Esperienza di Putin nel Kgb di Bartolomeo Valentino*
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Esperienza di Putin nel Kgb di Bartolomeo Valentino*
Putin aveva letto un libro intitolato “Lo scudo e la spada”, scritto nel 1965 da Vadim Kojevnikov, che parlava di spionaggio. Da questo libro in Russia nacque l’idea di una serie televisiva molto seguita dai giovani di allora. Nelle varie puntate veniva rappresentata la storia di un agente segreto sovietico impegnato nella Germania di Hitler. Putin si riconosceva in pieno in questo personaggio: uomo pacato, non troppo loquace, che rimaneva sempre freddo. Putin sentiva che gli somigliava anche nella postura e nel modo di camminare. Fu colpito positivamente, pertanto, dalle dinamiche del lavoro degli agenti segreti e da come, in certe situazioni, con le loro forze potessero ottenere risultati superiori a quelli di un intero esercito. Ormai aveva fatto la sua scelta. Nell’anno 1974 fu contattato da un funzionario del Dipartimento speciale del KGB di nome Dmitri Ganzerov. Questo funzionario ebbe a dichiarare nei confronti del giovane Putin: ”dava impressione di una persona già formata, seria, che sa ciò che vuole. Non era falso, non si sforzava di piacere, era energico, agile, coraggioso ed in grado di trovare il giusto punto di incontro con tutte le persone”. Evidentemente, senza questi aspetti della personalità non era possibile lavorare nel KGB (ora FSB). Il KGB era il Comitato per la Sicurezza dello Stato . Ufficialmente Putin ha svolto il proprio servizio nel KGB dal marzo 1975 fino ad agosto 1993. Putin non ha mai rinnegato la sua appartenenza ai Servizi Segreti e ne è stato sempre orgoglioso. A tal proposito ripeteva sempre una frase di Henry Kissinger: ”Tutte le persone perbene hanno cominciato nei Servizi Segreti”. Così Putin si esprime a proposito del suo lavoro nel KGB. “Ho concluso gli studi e quasi subito sono stato indirizzato verso lo spionaggio esterno, quindi fuori dai confini della Russia. Se volete sapere se mi sia capitato mai di correre con la pistola in pugno sui tetti della case o lungo le fognature, devo deludervi. Non ho mai fatto niente di simile. Il mio lavoro era molto interessante e profondo e mi ha dato molto dal punto di vista della consapevolezza e dell’apertura mentale. Mi ha insegnato a lavorare con l’informazione e a individuare i punti più importanti, a concentrarmi ed utilizzare le informazioni per risolvere reali problemi di carattere politico”. Essendo un profondo conoscitore della lingua tedesca, da agente fu inviato nella Germania dell’Est , dove rimase per 5 anni con il compito di monitorare gli Stati Uniti e la stessa Germania Occidentale. Arrivò al grado di Colonnello. In sintesi Putin del suo periodo nel KGB ha dato un giudizio praticamente positivo e sicuramente è stata quella esperienza il suo trampolino di lancio per affermarsi in politica; evidentemente forte anche della conoscenza di fatti e misfatti della classe dirigente di allora.
Già Professore di Anatomia II Università di Napoli-Cultore di Morfopsicologia e Linguaggi Extraverbali
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(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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