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Attualità

Ancora alla ribalta della cronaca per abusi edilizi il Parco “Marianna” di Via Monte Ofelio- Revocata dal comune la concessione in sanatoria –

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Ancora alla ribalta della cronaca per abusi edilizi il Parco “Marianna” di Via Monte Ofelio

Comprano due appartamenti da un fallimento e costruiscono una villa. Revocata dal comune la concessione in sanatoria – Lo scettro della demolizione e il ripristino dello stato dei luoghi.

Sessa Aurunca – Pare che i funzionari dell’ufficio tecnico del comune di Sessa Aurunca non siano più disponibili (come ai vecchi tempi) a passare sugli abusi edilizi (ve ne sono stati in passato moltissimi perpetrati con il loro assenso  e la solita “bustarella”) ed hanno contestato revocando addirittura una concessione in sanatoria ad una coppia di coniugi che si erano aggiudicati all’asta del Tribunale di Latina (per un piatto di lenticchie) due appartamenti del Parco Marianna in Sessa Aurunca provenienti dal fallimento della Pafo ( la società  che aveva costruito l’intero parco).

Anche se l’Ufficio Tecnico Comunale  – con una tesi ridicola – ha negato l’esistenza delle licenze originarie perché…”a causa delle precarie condizioni in cui versano gli archivi comunali  non è possibile accedere ai documenti di cui  alle C.E. interessate”.

 

E’ una tesi non condivisibile in quanto per vicende simili la polizia giudiziaria ha avuto accesso agli atti ed ha reperito il materiale occorrente per il confronto dello stato dei luoghi dell’epoca della costruzione con gli abusi recenti.

Ma quello che è risultato “falso” (o meglio “inveritiero”, come con molto eufemismo in tribunale si definisce una bugia) è che i coniugi Biagio Di Tora e Marcello Angela, nella richiesta di concessione edilizia in sanatoria hanno evidenziato solo alcune difformità. E questo evidentemente per ridurre notevolmente l’esborso di denaro (ignorando, invece, quanto rilevato del CTU del Tribunale di Latina in sede di stima fallimentare che evidenziava una spesa in sanatoria di circa 50 mila euro a fronte dei 10 mila versati per la concessione in sanatoria) e provocando, tra l’altro, un notevole danno erariale.

Però l’ufficio tecnico accortosi dell’inganno ha dato luogo a tutta una serie di revocatorie informando la Procura della Repubblica. Ma riavvolgiamo per un attimo il nastro e facciamo macchina indietro.

Il 9 dicembre del 2019, il capo settore assetto del territorio Arch. Raffaele Aliperti, effettuava un sopralluogo alla Via Monte Ofelio n°16 presso il fabbricato di proprietà  dei coniugi Di Tora-Marcello rilevando che era stato costruito un muro di contenimento in blocchetti totalmente abusivo ordinando l’immediata sospensione dei lavori, trasmettendo alle autorità competenti gli incartamenti.

In seguito a tale atto i funzionari regionali del genio civile geom. Giorgio De Lucia e il dr. Italo Giulivo,  invitavano il comune di Sessa Aurunca a trasmettere i provvedimenti adottati a tutela della pubblica e privata incolumità, l’avvenuta denuncia in sanatoria e voler trasmettere il tutto alla Procura della Repubblica.

In data 6 aprile 23 si dava corso all’atto di revoca della concessione edilizia rilasciata ai coniugi Di Tora-Marcello e per conoscenza al loro tecnico Ing. Carmine Tortora, e alle altre autorità competenti a firma dell’ing. Antonio Menditto, responsabile del settore “Assetto del Territorio” del Comune di Sessa Aurunca.

Tra l’altro nel provvedimento di revoca si evidenzia che i coniugi Di Tora-Marcello, con varie istanze, avevano chiesto la realizzazione di un garage (costruito come una baracca di clandestini e appoggiato ad un muro di terzi) e di una piscina interrata, per fortuna neppure abbozzata. Il “duo” aveva perfino chiesto – ma non ottenuto – di spostare in avanti il cancello dell’ingresso (murando i diritti altrui) e pretendendo – ma senza riuscirci – di installare una conduttura del gas di città in zona ove vi sono servizi di altri condomini;  ed infine  di parcheggiare le loro macchine per “diritto ereditario”, ostruendo il passaggio innanzi alle abitazioni degli altri condomini. Insomma parlare della turbativa della quiete pubblica è veramente riduttivo se non si attribuiscono tali inconsulti comportamenti a “turbe psichiche”

Successivamente al rilascio della Concessione di Condono e alla presentazione presso lo Sportello U.E. delle pratiche sopra elencate, sono stati rinvenuti presso gli uffici del Genio Civile di Caserta, i grafici originari allegati alla Concessione edilizia e successiva variante e  acquisiti agli atti (quelli per intenderci non rinvenuti nel comune di Sessa per il disordine imperante o una palese connivenza).

Dal riscontro dei grafici si è potuto risalire alla esatta consistenza del fabbricato rispetto a quanto autorizzato dal confronto tra i grafici autorizzati con C.E./86 (e successiva variante n.641/88) ed i grafici allegati alla concessione di condono, riportati come “stato attuale”, si evidenziano sostanziali difformità consistenti tre l’altro in aumento di volumetria, di sagoma e di superficie, oltre alla realizzazione di una scala interna ed una esterna e alcune aperture non corrispondenti ai grafici autorizzati.

Le difformità riscontrate, di carattere sostanziale, fanno decadere i presupposti alla base dei quali è stato condotto l’esame istruttorio della pratica di condono, conclusosi positivamente partendo dal presupposto, rivelatosi successivamente errato, che gli abusi da condonare consistessero nel cambio di destinazione d’uso e nella divisione di unità immobiliari e che le difformità per forma, sagoma superficie e volumetria riportate nella relazione del geom. Fulvio Turriziani, fossero riconducibili alla mancata realizzazione della copertura a tetto e falde. Solo per inciso va segnalato che i coniugi Di Tora-Marcello – in evidente difformità di tutte le costruzioni del parco Marianna – hanno ideato una copertura ispirandosi alla Cupola di San Pietro in Roma, alterando la cubatura, ma ottenendo un ulteriore appartamento sia pure fuori legge.

Il provvedimento in definitiva così conclude: “Considerato che quanto emerso dal confronto tra i grafici autorizzati con C.E. n.21/86 e successiva variante n.64/88 ed i grafici allegati alla Concessione di Condono, vizia il procedimento istruttorio propedeutico al rilascio della Concessione di condono, e che tale circostanza costituisce motivo per l’annullamento in autotutela del titolo rilasciato, e, conseguentemente, di tutti i titoli edilizi sopra elencati”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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