S.Gregorio Matese. Tappa ad alta quota per chiudere il campionato Regionale di ‘Team Penning’

targato Fitetrec Ante, al Matese Ranch di San Gregorio Matese. All’ombra del Monte Miletto, che con i suoi 2050 metri d’altitudine oltre ad essere la cima più alta del massiccio del Matese, divide la Campania dal Molise. Nulla dunque, per questo Campionato, è stato lasciato al caso, neppure i confini geografici che hanno visto le 5 tappe baciare le province di Napoli, Salerno e Caserta. Ultima sfida, quella decisiva, questo secondo week end di agosto, che è cominciata nel tardo pomeriggio di sabato 8 per poi concludersi alle prime luci dell’alba seguente. 116 le squadre, e dunque 232 i “go”, che si sono avvicendate per poi, a 5 mesi dalla prima tappa, incoronare le formazioni più audaci. Campionato cominciato con Caserta, a San Felice a Cancello, e terminato con Caserta, a San Gregorio Matese. Campionato che ha registrato numeri da capogiro e che si è svolto grazie alla capillare organizzazione di Vincenzo Fusco alla segreteria ma anche nelle vesti di responsabile regionale di monta western, oltre che vice presidente Campania Fite Trec e giudice di gara; all’attenzione sempre costante degli altri giudici di gara Antonio Mastrostefano, Roberto Vettore, Emidio Filace e Carmine Buono; alla supervisione del referente regionale Team Penning Campania Antonio Marmo e alla presenza del presidente Fitetrec Ante Campania Carmine De Caro. Quattro le categorie: Intermediate Open a 16 punti; Limited Open a 9 punti; Istruttori e Lady. Doverosa precisazione riguardo ai punti in questione, che altro non sono che il rating assegnato ad ogni cavaliere a seconda dell’esperienza. Dunque due categorie per professionisti e meno esperti e due senza limitazione rispettivamente per cowboy in erba e cowgirl. Una start line da dove parte tutto e dove finisce il gioco con un “no time” se i tre cavalieri non stanno ben attenti a gestire la mandria. Un pen dalla parte opposta al bestiame dove finisce il gioco, ma nel senso buono del termine, con la chiusura, allo scadere di un massimo di 60 secondi, dei possibilmente tre vitelli nel pen. I vincitori del Campionato Una vittoria degna di nota per i cowboy vincitori del Campionato soprattutto perché vincere ha significato riuscire a mantenere costante l’attenzione e ben gestire la stanchezza. Premiato l’impegno, per l’appunto sempre costante, di Giuseppe Di Cerbo, veterano di questa disciplina, che si riconferma sul podio del Campionato Regionale 2015 per l’undicesimo anno oltre che riconfermarsi protagonista di tutte le formazioni vincenti. Primo posto per lui, come team leader, nella Open accanto a Vincenzo De Rosa e Miriam Longobardi con il team “Southern Ranch Over The Top”. Primo posto nella Limited ancora per una formazione Southern Ranch, “Coniglio Bianco”, con Vincenzo De Rosa, Miriam Longobardi e Francesca Guarracino. Primo posto ancora per lui, nella categoria Istruttori, alla guida del team “Top Class”, accanto a Gennaro Ianniciello e Raffaele D’Angelo. Primo posto della Lady per il team diretto da lui, “La Fattoria Horses” di Salvatore Sdino, dove a fare bene sono state le amazzoni Miriam Longobardi, Francesca Guarracino e Clelia Verolino. Secondo posto della Open per Antonio Marmo, Mirko Marino e Francesco Di Lascio con il team “Erbanito Ranch Di Lascio”. Al secondo posto della Limited ancora una formazione Erbanito: Angelo Gravina, Mirko Marino e Giuseppina Passaro. Secondo posto categoria istruttori ancora Di Cerbo con Vincenzo Ciarmiello, Alessandro Sabatino e il loro “Ciarmiello Team”. Mentre seconde nella Lady le frizzanti Romina Malfeo, Mariavittoria Mileo e Stefania Palmieri dell’Open Ranch. Passiamo al terzo. Terzo gradino per la Open per Silvio Telese, Antonio Di Lillo e Belisario Tafuri con il “Tafuri Team”. Terzo della Limited per il team “Gli Spartani” di Luigi Pisano, Pasquale Imparato e Felice Carbone. Terzo nella istruttori sempre una formazione Southern Ranch di Di Cerbo stavolta con Raffaele D’Angelo e Nicola Bellopede. Terze nella Lady Manuela Passeggio, Giuseppina Passaro e Gabriella Traficante. Per tutti loro cinque tappe all’attivo e 30 vitelli chiusi nel pen. Una tappa di giornata che può definirsi difficile per la tipologia di mandrie che hanno reso lo sbrancamento dei vitelli pressappoco impossibile. Ma difficile anche per le ore piccole che oltretutto sono state la costante sempre presente di tutte e cinque le tappe, costante che farà ricordare questo campionato, giocato fino all’ultimo colpo di redini, per l’impressionante numero di team iscritti. Anche stavolta tre mandrie per loro, vitelli di razza marchigiana e incroci di marchigiana con la razza bruna alpina, tutti allevati allo stato brado e perciò è stato difficile l’approccio con i cavalli che con fatica hanno potuto esprimere il loro innato cow sense tagliando i capi da isolare. Perciò i numerosi no time, poche le squadre che hanno chiuso il gioco con 6 vitelli, non bassi i tempi per farlo.