Avrà influito il fermento registrato in Castel di Sasso ovvero la disponibilità assicurata dai gestori di Villa Emilia: fatto sta che, quasi a sorpresa, giovedì la prefettura di Caserta ha disposto l’invio di diciotto immigrati, presunti rifugiati politici, presso il lussuoso hotel a suo tempo costruito nelle campagne pianesi, cioè in zona agricola, secondo le male lingue, col “miraggio” di ospitare una casa per anziani, forse presto dimenticata, se non ignorata, anche dagli inquirenti, ma di fatto risultante ancora tale, almeno su internet, come tutti possono verificare con una banale ricerca, anche se poi il link rimanda al sito web di una struttura (evidentemente consociata) di San Nicola la Strada.
“Grazie” alla disponibilità assicurata dai gestori alla prefettura di Caserta, che aveva diramato un bando teso ad acquisire la disponibilità, sul territorio provinciale, di strutture “idonee per ospitare i nuovi sbarcati”, provenienti dal Senegal e dalla Nigeria, già venerdì uno spaesato gruppo di immigrati vagava per il paese, il che preoccupa molto i residenti, anche perché nessuno era al corrente dell’imminente arrivo di extracomunitari.
Addirittura il sindaco Giustino Castellano sarebbe stato avvertito telefonicamente solo nella serata precedente la “spedizione”, senza alcun margine decisionale: accettare e basta.
Oltre alla preoccupazione per tutto quello che potrebbero combinare per il paese i presunti rifugiati politici, ora molti temono che, “spianata la strada”, presto altre orde vengano spedite a Piana con immaginabili problemi i convivenza e rischi anche per l’incolumità oltre che per l’igiene pubblica, considerate le abitudini e le effettive possibilità di gente che ha lasciato il proprio paese solo coi pochi indumenti indossati…
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