Caserta. Seconda festa patronale senza la storica processione di S. Anna: dura privazione per i fedeli
Sant’Anna, protettrice delle partorienti, è per Caserta un simbolo sacro particolare ed il suo Santuario è da sempre un punto di riferimento per tutti i cittadini.
Questa parata ha sempre avuto un significato importante sia dal punto di vista teologico, sia liturgico e sia antropologico, scopriamolo insieme.
Nella processione il rapporto tra Liturgia e pietà popolare acquisisce infatti molto rilievo.
La Chiesa ispirandosi alla Bibbia ha istituito processioni liturgiche di varia tipologia: la pietà popolare ha poi dato largo spazio alle processioni votive.
Esse sono state introdotte per onorare i santi patroni e prevedono la sfilata delle reliquie o una statua per le vie della città.
Per la sfera teologica la processione è una testimonianza di fede che va ricondotta religiosamente al popolo di Dio in cammino verso la Gerusalemme celeste.
Il significato liturgico è valorizzato attraverso questo importante cammino che è associato alla speranza e alla fede della comunità che si dirige verso un mondo migliore,il mondo celeste.
Il significato antropologico vede protagonista la comunità che si riunisce in un unico obiettivo e rafforza il proprio credo con la speranza e l’amore per la Santa Patrona.
Questa manifestazione non è solo un momento di festa ma soprattutto una dimostrazione di solidarietà e vicinanza per l’intera comunità.
Questo secondo anno senza l’ importante momento di condivisione rappresenta per Caserta l’allontanamento da una bella tradizione che dava modo a tutta la cittadinanza di sentirsi coinvolta ed abbracciata dalla protezione della Santa Patrona per le sue strade.
Anche dal punto di vista folkloristico la festa che accompagnava tale ricorrenza e si svolgeva nella piazza antistante il Santuario aveva valore di aggregazione della comunità.
Quest’anno, come l’anno scorso, i festeggiamenti saranno esclusivamente liturgici, attraverso le liturgie e le celebrazioni che valorizzano esclusivamente il raccoglimento e la preghiera.
Non resta che rassegnarsi auspicando per l’anno prossimo di poter rivivere insieme il tradizionale appuntamento con la sacra processione.