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SUSSIDIO

“Noi, affamati via sms: torneremo schiavi”

LE TESTIMONIANZE DI CHI PERDE IL RDC – Niente furbetti, ma invalidi, lavoratori sfruttati o troppo ‘anziani’: i problemi di chi non avrà più il sostegno sono chiari ma il governo non vuole vederli…

DI ROBERTO ROTUNNO
30 LUGLIO 2023
Da venerdì 169mila famiglie stanno ricevendo l’sms dall’Inps che annuncia la perdita del Reddito di cittadinanza dal 1º agosto, con l’invito ad attendere “l’eventuale presa in carico da parte dei servizi sociali”. Abbiamo chiesto alla community del Fatto Quotidiano che ha ricevuto – o che conosce chi ha ricevuto – la comunicazione di raccontarci le loro storie. In poche ore sono arrivate centinaia di testimonianze e i canali social, nostri ma non solo, sono stati inondati di commenti. Ne pubblichiamo una parte.Dicono che prendiamo il Reddito di cittadinanza e preferiamo stare sul divano invece che lavorare. Io vivo in 28 metri quadri, neanche ce l’ho il divano in casa. Prima di prendere Rdc, lavoravo come portiere in un palazzo di lusso in piazza di Spagna; controllavo otto monitor senza pausa, neanche per andare al bagno. Poi ho fatto per un mese le consegne per una pizzeria. Ho chiesto il Rdc ad aprile 2019; ho Isee zero, niente immobili né auto, ho sempre preso 780 euro ma ne pago 500 solo di affitto. Ho sempre cercato lavoro, con il navigator al collocamento. Da questo gennaio avrò inviato più di 600 candidature e ho rimediato circa 20 colloqui, ho trovato lavoro a giugno da due giorni come facchino, altri due giorni di sostituzione portierato in via dei Condotti e altri tre di pulizia in un ministero. Anche se ho avuto il messaggio dall’Inps per cui mi sta per scadere il Rdc, ho comunque rinnovato il patto per il lavoro, anche in previsione di questo famoso Supporto al lavoro, la nuova misura che dovrebbe iniziare a settembre e che ci permetterà di avere 350 euro, ma non credo che comincerà veramente tra un mese. Io vivo a Roma e i corsi di formazione migliori sono tutti in provincia. Qui ce ne sono per laureati e io ho un diploma. Ho l’invalidità al 35%, non sono né carne né pesce. Non ho i genitori, ogni tanto, quando può, mi aiuta una zia.
Giulio

Ho 50 anni e ho invalidità al 50%: per Giorgia Meloni sono occupabile, il 27 mi è stata accreditata l’ultima mensilità di luglio e poi sospesa. Ho un figlio di 23 anni partito da poco all’estero e risulta con me ancora residente, occupabile anche lui, ma niente lavoro qui a Crotone. Ho lavorato tre mesi in un bar più di nove ore al giorno a 600 euro al mese, non sono stata sul divano. Per me il Rdc è stato uno spiraglio di luce. Ho sempre lavorato e lottato per lavorare. Per due anni ho fatto un tirocinio, da settembre lavorerò con un vero contratto: 18 mesi a tempo determinato per 18 ore settimanali, ma va bene, a 50 anni non è poco superare un concorso e sono fiera di me stessa. Il Reddito io lo avrei dovuto finire a novembre ora mi chiedo, ma si può stoppare un qualcosa che per legge prevedeva 18 mesi? Resterò scoperta due mesi e tutti i sacrifici fatti per pagare rateizzazioni, bollette e debiti andranno in fumo.
Miranda

Sono una percettrice del Reddito di cittadinanza dall’inizio. Ho ricevuto il messaggio dell’Inps per cui non lo prenderò più. Ringrazierò sempre chi ci ha permesso di mantenerci con il Rdc, abbiamo avuto una casa e tutto il necessario. Noi siamo una madre e figlia, abbiamo percepito sinora 980 euro al mese. Io ho 52 anni, mia figlia 21 e sapete la difficoltà di trovare lavoro a Palermo.
Katia

Sono di Palermo e ho 59 anni, venerdì ho ricevuto il famoso sms. Non avrò nulla da agosto, ma la cosa che mi fa più imbestialire è che con i soldi tolti a me (evidentemente una quota parte) finanzieranno armi, vitalizi, condoni fiscali e altre schifezze. Sono reduce da un ictus, quando sono stato convocato a ottobre scorso dal centro per l’impiego e ho prodotto tutta la certificazione medica l’unica cosa che il navigator (poverino) ha saputo dire è stato “le faremo sapere”. In sostanza né invalido (Asl e Inps fate con comodo) né occupato. Ho 34 anni di contributi.
Salvatore

Qualche giorno fa a mia madre hanno sospeso il Rdc poiché definita “occupabile”. Ha 56 anni e mio padre non c’è più, è venuto a mancare nel 2020. Soffre anche d’asma, non è una divanista perché ha lavorato anche per 350 euro come badante, ma la sfruttavano. Questo non è lavoro, è schiavitù. Purtroppo qui a Catania c’è aria di disperazione, anche mia madre è molto giù perché a questa età, dove vive, difficilmente troverà un buon lavoro pagato.
Mario

Personalmente non ho ricevuto il messaggio dell’Inps avendo minori in casa, invece mia mamma e mio padre sì: dal mese prossimo non sapranno come fare. Mio padre ha perso la vista da un occhio dopo un incidente e non gli hanno accettato nemmeno l’invalidità, perché per il governo bisogna essere ciechi totali per essere invalidi, quindi non è in grado di lavorare. Mia madre altrettanto non ha più la forza, ha dolori dappertutto, soffre con la schiena e questo era un sollievo per loro ogni mese. Vorrei poter parlare un po’ faccia a faccia con Giorgia Meloni.
Nunzia

Ho 58 anni e ho lavorato in una Rsa per 25. Ho lottato in azienda per anni perché le condizioni dei pazienti e quelle del personale erano da stato manicomiale, sono stata licenziata. In primis ho avuto difficoltà a trovare lavoro nel mio paese, si era sparsa la voce che ero “quella che denunciava” e quando ho iniziato a trovare qualcosa era in un bar a 10 ore al giorno per 25 euro in nero o niente; lavapiatti dalle ore 17 alle ore 5 per 40 euro e altri simili. Come badante turni diurni di 6 ore al giorno, 300 euro al mese e il turno notturno di 12 ore per 400 euro. Per mantenermi ho svolto due lavori, poi arriva il Rdc e finalmente posso riappropriarmi della mia dignità e non fare più la schiava. Grazie Giorgia, torno a farmi sfruttare.
Maria Teresa

Ho 59 anni e sono “occupabile”. Sono diplomata in Lingue, davvero poco per la società italiana secondo alcuni. Ho avuto la fortuna di lavorare sempre nella mia vita ma, ahimè, sempre in nero. Anni e anni di lavoro, sempre retribuito però, ma senza copertura assicurativa che avrei meritato come gli altri. Arriva il Covid e tutto termina con un arrivederci e grazie, dobbiamo chiudere. Arriva a darmi forza e aiuto il Rdc. Nel frattempo continuo a cercare disperatamente un nuovo lavoro, ma niente: l’età è avanzata, posso sentirmi male e morire, perciò nulla, nessuno mi assume. Sono riuscita a essere presa in carico, circa due mesi fa, dagli assistenti sociali del mio Comune di residenza e continuerò a ricevere il sussidio sino al 30 novembre. Nel frattempo ho fatto un corso come richiesto dalla legge. Dopo che potrò fare? L’unica cosa che posseggo è la casa di proprietà, un bivano di 45 mq, che dovrò vendere e pensare a un monolocale. Ho timore perché sono completamente sola, preoccupata e affranta. E mai sposata tra l’altro. Il mio Rdc è di 500 € mensili, ma credetemi, non bastano. Arrivano sempre conguagli di bollette, extra quote condominiali e non mangio di certo caviale e champagne. Che dirvi? Vorrei solo sparire e andare lontano. Il mio pensiero nei confronti del governo è pessimo e credo di non aver mai visto in vita mia degli esponenti non solo superficiali nei confronti di chi soffre, ma pericolosamente cattivi e sapendo anche di esserlo.

FONTE:

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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