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Attualità

Processi: A Roma udienza preliminare relativa agli omicidi di Fabrizio «Diabolik» Piscitelli e di Selavdi Shehaj.

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Processi

Roma udienza preliminare relativa agli omicidi di Fabrizio «Diabolik» Piscitelli e di Selavdi Shehaj. Alessia Marani su Il Messaggero: «L’argentino Raúl Esteban Calderón, detto Francisco, avrebbe ucciso Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, per trecentomila euro, e i soldi li avrebbe tenuti nascosti ai piedi del letto della figlioletta dietro al battiscopa della cameretta. È il suo amico Amleto T. (non indagato), intercettato dalla squadra mobile grazie a un virus trojan inserito nel suo telefonino, a dirsi convinto che sia stato proprio Francisco ad aver sparato al Diablo il 7 agosto del 2019 sulla panchina del Parco degli Acquedotti. […] In una conversazione del 20 gennaio di quest’anno trascritta a verbale dagli agenti, Amleto, che ha precedenti ed è ritenuto dagli inquirenti “fiduciario” di Francisco nonché intermediario nei rapporti tra lui e l’ex compagna, principale accusatrice dell’argentino, parlando con una persona non meglio identificata puntualizza, a proposito del presunto autore materiale dell’omicidio del Diablo, che “c’aveva tre piotte. Mo se le sbatte, le tre piotte… Te lo giuro su mio nipote, glieli ho levati io da dentro casa. Lo sai dove li aveva Sotto… intorno alla cameretta della pupa, alla cosa dello zoccoletto, ci stavano tutti pezzi da diecimila euro: 10 mila, 10 mila, 10 mila… tutti così, trecentomila euro”. Tanti soldi che, tuttavia, secondo l’amico, l’argentino non si godrà mai: “Quanno te prendono… tutti i soldi che hai guadagnato non ti servono più”, alludendo che non basteranno nemmeno per gli avvocati. […] La circostanza dei soldi tenuti nascosti nella camera della bambina, stando alle indagini, troverebbe conferma nelle dichiarazioni della madre dell’ex compagna. […] Domani [oggi – ndr], nell’aula bunker di Rebibbia, ci sarà l’udienza preliminare per decidere sul rinvio a giudizio chiesto dalla Procura del presunto killer, accusato, con Enrico Bennato e Giuseppe Molisso, anche della morte di Selavdi Shehaj ucciso in spiaggia a Torvaianica il 20 settembre del 2020. I due procedimenti sono stati uniti. Secondo l’ex compagna di Francisco, a scatenare la rappresaglia contro Diabolik sarebbe stato lo scontro tra il gruppo del Diablo e quello di Leandro Bennato, fratello di Enrico, entrambi nipoti del boss di Primavalle Walter Domizi. […] L’arma del delitto non è stata mai ritrovata. E secondo una perizia della difesa di Calderón (la stessa di Enrico Bennato) non sarebbe del tipo indicato dagli inquirenti, ovvero corrispondente a quella sottratta all’ex compagna dell’argentino».

Attesa ad Ancona la sentenza di primo grado del processo relativo alla morte del piccolo Francesco Bonifazi (7 anni). TgCom24: «Per la vicenda del bimbo morto per una gravissima infezione sviluppata da un’otite curata con l’omeopatia, la Procura di Ancona chiede una condanna a 4 anni per il medico omeopata Massimiliano Mecozzi, 60 anni, pesarese. Il caso è quello di Francesco Bonifazi, di Cagli (Pesaro e Urbino), morto a 7 anni il 27 maggio 2017 per una otite batterica bilaterale curata con l’omeopatia. Il bimbo spirò all’ospedale Salesi di Ancona, dove era arrivato tre giorni prima in gravi condizioni».

FONTE:

(Fonte: Cronache Agenzia Giornalistica – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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