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AttualitàCaiazzo & Dintorni

Caiazzo. Comune, amministrazione ‘sotto assedio’: ora la minoranza ha chiesto l’intervento del prefetto

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Nuova e forse più seria grana per l’anomala maggioranza comunale, composta dall’ex minoranza ma capeggiata dallo stesso sindaco Tommaso Sgueglia. Dopo le insinuazioni “morali” contro il sindaco della casertana Veronica Taliento, ora la minoranza-ex maggioranza  invoca l’intervento del prefetto, lamentando la presunta arroganza della neo presidente del Consiglio, come si evince dal seguente comunicato: 

Si rivolge al Prefetto di Caserta il gruppo Uniti per Caiazzo all’indomani del consiglio comunale di sabato.

A finire nel mirino dell’opposizione le modalità ed i tempi di convocazione della seduta, oltre che gli argomenti posti all’ordine del giorno della stessa.

In una nota indirizzata anche al sindaco Tommaso Sgueglia, al presidente del civico consesso e della commissione Statuto e Regolamento Ella Sibillo, al capogruppo della maggioranza di “Caiazzo Bene Comune” e al segretario comunale Lia Di Caprio, il capogruppo di opposizione Antonio Di Sorbo ha messo in rilievo il comportamento “poco rispettoso delle prerogative della minoranza” che il capo dell’assemblea Sibillo avrebbe assunto negli ultimi giorni.

“La convocazione del consiglio comunale, fissata per sabato, è da ritenersi assolutamente irrituale ed antidemocratica –esordisce Di Sorbo- in quanto preannunciata da una mail del presidente del Consiglio Sibillo, priva dell’indicazione dell’orario di convocazione.

Detta comunicazione interrompeva un dialogo ed un confronto in corso con il capogruppo Giovanni Mastroianni, per addivenire ad una data comune, che potesse contemperare le esigenze dei consiglieri comunali tutti.

Nel corso del dialogo, iniziato già durante la riunione dei capigruppo, era stata manifestata la disponibilità da parte del gruppo ‘Uniti per Caiazzo’, che fra l’altro, ha proposto la convocazione del consiglio medesimo ai sensi dell’articolo 39 del Tuel, dell’art 36 del regolamento del consiglio e dell’art. 23 dello Statuto comunale, a celebrare il Consiglio in una data da scegliere tra ben 6 opzioni fornite al presidente Sibillo (ricordo le date 9,11,13,18,19, e 20 marzo!), comunicate sia verbalmente che attraverso mail e sms al capogruppo Giovanni Mastroianni, deputato alla valutazione delle date possibili, che democraticamente potessero assicurare la presenza di tutti i consiglieri comunali alla Pubblica Assise.

Il presidente Sibillo, disattendendo ogni richiesta da noi avanzata, con imperio, firmava la convocazione del consiglio comunale, svuotando di ogni potere decisionale la conferenza dei capigruppo e delegittimando politicamente anche il proprio capogruppo Mastroianni, il quale aveva proposto al sottoscritto, solo poche ore prima della convocazione, la data del 19 marzo, accettata da tutti i componenti del nostro gruppo, nonostante si celebrasse la festa del Papà”.

Ma Uniti per Caiazzo pone l’accento anche sulla “gestione assolutamente di parte dei lavori della commissione Statuto e Regolamenti, sin dalle prime sedute da parte del gruppo ‘Caiazzo Bene Comune’, in quanto vengono aggiunti giornalmente, e senza un chiaro indirizzo, regolamenti ad uso e consumo molto ‘personalistico’, stravolgendo la programmazione già fissata dal precedente presidente Mastroianni.

Inoltre, si fa notare come sia irrituale ed illegittimo l’aver iscritto già all’ordine del giorno regolamenti che, ad oggi, non sono stati preliminarmente discussi ed approvati dalla commissione e che potrebbero richiedere approfondimenti anche di un certo rilievo”.

Alla luce di quanto esposto ed evidenziato, l’ex assessore ed oggi portavoce dei consiglieri di opposizione, esprime “rammarico e sfiducia nei confronti del presidente del Consiglio, che alla prima occasione utile ha chiaramente evidenziato la mancanza di rispetto nei confronti del gruppo Uniti per Caiazzo, venendo meno al suo ruolo di organo imparziale e super partes, prevaricando su ogni forma di dialogo, attraverso una irrituale ed antidemocratica convocazione del consiglio comunale.

Desidero pertanto, sottolineare il totale disaccordo sulle modalità di gestione della commissione statuto e regolamenti, snaturata dal suo ruolo di garanzia nel rispetto delle diverse maggioranze presenti in amministrazione”.

Da Di Sorbo, infine, la richiesta che venga data priorità assoluta, in commissione, alla modifica e adeguamento dello Statuto Comunale e del Regolamento del Consiglio alla normativa vigente “al fine di ripristinare e garantire la legalità violata”, tanto che ‘Uniti per Caiazzo’ ha disertato, in forma di protesta, l’ultima seduta della commissione statuto e regolamento, con contestuale istanza al massimo rappresentante del Governo in Terra di Lavoro ad adottare i provvedimenti opportuni “per garantire una democratica amministrazione nel rispetto dei ruoli riconosciuti dalla legge”.

(Enzo Perretta – Comunicato Stampa – Archiviato in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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