Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
AttualitàCaserta e Sannio

Gli allievi del liceo “D. Cirillo” celebrano il giorno della memoria

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

Ha avuto inizio alle ore 16.00 il Convegno per celebrare il giorno della Shoah, organizzato dal liceo classico e musicale “D. Cirillo” con il sostegno dell’ amministrazione comunale di Carinaro (un grazie doveroso va rivolto all’assessore Alfonso Bracciano). L’incontro, che si è svolto nella bella sala consiliare della casa comunale, ha avuto come protagonisti proprio gli alunni del Cirillo, che hanno dato prova dell’accurato lavoro svolto per l’occasione. A presentare con rigore ed efficacia l’intero evento è stato l’allievo della classe III E Giuseppe Palmieri, che ha dato la parola per i saluti istituzionali al sindaco Nicola Affinito, il quale a sua volta ha citato Anna Frank e ha ricordato che “bisogna evitare che ciò che è accaduto, accada di nuovo”.

Il primo cittadino si è inoltre complimentato con il giovane presentatore e con gli
alunni e gli insegnanti del liceo “D. Cirillo”, per l’iniziativa e ha dato la parola ai ragazzi. Fondamentale è stato il ruolo degli insegnanti Pasquale Vitale, Anna Romano, Zito Francesco, Maria Teresa Cesaro, Ida Rotunno e del Dirigente Luigi Izzo.

La studentessa Anna tessitore, di quinta C, si è espressa sul dono “velenoso” del superstite Primo Levi, che ha pubblicato tra tanti lavori letterari proprio “Se questo è un uomo”, un’opera memorialistica, scritta nel 1947, ma pubblicata da Einaudi solo nel 1958. Giovanni di Peppo, alunno di quinta C ,sottolineando i motivi per cui ricordiamo la “Shoah”, ha evidenziato  che il ricordo serve a sensibilizzare le coscienze soprattutto relativamente alle responsabilità verso gli altri, perché la sofferenza inflitta durante le guerre riguarda intere comunità e non solo i singoli perseguitati. Toccante anche l’intervento di Francesca Colao di quinta C, incentrato sulle testimonianze di una sopravvissuta. Nel corso del dibattito è stato più volte ricordato il merito della senatrice a vita Liliana Segre, che ha sempre attribuito importanza alla memoria.  Luigi Campece, della quinta C, è intervenuto, invece, sugli “abusi della memoria”, sottolineati dalla semiologia Valentina Pisanty.

Il pomeriggio dedicato alla Shoah è stato caratterizzato anche da un momento musicale ad opera dello studente Raffaele Fanti, della quarta A, che ,sulle note di Schindler’s List Theme di John Williams, ha accompagnato l’interpretazione di Ludovica Panaro, sempre della quarta A, tratto dal testo “La vita della mente”, di Hannah Arendt”

Raffaele D’Angelo, di quinta F, Elena Villano, di quinta F, e Salvatore Morelli, di quinta G, hanno dato il loro contributo intitolato “Chi controlla il passato controlla il futuro “. In questa massima è racchiusa una verità importante che consiste nel fatto che gli eventi passati, come ricorda Orwell in “1984” facendo riferimento all’ideologia di Ingsoc, non hanno un’esistenza oggettiva, ma sopravvivono solo nei ricordi e nei documenti scritti. Pertendo da questo assunto distopico, gli alunni hanno ricordato come la minaccia di un “Olocausto nucleare” abbia fatto (e faccia tuttora) da deterrente per “l’equilibrio del terrore”.

Si sono soffermati, invece, su quanto sostenuto dai negazionisti e sulla relativa replica di Primo Levi, Asia Zammartino e Michele Fabozzo, della quinta E.
I negazionisti non contestano l’esistenza dei campi di concentramento e delle deportazioni, sebbene ne relativizzino e ne minimizzino la portata, ciò che invece negano è l’esistenza di un progetto di sterminio degli ebrei da parte dei nazisti e quindi l’insieme dei mezzi tecnici con cui il genocidio è stato realizzato, incluse le camere a gas – che in prospettiva negazionista rappresentano per sineddoche l’intero progetto genocidario nazista. Secondo questi pseudo studiosi, la Shoah è stata un’invenzione della propaganda postbellica. In una sorta di dibattito con i negazionisti, Asia Zammartino ha analizzato meticolosamente tutti gli argomenti presenti nel testo “I sommersi e i salvati” del 1986, riportando, tra l’altro due articoli in cui Levi replica a Nolte.

È stato poi il momento del bel monologo su Eichmann,interpretato dall’ alunno Francesco Sagliocco, di quinta E, che ha affascinato i presenti vestendo i panni di Mnemosine (che richiama il termine anamnesis) la quale ha condannato senza appello Eichmann.

Nell’ultima parte del convegno i ragazzi si sono soffermati sulle istituzioni internazionali, che hanno il compito di perseguire crimini contro l’umanità, come il genocidio. Alessandro Petrarca, di quarta B, ha, infatti, illustrato la storia, lo statuto e la giurisdizione della Corte Internazionale dell’Aja, che persegue individui che abbiano commesso reati di questa fattispecie negli Stati che abbiano aderito allo Statuto di Roma del 1998. Questo Tribunale nasce dopo l’esperienza drammatica dei genocidi nell’Ex Jugoslavia e in Rwanda. Sulla ricostruzione storica della pulizia etnica nell’ex Jugoslavia è intervenuta Giovanna Formichella,. di quarta B. Attraverso la testimonianza di Fadita Efendic si è voluto ricordare la strage di Srebrenica che avvenne sotto l’occhio delle Nazioni Unite e delle grandi potenze internazionali, che rimasero impassibili Secondo quanto rivelano le indagini, le tre grandi potenze occidentali all’epoca – Regno Unito, Stati Uniti e Francia – sapevano che le truppe serbo-bosniache erano pronte a commettere un massacro ai danni di uomini e ragazzi mussulmani bosniaci. I caschi blu dell’Onu si trovavano in Bosnia, in quel momento e nessuno si adoperò per evitarlo.

Infine la studentessa Virginia Petrossi, di quarta B, è intervenuta a proposito del genocidio in Rwanda, operando un confronto tra vittime e carnefici. Quello in Ruanda fu uno dei conflitti più sanguinosi , le vittime furono prevalentemente di etnia Tutsi, corrispondenti a circa il 20% della popolazione, ma le violenze finirono per coinvolgere anche gli Hutu moderati appartenenti alla maggioranza del paese. L’odio interetnico fra Hutu e Tutsi, molto diffuso nonostante la comune fede cristiana, costituì la radice scatenante del conflitto.

Nell’ultima parte del convegno i ragazzi si sono soffermati sulle istituzioni internazionali, che hanno il compito di perseguire crimini contro l’umanità, come il genocidio. Alessandro Petrarca, di quarta B, ha, infatti, illustrato la storia, lo statuto e la giurisdizione della Corte Internazionale dell’Aja, che persegue individui che abbiano commesso reati di questa fattispecie negli Stati che abbiano aderito allo Statuto di Roma del 1998. Questo Tribunale nasce dopo l’esperienza drammatica dei genocidi nell’Ex Jugoslavia e in Rwanda. Sulla ricostruzione storica della pulizia etnica nell’ex Jugoslavia è intervenuta Giovanna Formichella,. di quarta B. Attraverso la testimonianza di Fadita Efendic si è voluto ricordare la strage di Srebrenica che avvenne sotto l’occhio delle Nazioni Unite e delle grandi potenze internazionali, che rimasero impassibili Secondo quanto rivelano le indagini, le tre grandi potenze occidentali all’epoca – Regno Unito, Stati Uniti e Francia – sapevano che le truppe serbo-bosniache erano pronte a commettere un massacro ai danni di uomini e ragazzi mussulmani bosniaci. I caschi blu dell’Onu si trovavano in Bosnia, in quel momento e nessuno si adoperò per evitarlo.
Infine la studentessa Virginia Petrossi, di quarta B, è intervenuta a proposito del genocidio in Rwanda, operando un confronto tra vittime e carnefici. Quello in Ruanda fu uno dei conflitti più sanguinosi , le vittime furono prevalentemente di etnia Tutsi, corrispondenti a circa il 20% della popolazione, ma le violenze finirono per coinvolgere anche gli Hutu moderati appartenenti alla maggioranza del paese. L’odio interetnico fra Hutu e Tutsi, molto diffuso nonostante la comune fede cristiana, costituì la radice scatenante del conflitto.

L’articolo Gli allievi del liceo “D. Cirillo” celebrano il giorno della memoria proviene da BelvedereNews.

(Fonte: BelvedereNews – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!