Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta

'Se un uomo non ha il coraggio di difendere le proprie idee, o non valgono nulla le idee o non vale nulla l'uomo' (Ezra W.Pound)

Teleradio-News ♥ mai spam o pubblicità molesta
Attualità

“Storie dalle Due Sicilie”, il nuovo libro di Gennaro De Crescenzo, per capire meglio

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!

È cosa rara trovare nel racconto della grande Storia le voci della gente comune, il riflettore principale è di solito puntato sui protagonisti, sul clamore di episodi collettivi e le trame vengono tessute valicando a piè pari le vite dei più. L’ultimo libro del Prof. Gennaro De Crescenzo, Storie dalle Due Sicilie, sovverte però il punto di vista, accorda le circostanze alle persone e va a rappresentare una pregevole eccezione.
Nella sua prima parte fatta da dodici brevi racconti c’è spazio per il sentire, mai prima raccontato, della gente del Sud. Dello sgomento vissuto i giorni del gennaio 1799 nelle case dei napoletani, quando una rivoluzione estranea minacciava “…fuori la porta mia, sotto il balcone mio e forse entra pure a casa mia” e si portava via, assieme alla giovanissima Luigia Rendina, sessantamila meridionali massacrati e “passati a fil di spada”. Dei sorrisi, lacrime, corse, piccole felicità e presepi di colla e cartone, di un popolo che anche a vico Giardinetto non aveva bisogno di ulteriore fratellanza, voleva solo essere “lasciato in pace” e non finire trucidato a Lauria in un “Onda dei Morti” fatta di oltre duemila anime di donne, ragazzi, bambini e giovinette colpevoli solo di “difendere le proprie case e il proprio onore e preferire la morte alla violazione del focolare domestico”. Dell’onore di Raffaele, soldato tra soldati, “con le divise nuove”, interpreti sul Volturno e a Gaeta di un’epica non raccontata. Del ferro e del sale, nel naso e sulla pelle, e della rabbia che Aniello non fece in tempo a gridare in faccia ai bersaglieri, zittito da due palle di moschetto a Pietrarsa. Degli abbracci di nonna Giuseppina e nonna Titina prima di doversi fare Brigante per difendere quel fumo caldo di forni accesi. Della rassegnazione disperata e dolce di Michele, la stessa che aveva letto negli occhi della sua Cristiana, “…ma io come ci vivo senza le mani tue grandi e senza ridere più?”, prima di partire da giù all’Immacolatella fino all’America.
Dodici racconti per capire meglio. Facce, profumi, sentimenti e parole di quotidianità espresse in un sorprendente e poetico incedere antico che ancora voluttuosamente, noi meridionali, pratichiamo nelle intimità familiari e che hanno la storia come sfondo, premessa e conclusione. Racconti che si raccordano perfettamente alla seconda parte del libro sorretta da una profonda ricerca di notizie archivistiche a far venire fuori le evidenze di tutta un’altra storia, scritta in modo da poter essere patrimonio di tutti e riferita per alcune delle sue pagine più significative: da Garibaldi a Fenestrelle, dai Briganti all’Emigrazione fino all’età dei primati e alle questioni meridionali ancora aperte. Il tutto, indiscutibilmente, nel segno “dell’amore per la nostra terra e per la nostra gente dell’attuale Sud e dell’antico Regno delle Due Sicilie”.

(Fonte: DeaNotizie – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

Teleradio News ♥ Sempre un passo avanti, anche per te!