Deposito dei rifiuti nucleari, il “trucco” del governo per allargare i siti potenziali: ora i Comuni possono autocandidarsi. E c’è chi si fa avanti

Il decreto legge Energia appena approvato dal Consiglio dei ministri consente agli enti locali italiani di autocandidarsi per ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti nucleari (leggi l’approfondimento). Potranno farlo, quindi, anche quelli non inclusi nella Carta nazionale delle aree idonee (Cnai). Che, poi, non è mai stata pubblicata nonostante sia pronta da mesi. Ma la notizia divide, nonostante il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, non avesse certo fatto mistero delle intenzioni del governo Meloni. Così, c’è chi guarda all’ostacolo eliminato sulla strada della corsa all’energia dell’atomo e chi, al contrario, respinge l’idea che il deposito nazionale possa essere realizzato non solo in Italia, ma persino in un luogo originariamente non considerato idoneo. Significative le parole pronunciate dalla segretaria del Pd, Elly Schlein, in conclusione di un convegno nella sede del partito in vista della Cop 28. “Le tecnologie delle rinnovabili sono mature, lo dico a chi vuole portarci nel nucleare che ha costi insostenibili. Le ultime centrali sono state costruite in 17 anni, non ce lo possiamo permettere”, ha commentato. Parole che arrivano in un momento delicato. Nei giorni scorsi, infatti, il Parlamento europeo ha adottato la sua posizione negoziale sul progetto di legge Net-Zero Industry Act (NZia) che dovrebbe portare allo sviluppo di un’industria a zero emissioni e che, stando al voto di Bruxelles, includerebbe anche tecnologie per la fusione e la fissione nucleare. Chiedeva di escludere l’energia dell’atomo, a dire il vero, un emendamento dei Verdi contro cui hanno votato proprio gli eurodeputati del Partito democratico. Una svolta pro-nucleare che non è sfuggita ai colleghi del M5S.

Fornaro (Pd): “No al colpi di mano” – Ma la segretaria del Pd non è l’unico esponente del partito ad essere intervenuto in queste ore. “Il Consiglio dei Ministri ha inserito all’interno del Decreto legge Energia una norma sbagliata e pericolosa”, commenta il deputato Federico Fornaro, secondo cui si tratta di “un autentico colpo di mano del Governo”. Per il parlamentare “con questa operazione si vanifica il lavoro di anni, basato sull’applicazione di criteri tecnico-scientifici rigorosi e che aveva permesso di individuare 67 siti potenzialmente idonei, inseriti all’interno della Cnapi”. Non solo. Perché la redazione della Cnai è arrivata dopo un percorso partecipato. Fornaro, poi, cita il Comune di Trino (Vercelli), in Piemonte. “Un comune che non era stato incluso nei siti potenzialmente adatti perché non corrispondente ai criteri tecnici”, ricorda, sottolineando che “l’applicazione dei criteri tecnico-scientifici deve continuare a prevalere su qualsiasi altro aspetto e interesse particolare e non può prevalere la posizione di un sindaco o di un solo Comune”.

Trattative in corso – Per il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin, dare la possibilità agli enti territoriali non inclusi nella Carta Nazionale delle Aree Idonee di candidarsi a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi era “un passo necessario per accelerare i tempi di individuazione di un’area di cui il Paese ha forte bisogno”. Negli ultimi anni, sono arrivate diverse autocandidature da parte di Comuni non compresi nella Cnapi. La Lega ha presentato così un disegno di legge per saltare il blocco rappresentato dalla lista elaborata dalla stessa Sogin, la società pubblica per lo smantellamento delle centrali atomiche. Dal canto suo, il sindaco di Trino, Daniele Pane, ha sempre smentito l’autocandidatura. Ma lo scorso 8 novembre ha partecipato all’audizione della Commissione Ambiente della Camera, proprio nell’ambito dell’esame della proposta di legge con cui si è poi modificato l’articolo 27 del decreto legislativo 31 del 2010. Presenti anche i sindaci di Caorso (Piacenza) e i rappresentanti istituzionali di quello di Latina da cui, però, non c’è stata alcuna disponibilità. Non ha invece chiuso le porte il sindaco di Trino. Il primo, passo, però, è la pubblicazione della Cnai: “Deve essere prima concluso l’iter e avviata l’interlocuzione con i territori individuati come idonei. Se non ci dovesse essere accordo tra questi ultimi e lo Stato, ci rendiamo disponibili ad effettuare una ulteriore indagine sul nostro territorio”.

L’atomo? Tempo e climate change remano contro – Nel frattempo, il vicepremier Matteo Salvini ricorda come “la stessa Commissione europea” abbia riconosciuto il nucleare “come fonte energetica rinnovabile e virtuosa, tanto da riconoscerla nella tassonomia tra le fonti finanziabili”. E lo fa intervenendo alla XXI edizione di Italia Direzione Nord, svoltasi presso la Fondazione Stelline a Milano, dove è stata presentata un’analisi elaborata da OpenEconomics per conto di Inrete. Secondo lo studio, l’investimento nella realizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica da fonte nucleare di ultima generazione (SMR e AMR) potrebbe creare in Italia un valore aggiunto di 45 miliardi di euro e la creazione di 52mila posti di lavoro stabili a tempo pieno. E mentre Nicola Monti, amministratore delegato di Edison, spiega di aver condotto dei sondaggi per capire l’atteggiamento degli italiani nei confronti del nucleare, dai quali emergerebbe che “negli ultimi 12 mesi l’opinione pubblica ha cominciato a spostarsi su maggioranza relativa a favore, soprattutto i giovani dai 18 ai 35 anni”, secondo il presidente di Assolombarda, Alessandro Spada, ci sarà spazio anche in Lombardia per avere i small modular reactors. “Serviranno – dice – soprattutto per quelle aziende che sono particolarmente energivore”. Ma c’è un altro problema: il tempo. Lo sottolinea il vicepresidente della Camera, Sergio Costa: “Il ministro dell’Ambiente deve, con onestà intellettuale, precisare di volere il nucleare a prescindere dalla lotta al cambiamento climatico. In quanto l’urgenza dell’azione per il clima non combacia con i tempi di deliberazione, progettazione e costruzione di nuove centrali”.

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