Caserta. ‘Talpa’ al Consiglio di Stato: due arresti (uno è carabiniere); obbligo di firma per 11 avvocati tra cui un ‘leader’ del PD

Indagati anche 20 avvocati,  per i quali il GIP ha disposto l’obbligo di firma: spicca fra questi il nome dell’amministrativista casertano Giuseppe Ceceri (nella foto, meglio noto quale “Chicco” soprattutto negli ambienti politici e in particolare del PD, partito del quale è ritenuto esponente di primo piano, tanto da essere stato proposto anche per la leadership cittadina).

Obbligo di firma giornaliera anche per gli avvocati Aldo Loiodice – ordinario di diritto costituzionale all’Università di Bari, Antonio Nardone, Giacomo Donnarumma, Alessio Raiola e Luigi Cesaro.

Le misure cautelari sono scattate in seguito ad alcune denunce dello stesso Consiglio di Stato, che aveva notato le intrusioni nel suo sistema informatico.

Procura e carabinieri del Nucleo investigativo sono riusciti a individuare i due lavoratori infedeli.

Dalle indagini sarebbe emerso che per ogni “pratica” chiedevano alcune centinaia di euro: un “servizio” ormai consolidato, che avrebbero “fornito” almeno per un anno e mezzo.

Le indagini sono ancora in corso per stabilire se ci siano altre persone coinvolte.

I due dipendenti pubblici, già allontanati dal Consiglio di Stato nei mesi scorsi, si trovano ora agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.