Caserta. PD: nuovo direttivo provinciale, ma resta la ‘spaccatura’

Fino alle ore 21, sabato, “al Novotel” si è votato per comporre la Direzione provinciale, organismo atteso da un anno e mezzo, che ora assumerà un ruolo centrale per dare il via libera a liste e candidature.

Hanno votato 261 delegati dell’assemblea su 300 aventi diritto.

La lista “Rinnovamento” di Graziano-Marino-Stellato ha ottenuto 99 voti e 30 membri in Direzione.

La compagine “Democratici per Caserta” ispirata dai due eurodeputati e dal consigliere regionale uscente Gennaro Oliviero raggiunge 94 preferenze, che equivalgono a 29 nomi nell’organismo.

Il “terzo incomodo”, ovvero la lista “Democratici per Terra di Lavoro” nata dopo la spaccatura dei dissidenti, con la regia di Cappello-De Michele-Abbate,vanta 68 voti e 21 componenti della Direzione, diventando di fatto ago della bilancia per il futuro del Pd.

Se Caputo e Cappello confermassero l’alleanza dei mesi scorsi sarebbero maggioranza del partito ma, ad oggi, appaiono più distanti, tanto da aver prodotto liste separate.

Dopo estenuanti riunioni e trattative, i “caputiani” avevano determinato
la strada del voto senza raggiungere l’unità.

Una strategia che messa alla prova delle urne determina nuovi equilibri nel partito.

Non c’è più quel gruppo coeso di oppositori a Vitale.

Un gruppo che arrivò a produrre anche una mozione di sfiducia, arrivata a un passo dal successo.

Oggi si afferma una “terza area” pronta a confrontarsi.

Una convergenza già sperimentata con l’area Vitale e che nelle prossime
ore potrebbe determinare due risultati importanti per le tornate
elettorali che attendono il partito: alleandosi di fatto, l’area Graziano
e quella Capacchione più altri può dare il via libera alla candidatura
del sindaco di Piedimonte Matese, Vincenzo Cappello, alla presidenza
della Provincia di Caserta e approvare la lista alle Regionali senza
il nome di Antonio Mirra.

Questo è stato il pomo della discordia, che ha fatto fallire l’obiettivo – unità:

Caputo voleva a tutti i costi candidare Mirra per Palazzo Santa Lucia, anche se la rosa dei cinque maschi era già pronta (Graziano, De Michele, Oliviero, Magliulo e Abbate).

In subordine gli ha offerto la presidenza della Provincia al posto di Cappello.

Ma dopo il voto nel Pd non esiste più solo la dicotomia Graziano-
Caputo si fanno strada altre sensibilità con riferimenti anche nazionali.

Ecco i nomi degli 80 membri della Direzione.

Dimitri Russo, Elena Caterino, Gennaro Falco, Laura Treviso, Ciro Esposito, Cira Napoletano, Donato Capuano, Maria Antonietta
Scaringi, Achille Cennami, Tommasina Casale, Gennaro Mannillo,
Mariana Funaro, Gennaro Bosso, Ivana Tinto, Antonio Izzo,
Ornella Ferrelli, Amedeo Insero, Benedetta Del Vecchio, Antonio
Vastante, Palma Piccerillo, Antonio Guida, Mena Cennami, Fausto
Correra, Sara Esposito, Francesco Di Nardo, Anna Fucile, Gianluca
Di Luise, Carla Chianese, Francesco Forchia, Francesca Marino.

Giuseppe Roseto, Maria Canzano, Silvio Sasso, Paola Coen, Carlo Cerrito, Marinella Stellato, Raffaele Di Lauro, Annamaria Lettieri,
Giuseppe Delli Curti, Maria Brigida Del Monaco, Corrado Freddino, Fiorella D’Angiolillo, Antimo Castaldo, Laura Passeretti, Pasquale Picierno, Giovanna Abbate, Stefano Masi, Nicoletta Gentile, Mario
Romano, Giovanna Sabba, Alessandro Sforza, Grazia Brigantino, Raffaele Sgueglia, Carmela Della Corte, Roberto Sabatano, Lidia Leardi, Castrese Paragliola, Silvia Zanfardino, Pietro Di Bernardo.

Costantino Leuci, Sofia Loffredo, Luigi Improda, Raffaella Zagaria, GiulianoCipro, Rosa Di Nardo, Vincenzo Claudio Letizia, Barbara Golino, Felice D’Antonio, Antonella Scognamiglio, Vincenzo Battarra,
Patrizia Stabile Aversano, Raffaele Copertino, Rosa Castrillo, Raffaele De
Rosa, Franca Cinotti, Giuseppe Di Cerbo, Elena Settembrini, Gaetano
Siero, Ilaria Bovenzi, Giuseppe Venditto.

Già da subito ricomincerà il confronto tra le varie anime per definire donne e uomini da mettere in campo per il doppio appuntamento delle
Regionali e delle Provinciali.