo scritte perché non le abbiamo trovate”. A Maurizio Gasparri invece interessa solo sapere se Fittipaldi abbia mai conosciuto l’ex Procuratore nazionale antimafia, oggi parlamentare del M5S e componente della Commissione, Federico Cafiero De Raho. Risposta deludente: “No”.

FONTE:

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• Daniele Franci, 46 anni, ex direttore artistico dell’Etoile Centro Teatrale di Reggio Emilia è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale






LUNEDÌ 22 APRILE 2024
Clamoroso
Michelangelo Pistoletto non possiede neanche un libro. Dichiara di quasi non leggere e di praticare la cultura dell’ignoranza. All’interlocutore che non gli crede risponde: «Non ci credo neanch’io, però è vero» [Merlo, Foglio].

In prima pagina
• A Washington, dopo mesi di stallo, la Camera dei rappresentanti ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti militari da 95 miliardi di dollari. Include: 60,8 miliardi di dollari per l’Ucraina, 26,4 miliardi di dollari per Israele e 8,1 miliardi per la regione Indopacifica, in particolare per Taiwan
• I repubblicani hanno accettato di votare gli aiuti a Kiev in cambio di una legge anti Tik Tok. La società cinese ora ha nove di tempo per trovare un acquirente. L’operazione potrebbe valere 180 miliardi di dollari
• La Casa Bianca non vuole che Israele conquisti anche la zona di Striscia. Ci sono un milione e mezzo di profughi accampati
• Oggi in Israele si celebrano i riti della Pasqua ebraica. I familiari degli ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre ormai non credo più in Netanyahu. Sabato sono scesi di nuovo in piazza
• La politica italiana si è divisa sul caso di Antonio Scurati, che aveva preparato un monologo sul fascismo da recitare su Rai 3 e che poi è stato bloccato. Da sinistra accusano la destra di essere fascisti, da destra accusano la sinistra di essere bigotta
• Biagio Mazzotta, il ragioniere di Stato che ha inventato il Superbonus, potrebbe essere cacciato
• Il segretario di Stato vaticano cardinale Pietro Parolin è intervenuto nella polemica sui Pro-Vita
• Stefano Bonaccini sarà capolista del Partito Democratico per la circoscrizione Nord-Est alle elezioni europee. Se eletto, lascerà la Regione
• Elly Schlein ha annunciato che si candiderà capolista alle europee al Centro e nelle Isole, Ha messo il nome sul simbolo, scatenando una mezza rivolta
• Hamed Mohamed Khalid Hassan, 23 anni, operaio di origini egiziane, era al lavoro sul ciglio di un compattatore trita-rifiuti quando è stato risucchiato dalla bocca di aspirazione del macchinario

• Daniele Franci, 46 anni, ex direttore artistico dell’Etoile Centro Teatrale di Reggio Emilia è stato rinviato a giudizio con l’accusa di violenza sessuale

• Serie A, Torino Frosinone è stata una partita piatta, con scarse emozioni, è finita 0 a 0. Monza Atalanta è finita 1 a 2, Salernitana Fiorentina 0 a 2, Sassuolo Lecce 0 a 3
• Max Verstappen ha vinto il Gran Premio della Cina di Formula 1, arrivando davanti all’inglese della McLaren Lando Norris e al messicano della Red Bull Sergio Pérez
• Tadej Pogacar ha vinto la sua seconda Liegi-Bastogne-Liegi

Titoli
Corriere della Sera: Schlein candidata, Pd diviso
la Repubblica: Scurati: sono un bersaglio 
La Stampa: Schlein nel simbolo, Pd spaccato
Il Sole 24 Ore: Occupazione. Lavoro e contratti, / per i giovani / un primo spiraglio
Il Messaggero: Europee, Schlein nel simbolo: il Pd si divide
Il Giornale: Il Pd si rivolta contro la Schlein
Leggo: In classe con il mal d’esame
Qn: Insieme per la terra
Il Fatto: Truffe d’assalto
Libero: Don Camillo batte Scurati
La Verità: Speranza confessa il pressing sui pm: / non sequestrate i vaccini dopo i danni
Il Mattino: Europee, le divisioni del Pd
il Quotidiano del Sud: La bandiera del Ponte sullo Stretto
Domani: Prodi contro Schlein, suicidio del Pd / In Rai resa dei conti sul caso Scurati

IN TERZA PAGINA

Marco Travaglio dice la sua sul caso Scurati (sostiene che la sinistra, sulla Rai, è uguale alla destra). Aldo Grasso pensa che la censura abbia avuto un effetto boomerang. Michele Farina racconta che JP-Morgan ha lasciato Wall Street Vittorio Sabadin racconta che Victoria Beckham ha festeggiato i 50 anni con un centinaio di amici

IN QUARTA PAGINA
Il futuro dell’Europa si gioca tutto nei prossimi mesi. Mentre le europee si avvicinano, il Continente esce da trent’anni di stagnazione economica e crisi. Ci hanno superato gli americani, gli indiani, i cinesi. Come fare a invertire la rotta La risposta potrebbe avercela Mario Draghi
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40 anni di Toscana Oggi. Mugnaini (direttore): “Non un giornale clericale ma un luogo di confronto con tutti”

“Dobbiamo avere il coraggio di far emergere il Paese reale e denunciare ciò che non va bene”. Domenico Mugnaini, direttore di “Toscana Oggi”, festeggia i 40 di fondazione del settimanale con la presentazione a Firenze del volume di Andrea Fagioli che ripercorre la storia del giornale.

(Foto Toscana Oggi)

Toscana Oggi è da 40 anni la voce del cattolicesimo toscano.
Ho ereditato un giornale che era un punto fermo per l’informazione locale, grazie ai direttori che mi hanno preceduto. Penso soprattutto ad Alberto Migone, che è stato un maestro per tanti. E poi ad Andrea Fagioli, che mi ha passato il testimone. Toscana Oggi non è mai stato un giornale clericale. Si è sempre occupato della Chiesa, ma con l’atteggiamento aperto al confronto con tutti. È un giornale che ha sempre saputo fare cultura ed è il lavoro che cerco di portare avanti.

Come scriveva don Averardo Dini, tra gli artefici del settimanale, “non ci schieriamo né contro questo né contro quello, ma per Qualcuno che ci appartiene e che vale più di ogni altra realtà”. È questo il nostro tratto, anche in un tempo così difficile in cui è faticoso fare sintesi delle divisioni.

Con una identità ben precisa.
Non possiamo assolutamente transigere dai principi. Altrimenti verrebbe meno la nostra ragione di esistere. E questo dobbiamo ricordarcelo sempre, anche quando scriviamo di politica o di cultura.

Siamo aperti al confronto, ma senza alzare i toni.

Non bisogna urlare: non ho mai accettato le offese e non mi sono permesso di offendere qualcuno, così come non lo ha mai fatto Toscana Oggi.

Toscana Oggi è anche uno spazio aperto di confronto sui temi più delicati che riguardano la vita sociale e politica
Il convegno sul Codice di Camaldoli, che si è tenuto a luglio 2023, è stata la conferma di un lavoro riconosciuto nel suo valore. A Camaldoli sono venuti il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il presidente della Cei, card. Matteo Zuppi, il segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin. Significa che siamo riusciti a fare sintesi, ad unire. Vogliamo creare ponti senza alzare muri. Anche il libro che esce in occasione dei 40 anni di Toscana Oggi è un modo per raccontare il Paese reale, che non è quello di chi ne fornisce una lettura di parte per ragioni politiche o di altra natura.

E come è cambiata la realtà che raccontate?
C’è una grande difficoltà delle persone nelle relazioni. I giovani, ma non soltanto loro, utilizzano sempre più spesso i social per aggredire e dividere. Toscana Oggi vuole confrontarsi con un mondo che è cambiato profondamente negli ultimi decenni.

Anche la Toscana è cambiata: non soltanto a livello politico, con il tramonto della Regione rossa, ma anche sulle questioni sociali. Penso alla sanità: era un nostro fiore all’occhiello, mentre oggi tanti cittadini non riescono a curarsi perché non hanno soldi.

E questo deve far riflettere sulle povertà. Alle Caritas della Toscana bussano sempre persone nuove, non ci sono più soltanto gli stranieri, ma tante famiglie che non arrivano a fine mese. Dobbiamo avere il coraggio di far emergere questo mondo e denunciare ciò che non va bene.

È il ruolo di un settimanale cattolico?
I settimanali cattolici, ma i media cattolici in generale, devono aiutare la nostra gente a comprendere quello che accade. Facendo un’informazione puntuale e sobria, mai contro qualcuno, ma che non abbia paura di dire la propria opinione. I settimanali cattolici lo hanno fatto negli anni e lo continueranno a fare. Abbiamo problemi economici, è vero, ma la voce del cattolicesimo non si può spengere. Toscana Oggi ebbe l’intuizione di mettere insieme tutti i giornali del territorio e oggi siamo presenti in 15 delle 17 diocesi toscane. È un’esperienza che dopo quarant’anni si può dire che ha funzionato. 

Difficile coinvolgere i giovani?
Vogliamo dare voce ai giovani, anche attraverso i social. La loro presenza è indispensabile per la società e per la Chiesa. Perché se è vero che oggi le chiese sono più vuote e i giovani frequentano meno, quando vengono coinvolti in questioni importanti i giovani rispondono. E rispondono in Toscana a Roma e in altre parti d’Italia. Non dobbiamo chiuderci alla carta stampata, ma guardare alle opportunità che i nuovi strumenti ci offrono.

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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: Imola e Monza nel calendario di Formula1 anche del prossimo anno a Maggio e Settembre

 

12.04.2024

Imola e Monza nel calendario di Formula1 anche del prossimo anno

Formula 1 ha comunicato il calendario del Mondiale 2025, confermando la presenza di due gare in Italia: Imola ospiterà la propria tappa iridata, la prima sul suolo europeo, dal 16 al 18 maggio, Monza dal 5 al 7 settembre.

Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani: “L’annuncio di oggi conferma ACI come unico ente a livello mondiale che organizza due Gran Premi iridati sul proprio territorio ed è il giusto riconoscimento all’impegno che stiamo mettendo per fare in modo che gli appassionati possano godere lo spettacolo della Formula 1 in impianti sempre più confortevoli e al passo con i tempi. Non solo: la presenza in un calendario internazionale, sempre più affollato, di due Gran Premi nel nostro Paese costituisce un inestimabile veicolo promozionale per l’immagine dell’Italia, generando un notevole ed attestato impatto economico con benefici effetti su tutto l’indotto”. 

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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: Guida sicura Aci, presentato a Vallelunga il Piano di Educazione stradale con Miur e Polstato

Presentato al Centro di Guida Sicura di Vallelunga il Piano di Educazione Stradale varato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito insieme all’Automobile Club d’Italia, in collaborazione con la Polizia di Stato.

Roma, 17 aprile 2024 – Oltre 650 studenti delle scuole primarie e secondarie di Roma sono stati i primi beneficiari del Piano di Educazione Stradale, presentato al Centro di Guida ACI di Vallelunga, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito insieme all’Automobile Club d’Italia, in collaborazione con la Polizia di Stato.

All’evento hanno partecipato il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, il Presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, e il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato – Prefetto Renato Cortese.

Il Piano propone un percorso educativo continuo, dalla scuola primaria a quella secondaria di primo e secondo grado, con laboratori didattici per sensibilizzare i ragazzi sulle cause dell’incidentalità e sull’importanza della tutela degli utenti deboli della strada.

Sfruttando le tecnologie più avanzate per sperimentare in sicurezza le situazioni pericolose che si possono verificare su strada, viene così promossa l’adozione di comportamenti corretti e rispettosi degli altri utenti, anche attraverso l’appeal e i valori dello sport. Le attività didattiche sperimentate in anteprima a Vallelunga saranno replicate dagli istituti scolastici nei programmi di insegnamento dell’educazione civica, con particolare attenzione alla salvaguardia del diritto universale alla mobilità di tutti gli individui.

“Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i più giovani – sottolinea il Presidente dell’ACI, Angelo Sticchi Damiani – e costituiscono una piaga sociale ed economica che si può sconfiggere solo attraverso la formazione e l’educazione di tutta la popolazione, non soltanto dei conducenti. L’accordo con il MIM, per il quale ringraziamo la sensibilità e la lungimiranza del Ministro Valditara, rappresenta un cardine strategico dell’attività educativa che l’Automobile Club d’Italia da sempre porta avanti nelle scuole di ogni ordine e grado, completando l’azione formativa degli automobilisti prima e dopo il conseguimento della patente”.

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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: DAL 13 AL 21 APRILE AL VIA ITALIAN MOTOR WEEK24. E’ LA SECONDA EDIZIONE

 

ACI: turismo, Italian Motor Week24 sulla linea dello start

08.04.2024

Da sabato 13 a domenica 21 aprile seconda edizione della settimana del ‘Made in Italy’ motoristico. Centinaia gli eventi in calendario in tutta Italia.

La manifestazione è organizzata da Anci Città dei Motori in partnership con ministero del Turismo e Automobile Club d’Italia, e il patrocinio di Enit.

I Vespa World Days a Pontedera, traguardo del raid motoristico “la via di Corradino d’Ascanio” in partenza da Popoli; il World Endurance Championship (WEC) a Imola; le officine dove si restaurano auto d’epoca e supercar a Maranello, il villaggio della sicurezza stradale a Monza, i percorsi nei luoghi che hanno dato i natali a miti come Enzo Ferrari (Modena e ancora Maranello), Ferruccio Lamborghini (Sant’Agata Bolognese), Achille Varzi (Galliate) e molto altro ancora.

Sono solo alcuni degli appuntamenti che evidenziano la varietà del programma di Italian Motor Week24, seconda edizione della manifestazione organizzata da ‘Città dei Motori’, la rete Anci che associa quaranta Comuni del ‘Made in Italy’ del settore.

Gli eventi in calendario per IMW24 si snoderanno da sabato 13 a domenica 21 aprile. L’obiettivo è ambizioso: superare le oltre 100mila presenze dell’edizione 2023 e riaccendere la passione del popolo dei motori, italiano e internazionale, con un calendario di eventi che vede coinvolti musei e collezioni private aperte al pubblico, autodromi e città simbolo del motorsport, luoghi dell’industria italiana delle due e quattro ruote, territori che uniscono a quella motoristica le altre eccellenze italiane, amate in tutto il mondo.

Anche quest’anno IMW si avvale della importante partnership istituzionale del Ministero del Turismo e di quella dell’Automobile Club d’Italia, assieme al prestigioso patrocinio di Enit. Il calendario IMW24 è disponibile su www.cittamotori.it e www.italianmotorweek.it.

Per il presidente Luigi Zironi, sindaco di Maranello: “Con questa seconda edizione della Italian Motor Week, dopo l’esordio di successo del 2023, le Città dei Motori si aprono nuovamente a turisti e visitatori per mostrare loro, in una veste ancora più suggestiva, il proprio patrimonio motoristico Made in Italy. Negli otto giorni abbracciati dalla manifestazione, i territori aderenti all’Associazione saranno le vetrine d’eccezione per i nostri ‘gioielli’, valorizzati da decine di eventi a tema che punteranno sempre più sul coinvolgimento emozionale degli appassionati. E grazie alla collaborazione dei nostri partner e di tante realtà locali, molte di queste iniziative potranno affiancare la passione per i motori alla scoperta di altre tipicità territoriali, dando un contributo alle città sia in termini di indotto che di immagine”.

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RUBRICA ACI A CURA DEL DIRETTORE MARINO PERRETTA: presentata al Campidoglio lo studio della Fondazione Caracciolo di ACI su mobilità nella Capitale


09.04.2024

Automobile Club Roma presenta al Campidoglio lo studio della Fondazione Caracciolo di ACI sulla mobilità nella Capitale

Un parco circolante in continua crescita (radiazioni sempre inferiori alle immatricolazioni), sempre più datato, inquinante (quasi il 60% dei veicoli ha più di 10 anni di età e il 20% oltre 20 anni. Le auto Euro 0–3 costituiscono ancora il 24% del circolante romano) e insicuro: oltre 13.000 incidenti stradali all’anno (35 al giorno; 1,5 ogni ora), quasi l’8% del totale nazionale: l’equivalente della somma degli incidenti che si verificano a Milano, Genova e Bari.

L’auto assolve a un ruolo centrale negli spostamenti a Roma (il 77% dei partecipanti all’indagine condotta presso i soci dell’AC Roma utilizza l’auto privata). La distribuzione territoriale delle auto mostra che i veicoli di ultima generazione sono concentrati nei municipi a maggiore reddito familiare e individuale, mentre quelli più vetusti sono presenti nei municipi a condizioni economiche meno favorite. Aspetti che devono rappresentare un punto di attenzione nel governo della mobilità, nell’ottica di garantire l’esercizio del diritto di spostamento dei romani e della tutela delle classi economicamente più fragili.

In termini ambientali, la sostituzione delle auto da Euro 0 a Euro 3 con veicoli Standard Euro 6 porterebbe a una riduzione significativa delle emissioni inquinanti: il particolato si ridurrebbe complessivamente di oltre il 70%, mentre la riduzione degli ossidi di azoto (NOx) potrebbe essere quantificata in circa il 56%. L’eliminazione dei veicoli più vetusti comporterebbe invece una riduzione del 74% del PM e del 65% degli ossidi di azoto.

Sono questi alcuni dei risultati più rilevanti del quadro che emerge da “La mobilità automobilistica a Roma”, lo Studio – realizzato dalla Fondazione Caracciolo, il Centro studi della Federazione ACI – presentato, questa mattina in Campidoglio dall’Automobile Club Roma, alla presenza dell’Assessore alla mobilità di Roma Capitale…


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