Siamo tutti Don Peppe Diana. A trent’anni dal martirio, il 19 marzo agricoltori e allevatori rinnovano l’impegno per la giustizia, contro guerra e camorra

Siamo tutti Don Peppe Diana. A trent’anni dal martirio,
il 19 marzo agricoltori e allevatori rinnovano l’impegno per la giustizia, contro guerra e camorra

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Il 19 Marzo del 1994, per mano di sicari di camorra, fu martirizzato per il suo impegno antimafia nella sua chiesa a Casal di Principe, Don Peppe Diana, presbitero, attivista e scout (vedi su wikipedia)

Dopo quell’assassinio niente in quel territorio fu come prima e il suo sacrificio continua, a trent’anni di distanza, a incidere profondamente nelle coscienze e nei vissuti della Comunità di cui faceva parte e nella formazione di una forte coscienza dell’impegno in cui sono cresciuti e stanno crescendo tanti giovani.

Quest’anno, il 19 marzo 2024, in occasione del trentennale dell’omicidio, Altragricoltura, che è parte del comitato di gestione delle iniziative insieme al Comitato Don Diana ed alla NCO, sarà presente alla manifestazione che si tiene la mattina con un corteo che attraverserà Casal di Principe per passare nei pressi della Casa di Don Diana ed arrivare nell’Area antistante il Cimitero.

Due gli stand organizzati in collaborazione da Altragricoltura e dalla NCO che ospiteranno, fra l’altro, gli allevatori e gli agricoltori impegnati a difendere con le loro mobilitazioni la terra, il lavoro, le imprese e le comunità del territorio.

Saranno distribuiti prodotti di Terra di Lavoro (vino, mozzarelle e frutta) insieme ad un volantino che ricorda come la lotta di chi lavora la terra è, anche, lotta per la giustizia sociale, per una società senza guerre e senza mafie.

“Grazie Don Peppe, noi ci crediamo e continuiamo, per la terra, la giustizia e la pace” dicono gli agricoltori e gli allevatori nel volantino, rinnovando l’impegno che da anni li sta vedendo in presidio in uno dei luoghi simbolo della battaglia contro la camorra e per la giustizia: alla NCO, in quel luogo confiscato ad un mafioso sanguinario, ora laboratorio di rinascita sociale, culturale, ideale e materiale in cui da anni si incontrano le migliori energie dell’impegno anticamorra e la battaglia per il Riscatto di Terra di Lavoro e della sua antica comunità contadina.