SESSA AURUNCA/FRANCOLISE/TEANO. Scoperte dal Corpo Forestale dello Stato numerose vasche create dai bracconieri per attirare specie protette
Una vasta indagine condotta nel casertano svela gli orrori del bracconaggio col metodo delle “vasche”.
La conferenza stampa di martedì prossimo 28 aprile mostrerà i particolari con prove documentali. Denunciate 24 persone e sequestrati 22 fucili…
Sono state scoperte centinaia di “vasche” nascoste nei boschi del casertano, ovvero laghetti artificiali costruiti ad arte per attrarre animali, con annesso bunker sotterraneo nei quali i bracconieri attendono la preda comodamente e cacciano anche in periodi non consentiti. In particolar modo nelle zone di Sessa Aurunca, Francolise e Teano, ma anche aree del Litorale Domizio. Denunciate in tutto, 24 persone, sequestrati 22 fucili, centinaia di munizioni, vari mezzi illegali di caccia oltre alla cacciagione, che comprendeva anche specie protette. Il personale del Corpo forestale di Caserta ha puntato il riflettore su un orrore perpetrato a danno di specie anche a rischio di estinzione, che nasconde grossi interessi, dell’ordine di oltre un milione di euro l’anno.
Martedì 28 alle 10.30 durante la conferenza stampa che si terrà presso il Comando Provinciale Forestale di Caserta, verranno mostrati i metodi e le prove raccolte insieme ai video girati direttamente nei luoghi. All’evento saranno presenti gli esperti delle associazioni LIPU BIRDLIFE ITALIA e WWF per approfondire il fenomeno del bracconaggio.
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