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Attualità

Sul Ruby-ter, l’assoluzione di B. fatta da magistrati non sereni

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RUBY-TER

B. pagò le testimoni del processo. Ma per i giudici non è corruzione

LA SENTENZA – Milano, secondo il Tribunale un errore dei pm nei primi procedimenti ha di fatto reso “impossibile” il reato

DI GIANNI BARBACETTO

16 FEBBRAIO 2023

LEGGI – Ambra Battilana: “Sono fuggita dalle ‘cene’. I potenti vincono sempre”onora De Vivo, Aris Espinosa, Barbara Faggioli, Marianna e Manuela Ferrara, Miriam Loddo, Marysthell Garcia Polanco, Barbara Guerra, Giovanna Rigato, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti, Silvia Trevaini e Ioanna Visan. Assolti “per analoghe ragioni, di carattere esclusivamente giuridico”, anche l’avvocato Luca Giuliante e il fidanzato di Ruby, Luca Risso, perché “accusati di reati che presuppongono la sussistenza di un reato che non sussiste”, cioè la corruzione in atti giudiziari attribuita a Ruby. Assolti infine Luca Pedrini dal delitto di false informazioni al pm, il giornalista Carlo Rossella per falsa testimonianza, Aris Espinosa per l’ipotesi di favoreggiamento alla prostituzione, “perché dagli atti è emersa con evidenza l’insussistenza del fatto”. Prescritti invece il reato di calunnia contestato a Bonasia e le false testimonianze di cui erano accusati Simonetta Losi (la moglie del pianista di Arcore), la parlamentare Mariarosaria Rossi e il fisioterapista del Milan, Giorgio Puricelli. L’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal sostituto procuratore Luca Gaglio, aveva invece chiesto condanne per tutti gli imputati, 5 anni per Karima e 6 per Berlusconi. Sostenendo che le ragazze erano diventate pubblici ufficiali già nel momento in cui erano state ammesse dal Tribunale come testimoni nel processo Ruby 1: e cioè il 23 novembre 2011 (ben prima, dunque, della primavera 2012).Il Tribunale ha dato loro torto. Che si arrivasse a una assoluzione per errore della maschera processuale indossata dagli imputati è cominciato a essere chiaro il 3 novembre 2021, quando Tremolada ha recepito, a sorpresa, un’eccezione avanzata tre anni prima, nel gennaio 2019, dai difensori di Berlusconi. Riguardava proprio l’impossibilità, suggerita dall’avvocato Federico Cecconi, di considerare testimoni le ragazze, da ritenere invece “indagate sostanziali”. Ieri la sentenza ha chiuso il cerchio.

Sul Ruby-ter, l’assoluzione di B. fatta da magistrati non sereni

DI GIAN CARLO CASELLI

16 FEBBRAIO 2023

Il rapporto di Berlusconi con i suoi giudici è sempre stato tormentato. L’amena intervista allo Spectator e alla Voce di Rimini (dove si afferma che per fare il lavoro dei magistrati “bisogna essere malati di mente; se fanno questo lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana”) si accompagna a una significativa sequenza dei rapporti di Berlusconi con la giustizia.

All’inizio a essere attaccati in modo apodittico furono solo alcuni procuratori di Milano e di Palermo. Ma poi, man mano che le indagini si concludevano, a essere delegittimati e offesi toccò ai magistrati giudicanti: tutte le volte in cui le loro decisioni non combaciavano con le aspettative dell’ex Cavaliere o del suo entourage. Finché l’attacco – da Berlusconi personalmente condotto con un intervento Tv a reti unificate – fu addirittura rivolto contro le Sezioni unite della Cassazione, massimo organo giudiziario del nostro sistema, “colpevole” di non aver applicato una delle (troppe) sue leggi ad personam, la cosiddetta “legge Cirami”. Il problema, dunque, non era costituito da singoli magistrati. L’attacco è stato a geometria variabile, nel senso che poteva subirlo qualunque magistrato che avesse la sfortuna (sic!) di imbattersi in vicende delicate agli occhi dell’ex Cav. Come finale di partita (ma anche no, essendo ancora aperto il processo “Escort” di Bari e qualcos’altro a Firenze) ecco ora il Ruby-ter di Milano. Questa volta, praticamente alla vigilia della sentenza annunziata per il 15 febbraio, Berlusconi è intervenuto per interposto governo Meloni, che senza alcun preavviso ha revocato la costituzione di parte civile a suo tempo disposta dal governo Gentiloni per il “planetario discredito” causato al nostro Paese.

Può accadere che la costituzione di parte civile sia revocata perché l’imputato ha compiuto qualche passo, nel merito del processo, per favorire tale decisione, ma nel caso di specie ciò si può tranquillamente escludere. Neppure si può pensare che la decisione “politica” del governo Meloni sia dovuta alla preoccupazione di non creare frizioni con l’Egitto, posto che gabellare Ruby come nipote di un presidente egiziano è operazione incredibilmente tentata (e quasi riuscita) in passato, ma non riproponibile, salvo volersi coprire ancora di “discredito planetario”. Per cui non resta altro che pensare a un intervento che può suonare – alla vigilia della sentenza, va ribadito – come una forma indiretta di interferenza nel processo di Milano. Con buona pace del barone di Montesquieu, che con tanto zelo si era adoperato per fondare la teoria della separazione dei poteri.L’esito del processo Ruby-ter, che è stato di assoluzione e di cui ora si attende la motivazione per il controllo “sociale” esterno e per quello endogeno di carattere tecnico, allo stato degli atti va commentato presumendo (senza indulgere ad atteggiamenti corporativi) che a ispirare la decisione dei magistrati di Milano sia stato un percorso secondo scienza e coscienza. Certo è, tuttavia, che si è reso loro un pessimo servizio, mettendone in gioco (agli occhi di molti) la serenità di giudizio. Quando giocare con la serenità altrui dovrebbe restare prerogativa di Matteo Renzi, che per altro si muoveva in un ambito di rapporti fra politici, non fra politica (governativa) e giudici.Per concludere, se mai l’interferenza nel Ruby-ter (seguita a ruota dalla sempreverde proposta di una commissione parlamentare d’inchiesta sui processi di chissà quanti anni passati) dovesse rivelarsi un assaggio della pseudo riforma della “separazione delle carriere” e delle sue inesorabili conseguenze sull’indipendente esercizio della funzione giudiziaria, ecco che avremmo ulteriori motivi di grave preoccupazione.

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FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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