Il Tappeto di fiori, un’arte antica

Una tradizione porticese ultracentenaria che va assolutamente preservata e tramandata alle nuove generazioni: la sublime arte del Tappeto di Fiori

Ciro Santisola

PORTICI | CITTÀ METROPOLITANA DI NAPOLI – Presso la sede del Fans Club Portici 1906, nel pomeriggio di ieri 4 marzo, si è tenuto l’incontro dibattito Il Tappeto di Fiori a Portici Tradizione e non solo…

L’incontro, voluto e organizzato dalla dirigenza del circolo, ha segnato la seconda tappa del programma di iniziative socio-culturali-sportive programmate per il corrente anno, al fine di diffondere tra i porticesi la conoscenza del sodalizio, da tempo presente nel tessuto sociale della cittadina vesuviana.

Alla conversazione, fondata sull’esigenza di promuovere la difesa e la conservazione dell’ultracentenaria tradizione porticese del tappeto di fiori, partendo dell’illustrazione della tecnica e della storia, sono intervenuti:

• il signor Angelo Di Napoli, Maestro Infioratore, dagli anni 80 dell’appena passato secolo, ispiratore e guida del gruppo di infioratori afferenti al Comitato Cappella San Ciro, realizzatori della storica infiorata alla Via Michelangelo Naldi allestita in occasionale della festa patronale di San Ciro;
• il dottor Stanislao Scognamiglio, Autore dei volumi Il Tappeto di fiori a Portici, edito nel 1999 e Storia del tappeto di fiori a Portici, pubblicato nel 2022;
• l’avvocato Luca Manzo, Assessore all’Istruzione della Città di Portici;
• l’antropologo Maurizio Minichino, Consigliere al Comune di Portici.

In apertura lavori, il signor Cosimo Panza, squisito padrone di casa, dopo aver rivolto il saluto di benvenuto agli intervenuti ha presentato i graditi ospiti. Nel suo breve intervento, riportandosi alla manifestazione Balconi fioriti, a suo tempo proposta dall’Assessore comunale Minichino, ha lanciato all’Amministrazione civica l’invito a predisporre la realizzazione di un tappeto floreale in una giornata di primavera, avulso dalla festa patronale.

A sua volta il signor Angelo D Napoli, condividendo l’idea ha anche palesato che un simile discorso è già stato avviato e che si è in attesa di avere un tavolo di concertazione a cui siederanno Amministratori Pubblici e addetti ai lavori. Allo stesso tempo, ha riferito che grazie all’interessamento dell’Assessore Manzo, si sta cercando di poter coinvolgere le scuole del territorio, in particolare quelle dell’obbligo, per insegnare agli allievi l’arte effimera dell’infiorata.

Per quanto all’avere un tappeto floreale, in una data diversa che non sia dalla topica quella della processione del Santo patrono, ha ricordato che a partire dal 2021, il Gruppo Comitato Cappella San Ciro, ha allestito un tappeto anche in altre occasioni: Anno Santo Giacobeo, Portici per la Pace; Festa di San’Antonio di Padova.

Quest’ultima realizzazione ha aperto una nuova strada da percorrere; la realizzazione di un quadro floreale nelle o presso  le chiese parrocchiali porticesi nella ricorrenza della festa del loro Santo titolare. Pertanto, nel corrente anno, oltre a produrre la classica infiorata alla Via Michelangelo Naldi e al Convento di Sant’Antonio, si produrranno in una performance presso il Convento di San Paquale Baylon al Granatello.

Entrambi gli esponenti dell’Amministrazione civica, l’avvocato Luca Manzo e l’antropologo Maurizio Minichino, proclamando la loro piena disponibilità ad affiancare il Gruppo di infioratori nella difesa della tradizione e alla promozione della stessa presso le scuole, condivisa l’idea della Festa della Primavera, hanno all’unisono espresso l’invito a stendere e a presentare, a stretto giro, un dettagliato progetto per valutarne l’accoglimento e la fattibilità.

Infine, l’appassionato ricercatore dottor Stanislao Scognamiglio, con il supporto della proiezione di immagini di tappeti fioriti dal 1921 al 2023, eseguiti dai giardinieri e semplici cittadini porticesi, ha sintetizzato la storia dell’abituale pratica dalle origini a oggi, rimarcandone il percorso dalla tradizione all’innovazione.

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