Piedimonte Matese. Forza Italia invita il sindaco a prendere atto della sconfitta ‘provinciale’

“Siamo un gruppo compatto ad esclusione di una posizione marginale”.Commenta così il consigliere Gerardo De Rosa (foto a sx), del gruppo Forza Italia, il clima all’interno della componente di opposizione al Comune di Piedimonte Matese guidato dal sindaco del Pd Vincenzo Cappello (foto a dx). La “posizione marginale” riguarda Domenico Santopadre che, da qualche mese, ha assunto un ruolo da indipendente; alla domanda su come si presentano le condizioni politiche all’indomani del voto per le Provinciali che non ha premiato il primo cittadino, la risposta però è: “La situazione è esplosiva perché ormai serpeggia la delusione. La mancata elezione è comunque un fallimento”. “Il sindaco Cappello –ha spiegato – quando si tratta di elezioni importanti come avvenuto in passato per la Regione, come in questo caso per le Provincia, perde. Questo ha un significato politico anche per il Comune”. De Rosa non pensa a una chiusura anticipata della consiliatura però aggiunge: “Credo che si vada a scadenza naturale tra un anno e mezzo, dopodiché Cappello non si ricandiderà. Noi, ovviamente, siamo all’opposizione e se da parte di qualcuno dei consiglieri della maggioranza ci fosse volontà di dialogare, siamo qui”.De Rosa si esprime in termini assoluti sul futuro politico dell’attuale sindaco visto che Cappello è già al suo secondo mandato e, quindi, non potrebbe ricandidarsi al Comune in ogni caso. Al tempo stesso apre ad una eventuale crisi. Vincenzo Cappello, invece, incassata la sconfitta per il tentativo di trovare un posto nell’Ente di corso Trieste, si concentra sul Comune. Nei mesi precedenti il voto per la Provincia aveva raccolto tutte le sue energie per portare avanti i progetti di riqualificazione post terremoto. “Nessun riflesso nel mio gruppo. Vado avanti con il lavoro a Piedimonte. Le priorità maggiori rimangono le scuole. Ma già oggi –ha aggiunto – abbiamo avuto una riunione di coordinamento per le politiche sociali”.Quella della scuole, insieme alla viabilità, rimane la spada di Damocle sulla quale il neo presidente della Provincia si gioca la credibilità nell’Alto Casertano. Le vacanze estive sono alle porte e passeranno in un baleno: intanto un istituto è chiuso, l’Agrario, e un altro, l’Industriale, è risultato la peggior scuola d’Italia.