A cura di Lara Crinò, 10 dicembre 2023
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Michael Stipe: io dopo la fine del mondo
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Per la mostra delle sue opere – fotografie, sculture, calchi, copie di vasi antichi – all’Ica di Milano, Michael Stipe ha scelto un testo guida, Desiderata di Max Ehrmann, del 1927, da riscoprire perché è “un inno di accettazione delle difficoltà della vita, una preghiera di comunione col tutto”. E di vulnerabilità e di forza, di scelte di vita e di ritorni parla l’ex frontman dei R.E.M. in copertina sul nuovo Robinson, in edicola oggi con Repubblica. A Dario Pappalardo che lo intervista, Stipe confessa un ritorno alla musica in grande stile. Dopo aver lasciato le scene nel 2011 (in 31 anni di attività, i R.E.M. hanno venduto 90 milioni di album), prepara infatti un nuovo lavoro da solista, con 18 canzoni, che sarà pronto nel 2024. Ora però si concentra sulle sue opere, che spesso sono omaggi al mondo della musica e agli amici scomparsi, da Sinead O’ Connor a Lou Reed. Con una consapevolezza: “Ho cavalcato l’onda per 63 anni, ormai. Ho visto tutto e sono felice di essere ancora vivo”. Nelle pagine seguenti, come sempre, le recensioni delle novità in libreria, lo spazio dedicato a un autore da riscoprire (Franco Cordero in un ritratto di Bruno Quaranta), e le vostre lettere. Continuate a scriverci a robinson@repubblica.it e seguirci su Instagram (@robinson_repubblica), X (@Robinson_Rep) e TikTok (@robinsonrepubblica).
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Le pagine di TikTok sono dedicate al nostro bookclub: dopo aver letto Piccole donne (sulle nostre pagine pubblichiamo alcune delle tante recensioni dei lettori e delle lettrici), i partecipanti al circolo di lettura social L’Isola di Robinson hanno scelto il nuovo libro del mese. È un romanzo di enorme successo che non ha bisogno di presentazioni, e che ora conquista anche la Gen Z: Il nome della rosa di Umberto Eco. Da bestseller a bestseller: all’Arena Robinson, il nostro spazio a “Più libri più liberi” di Roma aperto fino a stasera, Sara Scarafia ha raccolto le voci delle ragazze sul cult Circe di Madeline Miller: lo trovate ancora in edicola nell’edizione speciale per collezionisti pensata da Robinson insieme ai booktoker. Buona lettura!
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Un dipinto di Franco Battiato (firmato con lo pseudonimo Süphan Barzani) datato 1994. Galleria Maestri incisori. Milano
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Dedichiamo La lettura della settimana a un inedito di Franco Battiato, estratto da Pantagruel, la rivista de La nave di Teseo che va in libreria con un numero interamente dedicato al grande cantautore siciliano, scomparso nel 2021. Nel testo che vi proponiamo, scritto in prima persona, Battiato racconta la sua via personale alla meditazione. E di quando, mentre lavorava a uno dei suoi dischi più celebri, Café de la paix, non riusciva a meditare.
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Francesco Hayez, La Meditazione (1851, olio su tela). Da Verona, Musei Civici, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti
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La biografia di Francesco Hayez (1791-1882) è un grande romanzo storico, che muove dall’arte per comprendere la società civile, l’Italia nascente, il Romanticismo. Un periodo epocale, quello del Risorgimento, al quale questo artista diede immagine attraverso la sua pittura, riconosciuto e acclamato come lo furono Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni, suoi amici. Eppure, dopo la morte, sulla sua figura calò il sipario, un oblio sopra cui galleggiavano alcune opere iconiche, come Il Bacio, Il ritratto di Alessandro Manzoni e i Vespri Siciliani. Solo negli anni Settanta si iniziò a riscoprirlo, grazie a un giovane critico, Fernando Mazzocca, che di mostra in mostra ne ricompose il ritratto, in un lavoro di ricerca ancora in corso. La mostra Hayez. L’officina del pittore romantico alla GAM di Torino (fino al 1 aprile 2024) ne raccoglie 100 opere. La racconta su Robinson Olga Gambari.
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Libri per ragazze e ragazzi
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L’autore dell’illustrazione, tratta da Il portoghese blu (Sinnos) è Damijan Stepancic
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Non ci sono solo gli autori e gli illustratori, a fare grandi i libri “vietati ai maggiori”: un ruolo cruciale, nella filiera che porta tanti bellissimi prodotti nei bookstore e nelle nostre case, lo rivestono gli editori. Ancora di più i piccoli editori, responsabili di marchi magari minuscoli e che però rendono disponibili, grazie a un incessante scouting in Italia e all’estero, opere di altissima qualità. Per questo, nella nostra pagina dedicata a ragazze e ragazzi, abbiamo chiesto a una di loro – Della Passarelli, direttrice editoriale di Sinnos, attivissima anche nelle scuole e nelle fiere di settore – di spiegarci come nasce un volume per bambini. E, visto il Natale alle porte, al suo racconto uniamo la segnalazione di due titoli targati Sinnos: un romanzo e un albo illustrato da mettere sotto l’albero.
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Il nuovo numero di alterlinus in uscita il 12 dicembre
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Nelle pagine dei fumetti di questa settimana si celebra un grande ritorno: quello di alterlinus, la rivista nata nel 1974 dalla volontà di Oreste del Buono per allargare gli orizzonti di linus, la rivista madre, al fumetto più visionario e sperimentale. Fu proprio alterlinus la fucina per quelli che allora erano nuovi talenti, da Andrea Pazienza a José Muñoz a Jacques De Loustal. Oggi la rivista ritorna grazie a Igort, direttore di linus e autore a di livello internazionale. Sulle nostre pagine, Valerio Bindi si fa spiegare da lui come è nato questo progetto.
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John Turturro in Sabbath’s Theater, che lo vede in scena nei panni di Mickey Sabbath, il protagonista dell’omonimo romanzo di Philip Roth (Il teatro di Sabbath, 1995). Va in scena al Signature Center di Manhattan fino al 17 dicembre
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Nelle pagine degli Spettacoli Gabriele Romagnoli ci racconta come John Turturro porta a teatro a New York Il teatro di Sabbath, una delle opere più controverse di Philip Roth; la sua volontà era di restare il più possibile fedele all’originale. Ne è nato un monologo sulla perdita, che è il tema centrale del romanzo. E ora la tentazione di portarlo al cinema diventa irrestibile. Se poi Woody Allen collaborasse…
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Nelle pagine dei Festival, il focus è sulla rassegna “Ci vuole orecchio” a Roma, dedicata ai podcast e alla lettura ad alta voce. Dall’attualità a Dante, come racconta uno dei protagonisti della tre giorni, lo scrittore Fabio Stassi.
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Carlo Sini in un disegno di Riccardo Mannelli
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Questa settimana Antonio Gnoli dialoga per Straparlando con il filosofo Carlo Sini: di una vecchiaia senza risentimento, di una vita ricca di maestri e padri spirituali, da Barié a Peirce, con il pensiero come passione. E della lezione di Baruch Spinoza: “Di’ quel che devi dire e infrangi te stesso”.
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