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AttualitàCaserta e Sannio

Caserta. Elezioni Locali. lotta (tardiva?!) all’astenzionismo

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Si vota a Castel Campagnano, Castello del Matese, Cesa, Grazzanise, Macerata, Orta di Atella, Roccamonfina, San Nicola la Strada, Santa Maria a Vico e Teverola… 
Non solo regionali, ma si vota anche per dieci Comuni dei 104 della Provincia di Caserta. In queste municipi, l’elettorato accanto alla scheda per le regionali, troverà anche quella per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione diretta del sindaco. Un appuntamento, per le comunali, che ha una duplice valenza. In primo luogo, naturalmente, in ambito locale e poi perchè può attenuare in questi dieci Comuni il tanto temuto astensionismo. Dal punto di vista della popolazione sono due i test principali: San Nicola La Strada e Orta di Atella. Solo qui si vota con il sistema proporzionale. Ma solo a San Nicola La Strada, dove sono in corsa ben otto candidati alla carica di primo cittadino, potrebbe scattare il secondo turno con il ballottaggio (cosa molto probabile considerata la grande frammentazione del voto). I due candidati sindaco di Orta di Atella se la giocheranno, invece, in un unico turno. Tra i 34 candidati sindaci poi c’è, questa volta, una sola donna, Letizia Tari che si ripropone a Roccamonfina. In questo centro del Matese quella della Tari (arrestata e in attesa che si definisca ancora la sua vicenda giudiziaria) ha il sapore di una sorta di rivalsa: troverà come concorrenti Ludovico Feole e Carlo Montefusco. Un’altra particolarità riguarda poi, come consuetudine, la presenza quasi assoluta di liste civiche in appoggio ai candidati sindaci. Sono infatti solo sette le formazioni che si fregiano di simboli e diciture di partito. Tutte le altre sono formazioni con denominazioni create apposta per la competizione elettorale. Le liste civiche, come detto, sono una caratteristica delle comunali ma, questa volta,sono state di gran lunga preferite a liste di partito anche a causa dello scarso fascino tra gli elettori che i partiti incontrano in questo momento.Quindi meglio ancorare la campagna elettorale a simboli e slogan più legati al territorio. Problemi di eccessiva competizione non ci saranno invece a Castello Matese dove sulla scheda per il sindaco c’è solo il nome di Antonio Montone: dovrà preoccuparsi che vadano alle urne il 51% degli aventi diritto per indossare la fascia tricolore. Un altra curiosità riguarda Castel Campagnano. Si sfidano i due sindaci che hanno governato negli ultimi diciassette anni la Comunità. I primi dieci Nicola Campagnano e gli ultimi sette Giuseppe Di Sorbo, sindaco uscente. Come dire la tradizione è tradizione e non si cambia! È questa una delle particolarità della tornata per le comunali. Del resto sono soprattutto Comuni con una popolazione inferiore a 15mila abitanti quelli che sono ora chiamati alle urne per eleggere sindaco e consigli comunali. Il che ha anche fatto la differenza nei vari tour effettuati in provincia dai candidati per le regionali. Dei pochissimi comizi che si sono visti la maggior parte sono stati organizzati proprio nei centri chiamati al voto anche per le comunali oltre che per le regionali. Qui schede e “santini” si sono incrociati e saldati nello sforzo di portare alle urne il maggior numero di persone possibili.

(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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