Da Castel Campagnano a Cassino falso prete denunciato ed espulso
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Armato non di fede, ma di coltello:per questo sabato mattina gli uomini del commissariato di polizia di Cassino, retto dal vice questore Cristina Rapetti, hanno denunciato un falso prete che chiedeva l’elemosina in pieno centro a Cassino.
Gli agenti lo hanno fermato e all’esito della verifica sul suo nome è emerso che si trattava di un 49enne di Castel Campagnano, non certamente prete, ma sposato, padre di due figli e, soprattutto, con precedenti per in materia di reati predatori, e Fogli di Via da vari comuni di Italia.
Furti, rapine e scippi commessi sul territorio nazionale per il quarantanovenne di Castel Campagnano ora in trasferta a Cassino.
Qui forse, sotto la protezione di San Benedetto, credeva di poter agire indisturbato ma non ha tenuto conto del fatto che nella città martire, benedettina, i preti veri si riconoscono ad occhio nudo, ma i delinquenti pure.
Durante la perquisizione, sotto l’abito talare, è spuntato non il breviario, bensì un coltello che certamente non serviva per “porgere l’altra guancia”.
L’uomo quindi è stato denunciato per detenzione di arma da taglio, perché sotto la veste nascondeva un coltello con lama da dieci centimetri, e per usurpazione di titolo essendosi finto un religioso; nei suoi confronti è stata anche avviata la procedura di allontanamento per tre anni dal Comune di Cassino.
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