News salienti di giovedì 11 novembre:

Delitti e suicidi

Nel tardo pomeriggio di ieri tale Francesco Ciamaichella, 40 anni, drogato e alcolizzato, è stato trovato morto con una profonda ferita alla testa in un appartamento popolare in via Albanese, a Chieti. È stato un vicino a sentire per primo un cattivo odore nel palazzo. Il pm Giuseppe Falasca ha aperto un’indagine per omicidio.

Il gip di Patti, in Sicilia, ha disposto l’archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Viviana Parisi, 41 anni, dj, e del figlio Gioele, 4 anni, trovati senza vita nelle campagne messinesi nell’agosto 2019. Nella sua ordinanza, il giudice ha scritto: «La morte di Viviana Parsi suicida come conseguenza del lancio dal traliccio è l’unica compatibile con i risultati delle indagini. Quanto al piccolo Gioele, il cui corpicino era stato ritrovato ridotto a brandelli, perché mangiato dalle volpi, il giudice ha sottolineato «l’onestà intellettuale» dei pm nel riconoscere di «non aver potuto dare risposte certe sulle cause della morte»: non sapremo mai, insomma, se sia stato ammazzato dalla madre, o se sia morto di stenti nel bosco.

L’ex ambasciatore comprato dai cinesi

Il gup di Roma ha rinviato a giudizio Antonio Morabito, ex ambasciatore italiano presso il Principato di Monaco, con l’accusa di corruzione. Il giudice ha fissato il processo per lui e altre quattro persone, tutti procacciatori di affari, al prossimo aprile. I fatti risalgono al 2016. Secondo l’accusa, l’ambasciatore, che nel 2015 era in servizio a Roma presso la Farnesina, avrebbe ricevuto denaro da investitori cinesi in cambio di notizie su aziende italiane in vendita o in difficoltà cui servivano finanziamenti dall’estero. Nel procedimento è coinvolto anche un avvocato cinese che, in rito abbreviato, è stato condannato a un anno di reclusione.

Il nonno di Eitan potrebbe farla franca

Israele, pur avendo aderito alla convenzione europea di estradizione di Parigi del 1957, ha apposto una riserva per la quale non estrada i propri cittadini. Nel caso più che probabile che venga negata l’estradizione del nonno di Eitan, l’Italia potrebbe chiedere a Israele di perseguirlo penalmente sul suo territorio per i reati contestati dai magistrati di Pavia attraverso il ministero della Giustizia. Ma anche questa strada si profila irta di ostacoli, poiché in Israele è già stato aperto un procedimento analogo a carico di Shmuel Peleg [C.Gu, Mess].

Via al processo per la coppia uccisa nel Lago di Garda

Si è aperto ieri al tribunale di Brescia il processo nei confronti di Patrick Kassen e Christian Teismann, accusati di omicidio colposo, naufragio e omissione di soccorso per avere investito e ucciso con il motoscafo Umberto Garzanella e Greta Nedrotti nel lago di Garda lo scorso 19 giugno. Alla prima udienza era presente solo Kassen, che è ai domiciliari dopo essersi assunto la responsabilità della guida al momento dell’impatto tra il Riva dei tedeschi e il gozzo dei due ragazzi. A fine udienza, Kassen, accompagnato dalla moglie, si è avvicinato ai familiari delle vittime e ha chiesto scusa: «Volevamo già dal primo giorno venire a dire qualcosa a voi familiari e scrivere una lettera ma ci è stato detto che il momento non era giusto. Non dormo da mesi». Il processo è stato aggiornato al 19 dicembre, quando saranno sentiti i primi testimoni. I genitori di Umberto Garzanella e Greta Nedrotti hanno ritirato la costituzione di parte civile dopo avere ricevuto circa due milioni e mezzo di euro dall’assicurazione dei tedeschi.

Il giallo del cadavere in una grotta sull’Etna

Durante un’esercitazione il Soccorso alpino della Guardia di Finanza ha trovato in una grotta lavica sull’Etna resti umani risalenti a una quarantina di anni fa. Dalle prime indagini scientifiche il cadavere sembra quello di un uomo di almeno 50 anni, alto circa un metro e settanta, con delle malformazioni congenite al naso e alla bocca, morto tra gli anni Settanta e Novanta. Indossava dei lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, un impermeabile a mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon pon e degli scarponcini Pivetta numero 41. Aveva al polso un orologio Omega con cinturino in tela e nella tasca della giacca un pettine all’interno di una custodia. È probabile che l’uomo si sia introdotto volontariamente nell’anfratto, altrimenti difficilmente accessibile, e che sia morto per cause non violente.

A Pozzallo salvati altri 400 migranti

Nella notte tra martedì e mercoledì un peschereccio con a bordo circa 430 migranti, 13 dei quali minorenni, si è incagliato in una secca di fronte al porto di Pozzallo, in provincia di Ragusa. Le operazioni di soccorso, condotte dalla Capitaneria di porto, sono durate ore, complicate dal forte vento e dal mare mosso. I migranti sono stati ospitati temporaneamente nella palestra comunale, sottoposti ai controlli sanitari (tutti negativi al Covid) e trasferiti su una nave quarantena.

«Gioco io». E fa bastonare la rivale

Aminata Diallo, calciatrice del Paris Saint-Germain, è stata fermata dalla polizia di Versailles e interrogata riguardo all’aggressione subita giovedì scorso dalla compagna di squadra Kheira Hamraoui. Diallo ha 26 anni, è nel giro della nazionale francese e gioca con il Psg dal 2016.  Gioca come centrocampista come la Hamraoui, che di anni ne ha 31 ed è una delle calciatrici francesi più vincenti in attività. Secondo la ricostruzione dell’Équipe, giovedì scorso la squadra femminile del Psg, campione di Francia in carica, aveva organizzato una cena di gruppo in un ristorante di Parigi. A fine serata, la Diallo aveva accompagnato a casa la Hamraoui. Vicino alla destinazione (nei pressi di Versailles), due sconosciuti con il passamontagna si sarebbero avvicinati a quest’ultima colpendola su braccia e gambe con una spranga di ferro. Dopo l’aggressione, la Hamraoui era stata ricoverata a Poissy e dimessa con punti di sutura sulle ferite. Da allora è in riabilitazione e quindi fuori squadra, e la Diallo ha preso il suo posto da titolare. La polizia sospetta che la Diallo sia la mandante dell’aggressione. «Uno scenario simile a quello dell’aggressione della pattinatrice statunitense Nancy Kerrigan, fatta picchiare da conoscenti della rivale Tonya Harding, 27 anni fa. Una storia da film che stavolta si ripete nel calcio e in uno dei club più in vista come il Psg» [Grandesso, Rep].

C’è anche un italiano tra gli arrestati ad Addis Abeba

Il 6 novembre le forze governative etiopi hanno arrestato un italiano: Alberto Livoni, cinquantenne di origini emiliane, studi in Svizzera e una lunga esperienza nella cooperazione, dipendente del Vis, il Volontariato Internazionale per lo Sviluppo che si ispira al messaggio di don Bosco occupandosi di scuole e corsi di formazione per i giovani. Non ci sono conferme ufficiali sulle motivazioni del fermo. La polizia federale avrebbe agito per “ragioni di sicurezza” e avrebbe contestato a Livoni la cessione di una valigetta con un milione di birr – circa 20mila dollari – con il sospetto che il denaro servisse ad aiutare la popolazione tigrina [Bulfon, Rep].

Capitol Hill, chiesti 4 anni per lo sciamano

Ieri è arrivata la prima sentenza per i sostenitori di Trump che lo scorso gennaio, per impedire la certificazione della vittoria di Biden, assaltarono il palazzo del Congresso. Scott Fairlamb, proprietario di una palestra nel New Jersey ed ex combattente di arti marziali miste, nonostante l’ammissione di colpevolezza e il suo dichiarato rimorso, è stato condannato a 41 mesi di carcere e 36 mesi di libertà vigilati per aver aggredito un agente. Per Jacob Chansley, lo «sciamano» di QAnon che attaccò il Congresso indossando sul petto nudo tatuato una pelle d’orso con le corna, l’accusa ha chiesto 51 mesi di galera.

Torneremo sulla Luna solo nel 2025

La Nasa non farà partire alcuna missione spaziale con destinazione Luna prima del 2025. L’ha detto l’amministratore dell’agenzia spaziale Bill Nelson, rinviando di almeno un anno la tempistica, che era stata fissata dall’ex presidente Donald Trump. Da tempo la Nasa sta pianificando il ritorno dell’uomo sulla Luna per la prima volta dagli anni ’70. Biden aveva accettato di continuare il programma noto come Artemis. Tra le cause del ritardo, ha spiegato Nelson, c’è la lunga controversia legale tra la Blue Origin di Jeff Bezos e la Space X di Elon Musk. Controversia al termine della quale è stato confermato il contratto con Space X che dovrà realizzare il modulo di allunaggio.

Si è dimesso il premier svedese

Il primo ministro della Svezia, il socialdemocratico Stefan Lofven, ha dato le dimissioni. L’aveva preannunciato lo scorso agosto, dopo vari mesi turbolenti per il suo governo. Al suo posto dovrebbe essere nominata l’attuale ministra delle Finanze, Magdalena Andersson, che la settimana scorsa ha sostituito Lofven nel ruolo di leader dei Socialdemocratici. Se Andersson otterrà la fiducia del parlamento nel voto che dovrebbe tenersi la settimana prossima diventerà la prima premier svedese e avrà il compito di governare il paese fino alle elezioni previste per il settembre del 2022 [il Post].

In Birmania sparano contro le chiese

«L’offensiva militare nelle regioni meridionali dello Stato Shan, nel Myanmar, sta avendo pesanti conseguenze sulla popolazione civile Nella notte di martedì, diversi razzi e proiettili di mortaio sparati dai militari, agli ordini della giunta che ha preso il potere il primo febbraio, hanno danneggiato anche la Cattedrale cattolica dedicata al Sacro cuore a Pekhon, diocesi che accoglie 55mila cattolici su 340mila abitanti complessivi nel suo territorio. Nessuna vittima» [Vecchia, Avv].

Google deve pagare 2,4 miliardi di multa

Il Tribunale generale dell’Ue ha respinto il ricorso presentato da Google contro la multa da 2,42 miliardi di euro che gli era stata inflitta dalla Commissione Europea nel 2017. Il colosso di Mountain View è stato sanzionato per avere abusato della sua posizione dominante, favorendo il proprio servizio di acquisti comparativi, rispetto ai servizi concorrenti. A questo punto, Google dovrà pagare la multa. «La sanzione del 2017 è stata la prima di un trio di decisioni che costituiscono il fulcro del tentativo del commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager di frenare il crescente dominio delle grandi aziende tecnologiche. Successivamente la Commissione ha multato Alphabet – la società che controlla Google – per oltre 8,2 miliardi di euro in totale e sta ancora indagando sul sospetto controllo della società sulla pubblicità digitale» [Sole].

Accordo sul prezzo del latte

Dopo oltre un mese di trattative tra allevatori, industria della trasformazione e grande distribuzione, ieri, al ministero dell’Agricoltura, è stato raggiunto un accordo per alzare il prezzo del latte. Agli allevatori andranno quattro centesimi in più per ogni litro. L’intesa sarà valida fino al 31 marzo 2022. «Seguirà una campagna pubblica di sensibilizzazione sul consumo di latte e derivati e per la valorizzazione di una produzione nazionale che supera le 12 milioni di tonnellate all’anno» [Cappellini, Sole].

Nuovo direttore all’Arena di Verona

«Massimo Mamoli, 53 anni, proveniente dal gruppo Rcs, prende il posto di Maurizio Cattaneo, alla guida del giornale dal 2003. L’an-nuncio è stato dato dal gruppo editoriale Athesis. Mamoli ha iniziato la sua carriera al Gazzettino e nei settimanali cattolici a Verona e a Roma, per poi passare al Giornale. È stato chiamato, come caporedattore, dal gruppo Rcs edizioni locali per l’apertura del Corriere del Veneto a Padova e a Verona. Dopo un passaggio milanese al Corriere della Sera, aveva assunto l’incarico di vicedirettore delle testate del Nordest del gruppo» [CdS].

Simona Ventura non ha evaso il fisco

Simona Ventura è stata assolta con formula piena, «perché il fatto non sussiste», dall’accusa di avere evaso circa 500 mila euro. L’ha stabilito il giudice della seconda sezione penale di Milano Sandro Saba. Il pm aveva chiesto una condanna a un anno e quattro mesi per la conduttrice televisiva. Secondo l’accusa tra il 2012 e il 2015, la Ventura avrebbe fatto confluire parte dei suoi ricavi e addebitato parte dei suoi costi a una società, Ventidue srl, e non nella dichiarazione dei redditi. Lei si era difesa spiegando di essersi fidata del commercialista.

Ancora guai sul set di Rust

Il tecnico delle luci Jason Miller, mentre smantellava le strutture usate per le riprese del film western Rust, è stato morso da un ragno velenoso. Il braccio è andato in sepsi e rischia l’amputazione. Il set è lo stesso nel quale il 21 ottobre Alec Baldwin ha ucciso accidentalmente la direttrice della fotografia Halyna Hutchins sparando con una pistola che doveva essere a salve e non lo era.

Anche Chiellini è fuori gioco

Dopo Verratti, Pellegrini, Zaniolo e Immobile, Roberto Mancini ha perso anche Giorgio Chiellini. Il difensore della Juventus ha un problema muscolare e non sarà in campo domani all’Olimpico contro la Svizzera né lunedì a Belfast contro l’Irlanda del Nord, ultime due partite di qualificazione ai Mondiali del Qatar 2022.