Raviscanina: Suicida per depressione il 62nne Mario Ferraro
Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!
Potrebbe aver deciso di farla finita perché tormentato dal mal di vivere:
questa, almeno, è questa la prima motivazione ipotizzata dagli inquirenti per la morte di un benzinaio, scoperta nella mattinata di sabato.
Un malessere dell’anima che trasforma i problemi in insopportabili pensieri, inducendo anche all’estrema decisione di farla finita.
Il corpo di Mario Ferraro, stimato gestore di una stazione di servizio a Raviscanina, è stato trovato in un canalone poco lontano dalla sua attività.
L’ipotesi è che si sia trattato di suicidio e che, alla base del gesto, ci fosse una depressione che l’imprenditore, molto conosciuto in zona, non è riuscito a superare.
Aveva detto alla moglie che sarebbe uscito a fare un giro in bicicletta e che non sarebbe rientrato a pranzo, ma, a quanto risulta dai rilievi condotti sul luogo del ritrovamento del cadavere e dalla ricostruzione sulla quale stanno lavorando i carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, Mario Ferraro aveva premeditato la decisione di por fine alla sua esistenza.
Il suo corpo è stato ripescato da un canale del Consorzio di bonifica Sannio-Alifano che costeggia la strada da Raviscanina a Pietravairano, poco lontano dalla rotonda dei “Quattroventi”, lungo la ex strada statale 158, dove si trova la stazione di servizio da lui gestita.
Il ritrovamento è avvenuto da parte dei militari dell’Arma di Ailano.
A dare l’allarme i familiari.
L’atteggiamento del 62enne, anche nei giorni precedenti, aveva indotto qualche dubbio, ma la preoccupazione è aumentata quando, nonostante le ripetute chiamate, Mario Ferraro non ha più risposto al telefono.
Sono scattate le ricerche e, poco dopo, i carabinieri hanno ritrovato il suo corpo annegato nel canale che, in quel punto, ha una discreta profondità.
La notizia è stata appresa con sgomento dai cittadini di Raviscanina e dei paesi limitrofi.
Un dolore “rinnovato”: qualche anno fa, il fratello dell’imprenditore, che gestiva un bar proprio accanto alla stazione di servizio, venne rinvenuto morto a Capua, per un incidente ancora vivo nella mente di quanti lo conoscevano.
L’attuale decesso, quindi, ha determinato altro tormento in tutta la comunità, ma soprattutto per i familiari e in particolare per le due figlie, entrambe professioniste, e ovviamente per la vedova, originaria di Marcianise dove, peraltro, aveva lavorato in una società di telecomunicazioni, la GTE.
(News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!