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Attualità

Nella giornata mondiale della pizza ricordiamo che Bellona è la “Città della pizza”

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L’11 giugno 1889, per onorare la Regina d’Italia Margherita di Savoia, la Pizzeria Brandi in Napoli mise a disposizione il pizzaiolo Raffaele Esposito che creò la “Pizza Margherita”, condita con pomodori, mozzarella e basilico, per rappresentare i colori della bandiera italiana. Il locale sito in Via Chiaia, in attività dal 1780, entrando si notano le foto dei Savoia, di vari personaggi dello sport, dello spettacolo e della politica italiana ed estera. Inoltre, all’esterno del locale fa bella mostra un marmo su cui è inciso: “Qui 100 anni fa nacque la Pizza Margherita 1889 – 1989 Brandi”. Per cui si può dire che “mangiando una pizza da Brandi equivale a gustare un pezzo di storia”. L’innovazione fu l’uso del pomodoro come condimento. Dal tardo XVIII secolo tuttavia era comune per i meno agiati della zona intorno a Napoli, aggiungere il pomodoro alle loro focacce, e così nacque la pizza. Il piatto guadagnò in popolarità e presto diventò un’attrazione turistica quando i visitatori a Napoli si avventuravano nella città per assaporare le specialità locali. Nel 1835 una descrizione della pizza napoletana fu data dallo scrittore ed esperto di cibo francese Alexandre Dumas (padre) nella sua opera “Il Corricolo”. Egli descrive la pizza come il cibo diffuso tra la gente umile a Napoli durante l’inverno, e che “a Napoli la pizza è aromatizzata con olio, lardo, formaggio, pomodoro e acciughe sotto sale”. La più antica è la pizza marinara condita con pomodoro, origano, aglio, olio extra vergine d’oliva e solitamente basilico. Era chiamata “Marinara” perché era il cibo che i pescatori mangiavano quando tornavano a casa dalle lunghe giornate di pesca nel golfo di Napoli. Con l’arrivo degli immigrati italiani nel tardo XIX secolo, la pizza fece la sua prima apparizione negli Stati Uniti d’America. Essa si diffuse nelle città con vaste popolazioni italiane, come San Francisco, Chicago, New York City e Philadelphia dove il prodotto fu inizialmente venduto sulle strade dei quartieri italiani. A Chicago la pizza fu introdotta da un venditore ambulante che camminava su e giù lungo Taylor Street con un mastello di pizze sulla testa. In Campania, e precisamente nel casertano, la Città di Bellona è stata definita la “Città della Pizza Americana” grazie ai circa 40 locali gastronomici, operanti su tutto il territorio comunale. Agli inizi due erano le pizzerie frequentate da buongustai nei fine settimana. Ma il periodo di intenso sviluppo si ebbe tra il 1982 e il 1987, ad opera di due intraprendenti cittadini ritornati in Patria dopo anni di lavoro negli Stati Uniti d’America: Italo Valeriani e Vincenzo Aurilio. Il primo gestì due pizzerie: “Maria Pizzeria” e “Capri Pizzeria” nella città di Newark (New Jersey), mentre il secondo gestì la pizzeria “Don Giovanni” a Long Branch, sempre nello Stato del New Jersey. In Via Caporale Gaetano Di Lello, a Bellona, Vincenzo Aurilio avviò una pizzeria che chiamò “Don Giovanni l’Americano” e fu quella la prima volta che gli amanti della pizza gustarono un prodotto dal sapore e dal formato del tutto innovativo: più grande (oltre 50 cm. di diametro) della pizza tradizionale e, tagliandola in senso diagonale, si ottenevano otto fette. Era la “Pizza Americana” che per la sua bontà acquistò un’immediata popolarità richiamando clienti sia dal circondario che dall’area di Napoli. Trascorsero alcuni anni e nell’estate del 1986 in Via Pirandello, Italo Valeriani avviò una prima pizzeria “La Grotta Azzurra” a cui seguì, sempre sotto la sua gestione, la “Bella Napoli” entrambe tutt’oggi in piena attività. E Bellona, ad opera di questi due ex emigranti, diventò, particolarmente nei fine settimana, il richiamo di molti buongustai provenienti dalle città vesuviane e dal basso Lazio. A questi due esercizi seguirono altri, gestiti da bellonesi, raggiungendo così l’incredibile numero di 40 dislocati lungo le strade di Bellona e nell’amena frazione di Triflisco. Ed il merito va ai due pionieri Italo Valeriani che oggi gode il riposo di “giovane pensionato” e Vincenzo Aurilio che il 7 novembre 2011 terminò la sua vita terrena lasciando parenti ed amici nel più profondo dolore. Il suo ricordo di ottimo pizzaiolo si perpetuerà nel tempo per l’innovazione da lui apportata e la continua affermazione di Bellona definita la
“Città della Pizza Americana”
Franco Falco



(Fonte: Dea News – News archiviata in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)

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